Capitolo 8 - No, non è l'amore che va via

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"Giovanna hai visto lo specchio?" chiede Francesca guardandosi intorno.

"Ieri era qui!" Giovanna sposta i trucchi, una scatola e un pareo frugando sul tavolo.

"Dai, non ci trucchiamo, sono già le diciannove e siamo in ritardo pazzesco" dico sedendomi con le mani in grembo.

"Ragazze ma che avete?" chiede Gabriele prendendo un fusto di birra dal magazzino e osservandoci.

"Non troviamo lo specchio" dice Francesca guardandosi intorno con le mani sui fianchi.

"Ah, è lì, dietro al mobile Bar dismesso" punta l'indice verso il pannello in fondo alla stanza.

Io, Giovanna e Francesca ci guardiamo con occhi sbarrati... "E perché è lì?" chiedo.

"Indovinate?" risponde Gabriele.

No, non è possibile... ma chi? Alberto? Vito? Marco e Gabriele? Boh.

Scuoto la testa andando a prendere lo specchietto.

***

Il mare è mosso, si sentono le onde infrangersi a pochi metri da noi.

"È l'una, ma c'è così poca gente, che potremmo già chiudere" dice Maurizio ad Alberto che annuisce.

"Mi allontano un attimo con le ragazze, se arriva qualcuno chiamaci. Siamo sul tetto" ci voltiamo tutte e tre a fissare Antonio.

Ecco dove va a rimpiattarsi quando sparisce...

Antonio guida me, Giovanna e Francesca verso il fondo del Privè retro-magazzino, ci mostra una porta nascosta dietro al pannello del Bar dismesso, c'è una scala interna che va sul tetto. Lo vedo allontanarsi con le mani in tasca.

Arriviamo su e ci guardiamo intorno, da qui riusciamo a intravedere il paese. Vediamo gli alberi della pineta da sopra, la copertura della terrazza de La Habana, il mare mosso, ma, soprattutto, vediamo tutto senza essere viste.

"Liv ma quindi Katia e Antonella le conoscevi già?" mi chiede Giovanna, seduta per terra accanto a Francesca e me.

"Sì, benissimo, condividiamo la casa a Roma da quattro anni!"

"Sono le tue coinquiline quindi!" dice Francesca.

"Sì, sono come sorelle, soprattutto Katia, per me lei è una guida" rispondo sorridendo.

"Giovanna ma tu sei single?" le chiedo sporgendomi per guardarla negli occhi.

So che è una domanda scomoda, ma ho davvero voglia di saperlo, la conosco da dieci giorni e non so proprio niente di lei.

"No, ho un fidanzato, ma ci siamo presi un periodo di pausa, a settembre dovevo andare a vivere con lui a Lecce" risponde senza guardarmi, accendendosi una sigaretta.

"Wow" dice Francesca.

"Perché siete in pausa?" le chiedo.

Abbassa la testa e guarda di lato.

"Siamo in pausa perché... prima dell'estate ho scoperto... beh... non riesco neanche a dirlo... ho scoperto che aveva un'altra, già da un anno" la sua voce si è abbassata di un tono mentre parla, i suoi occhi sono più spenti del solito.

Stringo i pugni ed espiro con forza... un'altra?... da un anno? Io che sappia non sono mai stata tradita e non so davvero cosa significhi e non escludo che possa accadere...

...poi che dire, le motivazioni di un tradimento possono essere tante, forse a volte ci si trova invischiati in storie che non si riesce a chiudere e la relazione è talmente deteriorata che poi tradire è un'ancora di salvezza, la necessità di cercare in qualcun altro quelle gratificazioni che mancano nella relazione, oppure... potrebbe essere semplicemente un modo per vendicarsi dalla mancanza di attenzioni, oppure... può essere un vizio, una ricerca di adrenalina, non saprei, rifletto tra me.

ERA AGOSTO 2001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora