Jungkook - Domenica 17 aprile 2022
"Legatelo e portatelo nella suite che ha ospitato sua madre fino ad oggi" dice Namjoon autoritario. I suoi fratelli eseguono senza battere ciglio, mentre io e i miei colleghi ripuliamo il salone il più possibile, per non traumatizzare ulteriormente le domestiche. Dopo circa un'ora la stanza sembra avere una parvenza di normalità, il leader ci ha aiutato a ripulire tutto il sangue, ha portato fuori i corpi senza vita dei Mondino personalmente, non ha voluto delegare questo compito a nessun'altro, devo aggiornare Valentina sugli sviluppi che ha avuto questa situazione, dopo andrò da lei, adesso devo parlare con Namjoon, mi avvicino a lui "Posso parlarti?" gli chiedo "Certo, andiamo nello studio" ha il viso stanco, ci accomodiamo nello studio "Volevi parlare, dimmi, cosa ti preoccupa?" mi chiede "Namjoon, come stai?" dico sinceramente preoccupato, in fondo mi ispira sicurezza, e vederlo spezzato in questo modo mi fa quasi compassione "Come vuoi che stia? Ho appena costretto voi e i miei fratelli a partecipare a una carneficina. Mi faccio davvero schifo... Jungkook, io avrei dovuto proteggerli da tutto questo, e avrei dovuto proteggere anche te. Adesso voi sei per colpa mia avete le mani sporche di sangue." Si prende la tesa tra le mani e comincia a piangere, non l'ho mai visto così devastato "Che dici? Loro hanno tirato fuori le armi per primi, noi ci siamo solo difesi, tu non hai costretto nessuno." Gli appoggio una mano sulla spalla e quando la stringe forte mi rendo conto di quanto affetto abbia bisogno questo grande uomo.
"Nam, sto per farti una domanda personale, non sei obbligato a rispondere. Ti va di spiegarmi com'è iniziata questa storia?" dopo qualche secondo ottengo la risposta "Ero solo un ragazzo, mia madre e mio padre sono sempre stati buoni con me, eravamo una famiglia felice, benestante, ma con dei valori importanti. Quando ho conosciuto i ragazzi, sono rimasto colpito dalla crudeltà del genere umano, sembrava che il karma ce l'avesse in particolare con loro. Yoongi, ad esempio, è stato cacciato di casa all'età di 12 anni, ha patito la fame e il freddo, solo perchè per i suoi genitori lui non valeva quanto una dose di quella merda, lo presi immediatamente in casa con me, i miei genitori erano felici, anche quando portai Jimin e Tae. Mi ricordo che mio padre mi disse "Figliolo, sono fiero di te, diventerai un brav'uomo", dopo qualche anno però, prima della mia maggiore età, i miei genitori furono uccisi, c'era stato uno scambio di persona. La mafia che governava la Corea del sud in quegli anni ha sbagliato coppia. Non so se questa cosa mi fa più ridere o piangere. Fatto sta che diventai il capofamiglia, addottai i miei fratelli, dopodiché presi la decisione che avrei cercato di proteggere più persone possibili dalla Shaboo, e dopo le nostre lauree abbiamo cominciato la nostra discesa all'inferno. Non mi pento di aver protetto e portato in alto i miei fratelli per fargli vivere la vita che meritano, ma ogni sera, prima di andare a dormire, non riesco a pensare allo sguardo deluso che avrebbero i miei genitori se mi vedessero adesso. Sono diventato un assassino." conclude mentre un'unica lacrima solitaria gli solca il viso. "Hai fatto quello che ritenevi più giusto, ma nel modo sbagliato. Non credo che i tuoi genitori siano delusi da te, io se fossi tuo fratello sarei orgoglioso dell'amore e dei sacrifici che fai per proteggere tutti." cerco di rassicurarlo. "Grazie fratello, per tutto" si alza in piedi e mi guarda un pò più rilassato in confronto a prima "Vai dalla tua ragazza stasera, divertiti, ci vediamo domani mattina." mi sorride. Preso in contropiede sorrido imbarazzato e vado via.
Telefono a Valentina "Tesoro dove sei? dovrei parlarti." gli chiedo agitato, chissà come prenderà le nuove notizie "Ciao,sono a casa. Vieni qui che pariamo, ti aspetto." mi risponde tranquillamente. Ho bisogno di sentire il suo profumo e il calore delle sue braccia, è stata una giornata assurda, ho finalmente visto il lato umano di questi uomini che fino a qualche giorno fa consideravo senza scrupoli, adesso capisco perchè fanno questo, se fossi stato nella loro situazione forse avrei intrapreso la stessa strada. Sono stato fortunato ad avere la mia famiglia, Jin e Hobi si sono presi cura di me dopo la loro morte, non li ringrazierò mai abbastanza. Arrivo da Vale, appena entro in casa mi accoglie con un grande abbraccio, la bacio, mi è mancato tanto il sapore delle sue labbra carnose "Ciao piccola, mi sei mancata." gli dico con il viso ancora affondato nei suoi morbidi riccioli viola "Anche tu, tanto." poi staccandosi da me "Volevi parlarmi, è successo qualcosa, sei ferito?" chiede con espressione dolce, come faccio a dirgli che ci siamo alleati coi Kim? Sono agitatissimo, ma devo metterla al corrente, merita di sapere. Mi allontano leggermente da lei "No tranquilla, sto bene, ma devo aggiornarti su alcune situazioni. Per favore siediti." Si accomoda sul divano alle sue spalle e io comincio il mio monologo "Ci sono molte novità, il capofamiglia dei Kim ha scoperto chi siamo, invece di ucciderci, come ci saremo aspettati, ci ha chiesto aiuto per debellare la droga dal mercato, per motivi personali. Ha detto che alla fine di questa operazione si consegnerà a noi " anche se non sono più molto sicuro di volerlo arrestare, ma continuo "Io, Jin e Hobi ci siamo alleati con loro, scegliendo il male minore, in base alle nostre indagini." concludo, Valentina con una sguardo gelido e furioso mi risponde "Cos'avete fatto? Anni di indagini e prove circostanziali per arrestarli e alla fine cambiate idea? Siete degli incoscienti, e come farò io con i Mondino, quando voi tornerete in Corea col vostro bel mafioso, me lo dici? La mia indagine andrà a puttane, e questo perchè l'Interpol ha deciso di cambiare bandiera, non ci posso credere" urla la donna "Ti prego tesoro, aspetta, cerca di capire, abbiamo parlato coi Kim, e nonostante le cose brutte che hanno fatto, posso capire il percè hanno agito così, hanno dei motivi, se ti calmi un'attimo ti spiegherò tutto, promesso." Valentina fa cenno di si con la testa, anche se non sembra molto convinta, le racconto tutto, Nam è solo un'uomo che si è trovato a dover fare cose crudeli per proteggere la sua famiglia, io avrei fatto lo stesso. La ragazza sembra comprendere il mio punto di vista "Va bene, accetterò la cosa, ma i Mondino?" chiede "Giuseppe Mondino è tutto tuo" le assicuro "Vieni in braccio a me, fatti abbracciare. Mi sei mancata tantissimo." la porto sulle mie gambe e l'abbraccio forte, cominciando a baciarla teneramente.
Valentina risponde subito alle mie attenzioni, mi sfiora i capelli alla base della nuca, ogni suo tocco mi provoca brividi, mi accende, i baci diventano sempre più passionali, le mie mani che sfiorano i suoi fianchi, la sua lingua che gioca con la mia... i miei pantaloni diventano più stretti ad ogni suo movimento, lei è brava a provocarmi, si alza in piedi, prendendomi per mano mi porta in camera da letto, mi fa sdraiare continuando a baciarmi, mio dio sto impazzendo, il profumo di vaniglia sul suo corpo, i suoi baci... Ogni cosa di lei mi manda fuori di testa, voglio sentirla urlare, voglio sentirla venire ancora e ancora, ho bisogno di lei. La spoglio in un secondo, la sua maglietta e i suoi pantaloni finiscono sul pavimento, così come il raggiseno, indossa un perizoma di pizzo viola che mi eccita da morire "Questo tienilo" gli sussurro mentre le torturo il collo, il seno, scendo a leccarle i capezzoli, un gemito riempie la stanza. Mi spoglio freneticamente, rimango nudo di fronte alla sua stupenda figura inginocchiata sul letto. Inaspettatamente prende la mia erezione tra le labbra e comincia a leccarla dalla base alla punta, il calore della sua bocca mi fa perdere la ragione, i miei sospiri prendono il posto dei suoi, non deve andare così, deve essere lei a urlare. Le faccio alzare il viso per baciarla ancora, il sio sapore misto al mio è qualcosa di unico. La giro a carponi e la penetro senza troppe cerimonie, con il perizoma ancora indosso, lo sposto meglio di lato. Valentina urla alla mia intrusione brusca, ma continuo, devo sentire fino a che punto la faccio godere. Le faccio abbassare il busto fino a farle toccare il letto con il seno e il viso, tutto il suo corpo è a mia disposizione, accarezzando ogni punto de suo corpo, dettando un ritmo sostenuto, ad ogni botta del mio bacino corrispondono gemiti di piacere. Continuo per svariati minuti variando la velocità "Jungkook si, ancora... Ancora, ti prego..." mi prega la mora tra un sospiro e l'altro, un'altro orgasmo da parte sua, ma io continuo... Gli tiro i lunghi capelli viola, senza farle male, con l'altra mano gli schiaffeggio il culo "Vale, sei mia?" gli chiedo aumentando le spinte "Si tesoro, sono tua, fai di me quello che vuoi..." queste parole hanno un effetto afrodisiaco , esco da lei e dopo un minuto di preparazione la penetro anche nel suo punto più intimo, un'altro urlo si libera dalle sue labbra, sostituito subito dopo da forti gemiti. Passano minuti dove io e Valentina siamo un groviglio di corpi impregnati dalla lussuria, sento il calore dell'orgasmo farsi sempre più intenso, "Vale ti amo" dico prima di arrivare all'apice "Ti amo anche io Jungkook" risponde la donna venendo anche lei.
Il sesso migliore della mia vita, fatto con la donna che amo, e che mi ama, non mi sentivo così felice da tanto tempo. Abbraccio la mia donna, è bellissima, tutta nuda, con i capelli scombinati e il viso ancora arrossato per aver fatto l'amore. Forse una volta finito l'incarico...
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Bulletproof
FanfictionDopo anni in cui sono stati ritrovati corpi senza vita nelle campagne di Seoul, il capitano dell'Interpol Kim Seokjin, aveva trovato una pista. Tutte le persone trovate uccise avevano un qualche legame con la famiglia Kim, quegli uomini erano dei...