Sorprese

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Taehyung - Mercoledì 20 aprile 2022

Che fastidio i raggi del sole la mattina, mi sento il naso e la bocca bagnata, apro gli occhi infastidito e vedo il piccolo YeonTan che mi lecca tutto il viso, è così dolce, non posso arrabbiarmi con lui. Lo prendo in braccio "Piccolo come stai oggi? Ah hai fame, ecco perchè hai svegliato il tuo papà!" gli dico sbaciucchiandolo tutto, ci dirigiamo insieme in cucina e gli porgo le sue ciotole con acqua e crocchette, mi dona una tale felicità questo piccolino, riesce a scaldarmi il cuore. Sorridendo felice mi dirigo al frigo per prendere un bicchiere di latte e comincio a berlo, vedo Jungkook trascinarsi in cucina "Buongiorno Jk" lo saluto, abbiamo intrapreso un bel rapporto da quando il ragazzo si trova qui con noi, fino ad ora ero io il più piccolo di casa, ma adesso è lui e questo non fa altro che aumentare i senso di protezione nei suoi confronti, non che ne avesse bisogno. Mi guarda ancora assonnato, sembra che si trovi ancora a letto, "Buongiorno, c'è del caffè?" chiede con la voce rotta da uno sbadiglio e un'occhio ancora chiuso, rido vedendolo così, sembra un bambino in questo momento "Non lo so, lo sai a me non piace il caffè, ma se vuoi possiamo chiedere al personale di farlo" gli rispondo allegro "Ah, è vero. Non fa niente berrò il latte" risponde il ragazzo. Beviamo il nostro latte guardando il mio cucciolo che ripulisce la sua ciotola, Jk sorride al cagnolino, comincia a coccolarlo e a giocarci "Tae, posso portarlo a giocare in giardino?" mi chiede speranzoso "Non devi chiederlo, certo che puoi, tanto io pensavo di andare in centro a fare qualche commissione questa mattina" gli occhi del poliziotto si illuminano di felicità, decido, quindi, di lasciarli soli per andare in camera mia a mettere qualcosa di comodo, voglio fare un giro, e magari passare una mattinata divertente.

Da quando siamo a Napoli, Jimin e Yoongi hanno trovato compagnia, mentre io sono rimasto a bocca asciutta da quando quel pappone nel night ci ha interrotti con quella bella biondina, in più ogni notte sento Jimin e Hoseok scopare forte, e come se non bastasse ho anche beccato Yoongi con la sua ragazza, mentre io ultimamente sto andando avanti a seghe. Mi sento davvero frustato, oggi mi troverò una donna. Arrivo in centro ed entro disinteressato in qualche negozio, ma tutto quello che c'è in vendita non mi incuriosisce, fino a quando non noto la bella commessa bionda alla cassa. Improvvisamente questo negozietto da uomo mi piace molto di più, mi avvicino a lei, ha dei lunghi capelli biondi, gli occhi chiari e labbra carnose finemente truccate, molto carina... "Ciao, puoi aiutarmi? sto cercando un paio di pantaloni che mi stiano bene" gli dico sorridendole seducente, la ragazza mi guarda con imbarazzo, ma a sua volta mi sorride "Si, certo. Cos'aveva in mente? classico o sportivo?" mi chiede senza staccare gli occhi dalle mie labbra. Ha un corpo perfetto, magra e con le curve al posto giusto. Il mio istinto animale torna a galla prepotente, guardando questa ragazza con dei semplici jeans skinny e una camicetta che si incammina davanti a me, innocente, come un cerbiatto che no sa di essere inseguito da una tigre, pronto solo a sbranarla. "Classico, grazie. Aspetto in camerino." poi mi avvicino al suo orecchio sinistro e con voce roca gli sussurro "Se fossi in te chiuderei per un pò il negozio, io sono un cliente molto difficile, non avrai il tempo di dedicarti a qualche altro cliente." Con la testa gli faccio cenno verso l'entrata del negozio, lei presa di sorpresa va a chiudere a chiave la porta, posizionando il cartello "TORNO SUBITO", che illusa.... Crede davvero che io sia solo un cliente difficile? Un sorriso malizioso si fa largo sul mio viso, mi dirigo all'interno del camerino, mentre la bionda mi prende qualche capo da provare, non che io abbia davvero intenzione di indossare qualcosa che non sia un preservativo. Comincio a spogliarmi, ho già il cazzo duro al solo pensiero di quel corpo. Se mai i miei genitori biologici hanno fatto qualcosa di buono nella loro vita è stato farmi nascere così, il mio aspetto fisico è l'unico lascito utile che accetto da parte loro, e sono sicuro che la ragazza apprezzerà... Dopo poco lei entra nel camerino con vari capi di vestiario "Oh mio dio! Mi scusi pensavo fosse ancora vestito, esco subito" dice col viso in fiamme "Tranquilla, anzi preferirei che tu rimanessi qui con me, mentre provo quello che mi interessa." Le sussurro, avvicinandomi a lei , che continua a fissare il mio corpo quasi del tutto nudo, colgo l'occasione e comincio a sfiorarle la spalla, salendo fino alla base del collo, sento un sospiro uscire dalle sue labbra, al contatto con le mie dita. Prendo i pantaloni che tiene tra le braccia, li lascio cadere e la bacio con lussuria, ma cercando di non spaventarla, la commessa ricambia immediatamente. Lo sapevo, ho fatto centro. Sfioro il suo corpo attraverso la leggera camicia, la ragazza si lascia andare ad ogni mio tocco, e alla mia frenesia, intreccia le dita tra i miei capelli, mi piace da morire. Perdo quel poco di lucidità che mi è rimasta e faccio saltare i bottoni della camicia, riducendola a brandelli, seguita subito dal reggiseno, così da poter liberare i suoi splendidi seni sodi per poterne godere in pieno, le  sfilo velocemente anche i pantaloni, scoprendo un eccitante perizoma nero di pizzo. Mentre le mie mani attraversano il suo corpo, i suoi gemiti risuonano sempre più forti, la mia erezione diventa sempre più prepotente. Lei mi sfila i boxer, sembra apprezzare lo spettacolo, non avevo dubbi, si abbassa per regalarmi l'esperienza celestiale delle sue labbra attorno al mio membro. Suoni gutturali escono dalla mia gola, incontrollati, e riempiono quello stanzino di un metro per due. Poco dopo, stanco di aspettare, mi siedo sul piccolo sgabello a disposizione e la faccio sedere su di me per penetrarla con poca delicatezza, la sensazione è fantastica. L'intero negozio rimbomba solo dei nostri gemiti, non c'è nulla che ci interessi al di fuori di quella porta, ho la visione della sua schiena e del suo sedere rotondo che si muove ritmicamente su di me, le mie mani stringono il suo seno, pizzicando i capezzoli di tanto in tanto, le bacio il collo quando lei alza la testa al cielo sopraffatta dall'orgasmo, non è ancora il momento di smettere. La faccio alzare in piedi e sbatto la sua schiena al muro del camerino, gli stringo le natiche, le apro le gambe per penetrarla una seconda volta, il suo petto schiacciato contro il mio, il rossetto ormai sbavato, tutto questo non fa altro che eccitarmi ancora di più. Aumento le mie spinte di questo gioco sempre più forte e sempre più sporco, fino a raggiungere l'apice, il calore dell'orgasmo mi travolge in tutta la sua potenza, soddisfacendo entrambi in pieno.

Dopo qualche minuto io e la ragazza ci ricomponiamo e la saluto con un sorriso "Graxie della splendida mattinata, è stato un piacere." le dico sorridendole sincero "Anche per me" mi saluta lei con un sorriso malizioso. E' ora di tornare a casa, oggi abbiamo una riunione di famiglia, per parlare dei Russo. Nam e la ragazza della D.I.A., la signorina Esposito, hanno già fatto il punto della situazione, ma ci hanno chiesto di essere tutti presenti. Pochi minuti dopo mi trovo già nello studio "Fratello alla fine cos'hai deciso?"  chiedo a Namjoon "Jimin e Hoseok chiameranno la signorina e con una scusa la faranno venire qui, inizialmente la metteranno a suo agio, successivamente ce ne occuperemo tutti insieme. Voi siete d'accordo?" Ci chiede il Boss, un coro di voci si innalzano all'unisono "SI!", come una macchina ben oliata, come una truppa militare che esegue gli ordini del suo generale. Jimin compone il numero della donna, "Ciao Marina, sono Jimin, come stai?" pausa "Sai io e Hobi stavamo pensando di invitarti da noi per.. divertirci un pò, abbiamo dei nuovi giochini... Ok, allora ti mando la posizione, ti aspettiamo." Un sospiro "Fatto, arriverà tra circa mezz'ora" chiarisce mio fratello "Bene, prepariamoci" risponde Yoongi, avviandosi verso le stanze del personale, starà andando da Carmen, "Fratellone?" lo chiamo, lui si ferma girando leggermente la testa "Dimmi" mi chiede "Ti amo Yoongi!" gli urlo, senza riuscire a resistere dal prenderlo in giro, lui fa uno strano sorrisetto "Tae, fottiti pettegolo" e ridendo continua per la sua meta, scoppiamo tutti a ridere sonoramente. Tutti gli abitanti della casa sono andati nello studio, ad eccezione di Hobi e Jimin, per lasciargli campo libero per fare il proprio lavoro, dopo poco avvertiamo il campanello, segno che la donna è arrivata. Yoongi ha insistito che ci fosse anche Carmen con noi, preferisce tenerla vicina, stavolta si è davvero innamorato. Sono felice per lui. Attendiamo che Jimin ci dia il segnale per scendere al piano di sotto, circa venti minuti dopo arriva, un semplice messaggio con raffigurato un cuoricino viola, Nam sorride freddo, segno che ci sarà da divertirsi "E' ora di alzare il sipario, signori. Andiamo a conoscere la nostra ospite." esclama sarcastico. 

Raggiungiamo tutti il salone principale dove troviamo Hoseok e mio fratello in compagnia di una donna con lunghi capelli neri e lisci, lasciati sciolti, la donna ci guarda con aria seria, non sembra spaventata, vedendosi accerchiata, mette una mano dietro la schiena e sfodera un grosso pugnale e lo punta al collo di Hobi, con un sorrisino saccente esclama "Siete davvero così stupidi da pensare che io venissi qui disarmata? Ingenui" Jimin prende immediatamente le difese del compagno puntandogli la pistola alla tempia "Abbassa subito quel pugnale dal collo del mio ragazzo, altrimenti prima che tu possa anche solo respirare ti farò saltare il cervello. La cosa mi dispiacerebbe, sai il divano è costoso, non voglio sporcarlo col tuo sangue di merda." risponde mio fratello furioso, non l'ho mai visto così incazzato in vita mia. Dopo qualche secondo di silenzio assoluto, Nam prende la parola "Signorina Russo, ammetto di averla sottovalutata, adesso abbassi per favore la sua arma, così possiamo parlare da persone civili." cerca di negoziare il Boss, ma lo sguardo della donna viene catturato da una figura alle nostre spalle, non accenna però ad abbassare il pugnale, ma sorride sorniona "Ciao sorellina, da quanto tempo non ci vediamo, non dicevi che non volevi far parte degli affari di famiglia? E' un piacere che dopo tanti anni ci hai ripensato, adesso vieni a darmi una mano." dice la donna eccitata dalla situazione, una voce familiare alle mie spalle le risponde "No. Io non faccio più parte della tua famiglia da tanto tempo, e non intendo tornarci. Vi ho sempre disprezzato, e continuerò a farlo fino al mio ultimo respiro. Mi fate schifo tutti, sopratutto tu." 


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