Guardo il mio Casio dorato vintage: indica le otto e trenta.
Sbuffo: sono qui da quarantacinque minuti.
Lo so che sono arrivata in anticipo.
Il ragazzo della Reception mi ha guardata titubante quando gli ho detto chi ero e per quale motivo ero presente così presto all'ingresso dell'azienda di Fabio Rampino, appena fuori porta Taranto, in centro a Lecce.
Forse se l'azienda fosse stata a Brindisi, come quando andai in ufficio con Michael, avrei potuto intuire un suo coinvolgimento.
Questa mattina, appena sveglia alle sei, ho cercato di leggere uno dei miei romanzi preferiti, come faccio sempre appena apro gli occhi.
Quando ho riletto per la quinta volta la stessa pagina ho rinunciato.
Ho mandato un vocale a Vins per avvisarlo che mi avviavo, ed eccomi in questa sala riunioni.
Fisso il mio pc portatile, ho già letto tutte le e-mail.
Apro il mio calendario su Teams, cerco di concentrarmi sulle video call della prossima settimana.
Apro Planner, seleziono le attività che mi sono assegnata e riepilogo quelle che ho assegnato ai miei collaboratori.
Non riesco a fare altro.
Vorrei che non mi fissasse così dall'altro lato del tavolo di vetro.
Trenta minuti fa è entrato nella sala riunioni, ha detto buongiorno, poi si è piazzato lì con le braccia conserte e da allora mi guarda imbronciato.
Lo osservo con la coda dell'occhio. Perché mi fissi così, Michael?
***
Sono arrivati Vins e Fabio, il loro Avvocato e il loro Commercialista.
Noi l'Avvocato non l'abbiamo, Vins ha competenze trasversali, può gestire tutto lui, forse poteva gestire da solo anche la situazione del personale, ma ha preferito portare anche me.
Ora ha aperto il pc ed è in attesa, scorrendo lo sguardo sui presenti.
Fabio e Michael ci osservano in silenzio mentre sorseggiano il caffè che ci hanno servito.
L'Avvocato di Fabio apre una cartellina di cartone verde, ne tira fuori un documento e inizia a leggere la proposta che hanno predefinito in video call prima del nostro arrivo a Lecce.
"Aspettiamo di avere l'attenzione di tutti" lo interrompe Michael.
Vins mi pietrifica con lo sguardo. Va bene stop, abbasso il monitor del mio pc.
L'Avvocato riparte a leggere l'offerta.
Li guardo intontita espirando e cercando di rilassare i pugni chiusi: non c'è alcun riferimento all'assorbimento del personale.
Osservo Fabio e Michael: il primo si guarda le unghie e poi il soffitto, il secondo ha un sogghigno stampato sul viso.
Vins si volge a me e annuisce.
Mi raddrizzo sulla sedia, mi liscio la giacca del tailleur nero, mi sistemo i capelli dietro le orecchie e inizio il mio intervento.
"JeiX ha trentacinque dipendenti, molti di loro sono sviluppatori software e app e non operano in sede a Roma, lavorano da remoto già prima che fosse introdotto lo smart working durante la Pandemia... alcuni sono amministrativi e non vorranno..."
"Dottoressa Marseglia, la ringraziamo, ma non abbiamo alcuna intenzione di assorbire il personale della JeiX" mi interrompe Michael.
"Ci deve essere un grosso fraintendimento, fino a due giorni fa l'accordo c'era, la Dottoressa Livia Marseglia è qui proprio per individuare con voi i profili da assorbire" dice Vins con tono pacato fissando la penna che ruota tra le mani.
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ERA AGOSTO 2001
ChickLitHai presente il Salento? Immagina di andare a lavorare ad agosto in una rumeria, di stare con gli amici di sempre e conoscere gente nuova, vivendo avventure... ehm... più o meno lecite. Poi immagina di incontrare un tizio misterioso e... aiuto...