Yoongi - sabato 16 aprile 2022
Ho appena sentito bussare alla porta, che palle volevo dormire ancora, "Avanti" dico scocciato, mi giro a guardare la sveglia, segna le 9.00 del mattino. Maledizione, perchè mi svegliano a quest'ora? Ho passato la notte in bianco, cercando di comporre qualcosa di decente, ma non ci riesco, mi sento bloccato. Formo un nido tirando le lenzuola fin sopra la testa, sento un rumore di passi e quello delle tende che vengono aperte, poi una voce "Non credevo che al grande musicista Min Yoongi piacesse dormire fino a tardi." Lei, Carmen, a quest'ora del mattino no ti prego, potrei non rispondere di me. "Che vuoi?" le rispondo malamente "Ha detto il Sig. Kim che devo svegliarla e sistemare, quindi sorgi e brilla fiorellino." . Mi decido ad uscire dal mio nido fatto di nere lenzuola di seta e la guardo, oggi ha indossato la gonna, questa stronza ha un gran fisico, peccato per la sua grandissima capacità di starmi sul cazzo..."Non sapevo che suonassi altri strumenti al di fuori del pianoforte" constata lei , notando i miei strumenti sparsi per la camera. Un momento, io quando ho parlato con il personale non ho detto niente riguardo al mio lavoro, "Come sai che faccio il pianista?" chiedo curioso, anche se pensandoci potrebbe averglielo detto Nam, "Amo la musica, e conosco i nomi di molti artisti, anche della musica classica. Una volta sono venuta ad un tuo concerto, in Francia. Sei davvero bravo. Ma all'epoca non pensavo fossi tanto scontroso e maleducato. Adesso per favore esci così posso finire di riorndinare la camera" conclude seccata. "Io son sono maleducato, la maleducata sei tu che ti rivolgi in questo modo ad un tuo superiore, non hai rispetto." gli dico innervosito dal suo comportamento arrogante, Carmen interrompe il proprio lavoro, voltandosi per guardarmi negli occhi, di nuovo sento la rabbia dentro di me aumentare. Riesco a capire dal suo sguardo che l'ho fatta infuriare "Io porto rispetto solo a chi lo porta a me. Sarò anche una domestica, ma mi rifiuto di essere trattata come uno straccio e dover rispondere si, signore." risponde alterandosi, è così orgogliosa... "Però a Nam, anzi al Sig. Kim lo dici si signore. Cos'è, forse perchè ti ha rivolto due parole gentili pensi di essere importante? Ti sei fatta anche baciare la mano" le urlo quasi in faccia, frustrato. Un sorriso sarcastico si dipinge sulle sue labbra carnose "Per caso sei geloso?" conclude con una risata fredda, amara, incrociando le braccia sotto al piccolo seno, mettendolo in evidenza. Deglutisco per lo spettacolo inconsapevolmente invitante di lei, chiudo gli occhi e cerco di finire il discorso, "No che non sono geloso, e poi di chi dovrei esserlo, di te? Io ho una fila di donne che non aspettano altro che un cenno da parte mia. Questa è una questione del tutto diversa, dici si non essere disposta ad essere trattata da serva senza spina dorsale, eppure tutto quest'orgoglio con mio fratello non l'hai avuto" ripensare alla scenda del baciamano di Nam mi fa sentire una fastidiosa stretta allo stomaco "Non credo di doverti alcuna spiegazione, ma se proprio lo vuoi sapere, 1: il Sig. Kim non mi ha trattato come una pezza da piedi, come invece hai fatto tu, 2: ho accettato la sua galanteria perchè è un bellissimo uomo, non perchè è il mio capo, e infine, non mi interessa quante donne sono attratte da te, adesso lasciami fare il mio lavoro". Ha sempre la risposta pronta, mi sta facendo impazzire, mi avvicino a lei e gli sussurro lievemente all'orecchio "Vorresti dire che se Nam venire a letto con te, ci staresti solo perchè è bellissimo ed educato?" L'ultima parola deve essere mia stavolta. Le sono venuti i brividi nei punti sfiorati dal mio respiro, allora non le sono indifferente.
Comincio ad avviarmi verso la porta per lasciarla lavorare, con un sorriso beffardo, ma sull'uscio della stanza la sua risposta mi fa gelare il sangue "Certo che ci andrei a letto, siamo adulti e vaccinati". Rimango immobile per qualche secondo, il fastidio all'altezza dello stomaco diventa sempre più forte. Incazzato, come un gatto alla quale hanno pestato la coda, esco nel frutteto a calmarmi, son in pigiama, ma non mi importa, mi siedo all'ombra di un'albero di limoni. Il profumo e l'aria fresca riescono a placarmi l'anima, ma non riesco a togliermi il viso di Carmen dalla testa, quell'espressione menefreghista che ha quando si rivolge a me... Apro gli occhi e vedo che il sole è sceso parecchio, deve essere pomeriggio inoltrato ormai, mi sono addormentato in giardino, rido di me stesso e finalmente rientro in casa, faccio uno spuntino in cucina in attesa dell'ora di cena e vado a farmi una doccia. La camera è impregnata del profumo di Carmen, che ancora non riesco a definire. Faccio la doccia cercando di pensare solo alla musica, e ci riesco. Esco dalla mia stanza rinato e pieno di buoni propositi per la cena coi miei fratelli. Noto la porta della camera da letto di Nam è socchiusa, scruto l'interno senza farmi vedere, vedo Namjoon seduto su una poltroncina con la testa tra le mani e Carmen alla sua destra che gli pone una tazza, penso sia thè, che sta succedendo qui? Rimango a sbirciare per capire perchè mio fratello sta così male, Nam non si decide a togliersi le mani dal viso, la ragazza si siede al suo fianco e gliele sposta dolcemente "Forza Sig. Kim, beva qualcosa, forse si sentirà meglio, prego tenga." e gli pone di nuovo la tazza "Non è qualcosa che può passare con una tazza di thè, è un dolore più interno, ma ti ringrazio per il pensiero." conclude Nam, vorrei entrare per consolarlo, ma vengo anticipato dalla cameriera che fa appoggiare la testa di mio fratello sulla sua spalla e lo stringe in un forte abbraccio "Se vuole sfogarsi di qualsiasi cosa, può parlare con me. Forse si sentirebbe meglio dopo." continua la mora accarezzando le ampie spalle di mio fratello, perchè non si comporta così anche con me... La sensazione allo stomaco torna prepotente "Sai, non credo di essere il brav'uomo che pensi e che i miei fratelli meritano. Posso solo chiederti di abbracciarmi ancora un pò?" risponde Nam con voce incrinata, la ragazza fa cenno di si con la testa al nostro leader, che inizia ad abbracciarla più forte di prima. Non riesco a vedere mio fratello in questo stato.

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Bulletproof
FanfictionDopo anni in cui sono stati ritrovati corpi senza vita nelle campagne di Seoul, il capitano dell'Interpol Kim Seokjin, aveva trovato una pista. Tutte le persone trovate uccise avevano un qualche legame con la famiglia Kim, quegli uomini erano dei...