Cuore di Leader

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Namjoon - Mercoledì 13 aprile 2022

Dopo l'incontro con il boss dei Mondino, quel Giuseppe, sperava davvero che io gli lasciassi il 50% del ricavato... Pfff, che stronzo. Non si è mosso nemmeno per difendere suo nipote, e lui si definisce uomo, o addirittura capo? Un leader difende e vendica i suoi uomini prima di tutto. Abbiamo deciso di rimanere a Napoli ancora per un pò, devo vedere questi Mondino come lavorano, e voglio fare una breve vacanza coi miei fratelli prima di rientrare in Corea. Taehyung è andato per negozi insieme a Jimin, Yoongi ha deciso di andare a fare una passeggiata sul Belvedere, il proprietario del nostro albergo a Posillipo ci ha consigliato molti posti da visitare, tra i quali il Belvedere, a suo dire una tappa obbligatoria dalla quale ci si può godere lo splendore del mare. Io andrò a visitare la città, coi ragazzi ci incontreremo questa sera a cena al ristorante dell'hotel.

Posillipo è proprio bella, molto diversa da Seoul, ma ugualmente viva, trovo che in queste via ci sia una sorta d'arte, poesia che fa tornare indietro nel tempo, i palazzi colorati, la biancheria stesa ad asciugare dai balconi e dalle finestre, musica che proviene da quasi ogni casa senza essere assordante, mi fanno sentire a mio agio nonostante io non sia mai stato in questa città. Sto apprezzando moltissimo Napoli, mi hanno raccontato di un vecchio proverbio partenopeo, recita "Vedi Napoli e poi muori", si riferisce all'amore che questa splendida città lascia nel cuore, lo capisco, ma sorrido pensando che non hanno mai conosciuto noi... Girando per i vicoli noto che si sta avvicinando l'ora di cena, torno in hotel a cambiarmi prima di incontrare gli altri. "Cosa prendete?" chiede Jimin, quando siamo all'estero fa sempre fatica a scegliere cosa mangiare, sinceramente anche io sono indeciso, mi rivolgo a Yoongi "Fratello che ci consigli?", oltre al pianoforte, Yoongi ha un vero talento per la cucina. L'uomo da uno sguardo al menù e scegie un antipasto di terra e mare, e un primo per tutti, li ha chiamati scialiatelli ai frutti di mare, il tutto coronato da una bottiglia di Chardonnay molto costoso, ma in fondo a chi importa? Ce lo possiamo permettere... Ceniamo tranquillamente chiacchierando del più e del meno, Tae è rimasto, come me, affascinato dai colori che offre questa città, Jimin dalle donne, anche se non disdegna anche la compagnia maschile quando gli va, infine Yoongi ci ha raccontato che vorrebbe scrivere una sinfonia, il mare sembra sia riuscito ad ispirarlo.

Sono soddisfatto di come si stanno svolgendo le cose, però ho brutto presentimento... Non mi fido dei Mondino, Giuseppe potrebbe tradirci da un momento all'altro, devo solo assicurarmi che quel parassita della società non diventi una spina nel fianco. Non dico nulla ai miei fratelli, non voglio farli preoccupare, o peggio incazzare, sarebbero capaci di fare una strage prima del previsto. La strage ci sarà, ma quando sarà il momento.

Jimin vuole andarsi a divertire e propone a tutti noi di andare a bere qualcosa, accettiamo, questo nanerottolo pervertito ci porta in un night club. Come ho fatto a non pensarci quando ci ha detto "Andiamo a bere qualcosa?" con quella faccia da schiaffi? Io e Yoongi entriamo titubanti, Tae e Jimin ci precedono tutti eccitati, sono proprio viziosi.. Ci sediamo su delle poltroncine di pelle nere all'interno del privè. spero le abbiano almeno sterilizzate, ordiniamo due bottiglie di Champagne, e ovviamente con esse arrivano anche due ragazze con indosso solo della lingerie. Carine, bionde entrambe, e seni prosperosi, anche se io preferisco ragazze più naturali con un sedere formoso ma proporzionato al corpo, loro erano a mio avviso troppo magre, ma comunque belle ragazze. Una di loro ci prova subito con Jimin e Tae, l'altra si dirige verso me e Yoongi che gentilmente rifiutiamo il servizio "aggiuntivo" e quindi comincia a ballare in direzione dei più giovani, che a quanto vedo non disdegnano le carezze e i baci della prima bionda, che da brava professionista si fa più più audace, accarezza le ormai evidenti erezioni dei miei fratelli, decidendosi a liberarle dai pantaloni che ormai facevano fatica a contenerle. Yoongi e io ci guardiamo ridendo dei ragazzi più piccoli e scuotendo la testa continuiamo tranquillamente a parlare tra di noi. Nel mezzo di un discorso sentiamo Jimin gemere sonoramente, ridiamo di nuovo per l'assurdità della situazione, quel nanetto malefico è senza vergogna... Mi stupisce ancora di più sentire nelle stesse condizioni Taehyung, la bionda evidentemente si sta dando da fare, intanto l'altra ha lasciato il privè.

Ci zittiamo, quando la tenda del privè si spalanca rivelando un omuncolo basso, pelato e dalla faccia tutta livida dalla rabbia " Che cazzo state facendo alla mia puttana? Lei stasera aveva dei clienti importanti, invece la trovo a perdere tempo con dei coglioni come voi! Tu rivestiti subito e vai a lavorare. Muoviti e non farmi incazzare, sai cosa rischi" parlando il coglione , strattona la ragazza, che fino a pochi minuti prima era tra le gambe dei miei fratelli "Voi stronzi cinesi andatevene, altrimenti vi uccido!"

Adesso ha passato il segno "Scusa a chi hai detto stronzi cinesi? Noi non ce ne andiamo, sopratutto se lo dice un coglione, sfruttatore, ignorante e sicuramente impotente come te. Vattene e forse ti risparmierò la vita" lo minaccio. Jimin e Tae nel frattempo si rivestono, Yoongi automaticamente si alza mettendosi alla mia destra, tutti e 4 incazzati facciamo paura, ce lo conferma la reazione della testa di cazzo che abbiamo di fronte. Prende la ragazza e borbottando qualcosa in dialetto va via. "Lo lasci andare via cosi?" mi chiede il più piccolo stupito "Assolutamente no. Aspettiamo la chiusura, devo scambiare due parole con la feccia" a queste parole io e i miei fratelli sorridiamo malignamente.

Sono ormai le 04.00, il locale è vuoto, è rimasto solo quel pappone a contare gli incassi della serata. Lentamente lo accerchiamo, lo informo della nostra presenza, "Ciao testa di cazzo..." l'omuncolo sussulta, c'è il terrore nei suoi occhi, bene il gioco si fa divertente... "Che ci fate ancora qui? Cercate guai?" cerca di fare il duro. Jimin lo immobilizza da dietro, Tae lo stordisce con lo scalpo della sua pistola Nighawk Commander calibro 9, personalizzata, lo legano ad una sedia, dopo alcuni minuti il tipo riprende conoscenza, ha paura. "Che volete?" lo zittisce subito Jimin con un pugno decorato con una delle sue armi preferite, uno dei suoi adorati tirapugni in platino con incastonati dei rubini, non solo per l'estetica, ma anche per creare un maggior danno al malcapitato di turno. "Questo è per averci interrotti con la bionda e per averla trattata male"

"Jimin ci penso io" Jimin si fa da parte per far intravedere la mia figura a quella nullità, "Tu non sai noi chi siamo, ma ci hai insultati, una cosa che voglio chiarire è che noi non siamo cinesi, ma coreani, e tu non puoi permetterti di dare dei coglioni ai miei uomini, e non minacci nessuno, noi siamo la famiglia Kim, una delle principali famiglie della mafia coreana" lo sguardo del coglione continua ad allargarsi dallo stupore, "Perchè mi dici tutto questo? posso denunciarvi in qualsiasi momento" sorrido, di quel sorriso cattivo che precede la fine " Pensi davvero che vivrai ancora? Volevo solo che tu sapessi chi ti sta uccidendo. Prega il tuo Dio che possa avere pietà della feccia come te. Ci vediamo all'inferno" concludo guardando gli occhi terrorizzati di quella che diventerà la mia prossima vittima, il sangue mi pompa veloce nelle vene, mi sento eccitato, potrei torturarlo per giorni, mesi.. ma ora basta giocare.

Alzo la mia Beretta 92\98 Fusion Blue calibro 7, edizione limitata, e premo il grilletto sulla sua fronte. Un'esecuzione in piena regola. "Nessuno minaccia la mia famiglia, stronzo!"

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