Capitolo 6 - San Lorenzo (aiutami tu)

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Sul calendario è completa una riga e mezzo di X.

"Dieci agosto... notte di San Lorenzo" sussurro e recito nella mia testa l'inizio della poesia del Pascoli...

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla.

Ma non è il momento del mio gran pianto, perché uno stato di ansia misto a euforia mi suggerisce che mi aspetta una grande serata a La Habana...

***

"Prendi Liv!"

Afferro al volo il vassoio lanciato da Gabriele, lo faccio ruotare su se stesso due volte tenendolo da sotto con la punta dell'indice, poi lo passo all'altra mano e con un movimento preciso e secco gli faccio fare un arco verso l'alto, faccio una giravolta su me stessa e lo riprendo al volo.

Faccio un inchino verso il mio pubblico.

Francesca e Giovanna battono le mani lanciando gridolini.

"Ma dai! Livvy spettacolo!" urla Katia.

"Fammi vedere come si fa!" dice Antonella togliendomi il vassoio dalle mani.

"Ecco guarda..." le dico, ma mi interrompo distratta da Gabriele che afferra una bottiglia di Havana Club, la fa ruotare su se stessa e ad arco intorno a lui con un movimento così fluido che non capisco quando la tocca, se la fa rotolare lungo le braccia, la afferra, e, sempre ruotandola su se stessa, se la passa sotto la gamba, poi la prende e la lancia a Marco che la para con il piede e poi cerca di ripetere il movimento di Gabriele.

"Possiamo aprire un circo" dice Antonio ridendo e passando lo straccio sui tavoli.

Alberto è nella sua postazione in cassa, accanto a Maurizio, l'altro socio de La Habana arrivato oggi a sorpresa. Maurizio osserva tutto con l'indice sulle labbra.

"Sono così contento che siete venute a darci una mano, non immaginate quanto" dice Vito guardando Katia e allungando il braccio sulle spalle di Antonella.

"Eravamo qui in Puglia anche noi quando Alberto ci ha chiamato, così eccoci qua" dice Antonella stringendosi a Vito.

Io e Katia ci guardiamo: quei due non si conoscevano fino a mezz'ora fa e ora si abbracciano così?

***

Nonostante i falò in spiaggia sembra che tutti, questa sera, siano venuti a La Habana.

Mi sento immersa in un vortice di coppie che ballano musica cubana, rum, shottini, volteggi, come se fossimo tutti su di giri per la voglia di festeggiare questa notte di San Lorenzo 2001.

La musica è così coinvolgente che non mi stupisco quando vedo i nostri rinforzi, Katia e Antonella, salire sul bancone del Bar e ballare. 

Faccio un cenno a Giovanna e saliamo anche noi. 

Rovescio con il piede un bicchiere e Gabriele ci libera subito il bancone del Bar per permetterci di muoverci, secondo me siamo bellissime allineate con i nostri parei uguali.

Da qui su, oltre tutte le teste dei clienti, riesco a vedere il mare, ai nostri piedi ci sono ragazzi che applaudono e ci incitano a continuare.

Cerco di imitare i movimenti di Katia bravissima a ballare la salsa, ma il risultato è che sono qui a sculettare e piegarmi dalle risate, ma poi...

Poi accade.

Lo vedo.

È lì.

Michael è appoggiato al muretto della terrazza e mi osserva con un'espressione indecifrabile.

ERA AGOSTO 2001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora