Hoseok - Domenica 17 aprile 2022
Stamattina l'aria nella villa è cambiata, sono tutti più tesi. Siamo tutti riuniti, io Jin e Jungkook coi fratelli Kim nello studio, il Boss è in piedi dietro la scrivania mentre i suoi fratelli sono tutti seduti in silenzio, Namjoon comincia la riunione "Non so se voi ragazzi siete stati informati, ma io e Tae siamo stati costretti ad un azione offensiva verso i Mondino. Un paio di giorni fa sono andato in un quartiere popolare con Jungkook, e abbiamo visto uno spacciatore vendere la nostra droga ad un ragazzino, l'abbiamo fermato e Jungkook mi ha parato le spalle, occupandosene lui. Ci siamo successivamente recati dai Mondino, che evidentemente non hanno recepito il messaggio. Purtroppo, e questo devo dirlo a malincuore, io e Tae abbiamo deciso che la signora sarà torturata per ogni dose venduta a donne o ragazzi, facendole subire la stessa sorte. Oggi accoglieremo Angelo e Giuseppe qui in villa, per fargli capire che noi abbiamo il coltello dalla parte del manico, vi chiedo collaborazione ragazzi, so che non è facile, ma abbiamo deciso di intraprendere questa strada per un motivo ben preciso. Eliminare il mercato che ha distrutto le vostre infanzie. Non voglio che altri ragazzi debbano subire una vita vita d'inferno per colpa della Shaboo. Il nostro obiettivo non è cambiato , la Shaboo deve sparire da mercato, così come le altre droghe." rimango senza parole, loro sono gli unici produttori di Shaboo nel mondo e vogliono eliminare i loro profitti pur di far estinguere quello schifo per il bene dei giovani... Non capisco. Che la loro associazione a delinquere sia nata per questo motivo? Ma loro sono assassini a sangue freddo... Anche se... "Sono d'accordo con te, fratello. In fondo ti ci hai dato la possibilità di vivere e di avere una vita piena, inseguendo i nostri sogni. Sei nostro fratello, noi staremo sempre dalla tua parte." risponde Jimin, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Guardo i miei colleghi, sembrano confusi quasi quanto me, dobbiamo parlare da soli il prima possibile. "Nam, voglio chiederti solo un favore" parla improvvisamente Yoongi "Dimmi" lo asseconda il minore "Le domestiche non devono essere in casa quando arriveranno quegli animali" Namjoon guarda suo fratello dispiaciuto "No Yoon, questo non posso farlo, dobbiamo accoglierli come si deve. Ma tranquillo, se qualcuno si azzarderà ad infastidirle ci siamo noi sette." poi si rivolge a me e ai miei colleghi "Ho fatto ricerche su voi tre. So chi siete. Pensavate che una famiglia potente come la nostra non avesse qualche contatti all'interno dell'Interpol?" Oh cazzo, siamo morti. Nè io nè i miei colleghi riusciamo a parlare, ma il Sig. Kim continua "Tranquilli non vi uccideremo, siete delle brave persone, morireste per la vostra famiglia e per i vostri ideali, vi rispetto molto in realtà. Ed è per questo che ci siete anche voi oggi, ho bisogno del vostro aiuto, debelliamo la droga dalla piazza e poi potrete avere me, se lo riterrete ancora opportuno." Il mio Capitano si fa avanti e prende la parola "Cosa ti fa credere che siamo disposti ad aiutare dei mafiosi assassini come voi?" chiede al capo della Gangpeh, uno scontro tra titani "Perchè la droga miete più vittime di noi, e perchè sapete bene la vita che conducevano le persone che abbiamo ucciso. Abbiamo ripulito Seoul da una buone parte di stupratori, pedofili, sfruttatori e altra gente corrotta. In poche parole abbiamo fatto quello che non potevate fare voi. Accettate l'accordo?" i membri della famiglia Kim sono stoici. Jungkook si fa avanti "Ho fatto molte indagini sulle vittime e devo ammettere che hai ragione, se questo è davvero il vostro obiettivo, sono dalla tua parte. Io accetto" gli porge la mano "A patto che nessun'innocente ne paghi le conseguenze" aggiunge il Maknae. "Jungkook cosa stai facendo? Questa è insubordinazione, lo sai che potremmo essere arrestati come loro?" gli dice Jin nervoso "Non mi interessa capo, se così ci sarà meno feccia sulla terra io sono disposto a pagare." Lo affronta Jk, "Ha ragione il ragazzo Jin, accetto anche io, in fondo non ho niente da perdere. Se così possiamo aiutare delle persone ben venga" rispondo a Jin. Ha le orecchie rosse per la rabbia, dobbiamo scendere a patti con la realtà, i Kim sono il male minore. "Quindi alla fine di questa storia ti consegnerai alle autorità?" chiede il capitano al boss, l'uomo lo guarda dritto negli occhi e risponde serio "Si, ma solo io, dovete lasciar stare i miei fratelli, io sarò il capro espiatorio per ogni accusa rivolta verso la mia famiglia." Jimin, Taehyung e Yoongi si muovono all'unisono verso il fratello "No, non devi farlo, ci siamo dentro insieme" dice il maggiore, i ragazzi annuiscono feriti dalle parole del loro capo. Sono così uniti da fare tenerezza. "Portiamo a termine questa storia." conclude infine Jin-hyung.
L'accordo e stato fatto, usciamo tutti dallo studio, alcuni storditi, altri sospettosi, Jimin mi prende la mano e mi trascina in camera sua, chiude la porta e mi aggredisce "Non potete farlo, non potete arrestare Nam." mi guarda con le lacrime agli occhi, disperato "Tu sapevi che sono dell'Interpol?" chiedo "L'ho saputo questa mattina presto, ma non mi interessa, arresta me dopo la missione, non Namjoon, lui non lo merita. Se non fosse per lui io e gli altri saremmo morti". Ha il fiatone Jimin, credo che gli stia venendo un'attacco di panico, decido di farlo sedere sul bordo del letto, mi siedo di fronte a lui accarezzandogli i capelli "Hobi, ti prego, arresta me" mi dice piangendo, cerco di consolarlo "Jiminshi, mi vuoi dire che è successo con Namjoon?" chiedo davvero preoccupato, dopo qualche minuto il ragazzo si ricompone e inizia a spiegarmi "Da piccolo abitavo in un brutto quartiere, come avrai intuito la droga ha distrutto la vita di tutti noi, mia madre era bellissima, con la voce di un'angelo, ma era una drogata, fino a quando avevo 8 anni i vicini mi portavano da mangiare, perchè lei non c'era mai e io ero sempre da solo. Poi loro si sono trasferiti e mia madre era costretta a passare il tempo in casa per badare a me. Per riuscire a drogarsi ha cominciato a prostituirsi in cambio di dosi, il buco dove vivevo era sempre pieno di questa gente. Poco tempo dopo queste orribili persone, quei bastardi, hanno cominciato a volere di più, erano interessati a me, perchè ero un bambino, volevano me. Mia madre non si è fatta scrupoli a vendere suo figlio, un bambino di 10 anni a dei pedofili di merda pur di avere la sua roba." fa una pausa, dove nè io nè lui riusciamo a trattenere le lacrime, gli accarezzo il viso cercando cancellare quell'insopportabile dolore "Uomini e donne mi usavano come una bambola di pezza, spesso mi picchiavano, e un paio di volte stavo per morire per colpa loro, commozioni cerebrali, ossa rotte... all'età si 12 anni ho conosciuto Namjoon, era il mio unico amico, il suo affetto era sincero, e anche io gli volevo bene, all'inizio mi vergognavo della mia esistenza, poi un giorno durante una crisi di pianto gli ho confessato tutto, e lui mi ha portato a casa sua. Mi ha allevato come un fratellino, devo tutto alla sua famiglia. Dopo un paio di mesi ho ricevuto la notizia che mia madre era stata uccisa perchè era piena di debiti con gli spacciatori. Mi sono sentito libero quando l'ho saputo, purtroppo mi basta guardarmi allo specchio, o cantare, per ricordarmi che quella puttana era mia madre. Per fortuna sono le uniche cose che ho ereditato da lei." Abbraccio Jimin per fargli capire che è passato tutto e gli sussurro "Non posso garantirti che non verrà arrestato, ma proverò a farlo scagionare".
Esco dalla stanza di Jimin per dargli il tempo di ricomporsi, tra meno di un'ora arriveranno gli italiani, dobbiamo rimanere concentrati e soprattutto uniti. La storia di Jimin mi ha spezzato il cuore, adesso capisco il perchè sono così uniti, hanno tutti passato l'inferno, ma Namjoon è riuscito a tirarli fuori, e nonostante loro siano ormai uomini continua a proteggerli, questo gli fa onore. Ci prepariamo tutti nel grande salone, Namjoon prende la parola "Tra poco arriveranno degli ospiti importanti, continuate pure ad eseguire le vostre mansioni, una sola cosa, sopratutto per le signore, vi prego di presentarvi qui in sala solo se chiamate da noi, mi dispiace dirvelo, ma è per tutelarvi." chiede scusa al suo staff con un leggero cenno del capo. Sono tutti vestiti in modo elegante, accomodati sulle ampie poltrone, quando sentiamo bussare la signora Anna va ad aprire la porta dalla quale entrano otto uomini, tutti italiani "Giuseppe, Angelo, buongiorno, chi sono i nostri ospiti?" chiede il nostro Boss con un sorriso, molto diverso da quello rivolto prima a noi, questo è il lato crudele di Kim Namjoon. "Sono i miei cugini, dove hai messo nostra madre?" arriva al punto Giuseppe Mondino con ostentata spavalderia, ma non è sicuro della prossima mossa. "Accomodatevi, parliamo prima d'affari." si siede Namjoon, alla sua destra Yoongi in piedi dietro di lui, seguito da Jungkook e Jin, alla sinistra Taehyung, Jimin e io, formiamo una perfetta piramide, "Vi presento gli altri miei tre fratelli" ci indica il il leader, "vi posso offrire qualcosa?" i napoletani sorpresi dalla notizia, quasi quanto noi, si accomodano sulle poltrone in modo disordinato, "Va bene un caffè" dice quello che ho capito essere Angelo, Jimin chiama le governanti che tornano qualche minuto dopo con i caffè per tutti. Angelo guarda lascivo la cameriera più giovane, aspetta che gli avvicini per agguantarla improvvisamente dal collo, immobilizzandola con una pistola alla testa "Basta giocare ai bravi padroni di casa, ridateci vostra madre o questa bella ricciolina muore" vedo Yoongi fremere quando quel bastardo prova a leccare il collo della ragazza che cerca di dimenarsi, lo nota anche Namjoon che fa l'occhiolino al fratello.
Il pianista in un secondo, con un pugnale affilatissimo, trancia di netto il braccio del napoletano, poi con un passaggio della stessa arma da una mano all'altra gli taglia la gola. Accade tutto in pochissimi secondi, nella quale non si sente nient'altro se non il rumore delle lame che laceravano la carne. Yoongi imbrattato di sangue sostiene la ragazza scioccata tra le braccia. Dal nulla un rumore forte squarcia il silenzio del grande salone. Uno sparo.

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Bulletproof
FanfictionDopo anni in cui sono stati ritrovati corpi senza vita nelle campagne di Seoul, il capitano dell'Interpol Kim Seokjin, aveva trovato una pista. Tutte le persone trovate uccise avevano un qualche legame con la famiglia Kim, quegli uomini erano dei...