Capitolo 32 - At Last

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È trascorsa una settimana, quasi tutti hanno accettato la proposta e seguiranno JeiX nel Salento.

Io no, ci ho pensato di continuo e ancora non so se me la sento.

Lo scherzetto di Michael non è passato inosservato, comunque, è stato possibile per una mia mancanza e ancora me ne vergogno quando guardo Vins.

Sento che un po' la mia credibilità è stata scalfita, so che Vins non ci sta più pensando, ma mi brucia ancora e tanto...

La cosa ancora più grave è quello che sto facendo ora.

Prima di scendere dal Frecciarossa ho indossato la cavigliera e l'ho guardata, è davvero bella nonostante la sua semplicità.

Provo a dare le indicazioni al tassista, non conosco l'indirizzo, ma sulla base delle mie descrizioni lui mi ci ha portata, mi è costato un patrimonio, ma non mi importa.

Sono pazza, sto facendo una cazzata, me lo ripeto di continuo, da quando questa mattina sono partita all'improvviso da Roma.

Suono il tasto del video citofono posto sulla colonna dell'arco.

Nessuna risposta.

Il Taxi si sta allontanando in una nuvola di polvere... tanto è inutile, continuo a fare sempre gli stessi errori, perché i miei non sono errori, questo è il mio modo di essere, il mio carattere e, forse, è giunto il momento di farmene una ragione e accettarmi così come sono.

Vedo le porte del cancello aprirsi. Sorrido.

Percorro il breve viale ed entro nella corte.

Non c'è nessuno, nessun rumore, anche le cicale ormai hanno smesso di frinire.

La porta è aperta.

Entro in casa, è tutto in penombra, attraverso la sala sentendo solo il rumore dei miei passi sul pavimento di basolato, poso la valigia a terra e la borsa con il mio pc sul tavolo della cucina ed esco sul portico, vado verso la piscina.

Vedo quel bestione di Billy corrermi incontro e saltellare cercando di arrivare a leccarmi le labbra. Lo accarezzo cercando di farlo calmare.

Alzo gli occhi verso la piscina e Michael è lì, seduto sul bordo, con i piedi in acqua.

Non vedo i suoi occhi, ha gli occhiali da sole, ma noto gli angoli delle labbra tirati in su.

Cerco di non tremare e avanzo verso di lui, un piccolo passo alla volta, uno dopo l'altro.

Michael balza in piedi e mi viene incontro, anche lui con calma, mentre il suo sorriso si allarga sempre di più.

È fermo di fronte a me, mi osserva, poi, senza lasciarmi il tempo di capire le sue intenzioni, mi solleva e mi fa ruotare in un vortice con lui.

E ridiamo... ci accarezziamo il volto... ci baciamo e ridiamo ancora.

Eccola, arriva forte nella mia testa, ed è bellissima...

At last, my love has come along - My lonely days are over - And life is like a song



THE END

ERA AGOSTO 2001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora