Capitolo 23 - Life goes on... e non aspetta nessuno

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È così strano essere di nuovo qui... percorro la breve discesa che dal centro di Torre dell'Orso mi porta alla spiaggia e alla terrazza in cui c'era La Habana.

Mi passo una mano sulla nuca per dare un verso ai miei capelli, mi liscio il vestitino verde che svolazza sulle mie gambe mentre procedo a passo svelto.

Ho solo un paio d'ore disponibili: i miei amici sono rimasti in piazzetta a bere qualcosa prima di andare a Otranto.

È tardi, sono le ventitré, ma non pensavo di trovare tutto così buio e silenzioso: riesco a sentire le onde infrangersi sulla spiaggia.

Mi guardo intorno... non c'è nessuno... eppure...

"Liv, Liv!" mi sento chiamare dalla spiaggia, ma non vedo ancora nessuno.

Sento il mio cuore sfarfallare senza controllo.

"Tesoro!" urlo abbracciando Francesca comparsa all'improvviso, dietro di lei spunta Giovanna.

Ci stringiamo tutte e tre in un abbraccio.

"Che bella sorpresa ci hai fatto dandoci questo appuntamento, non speravo di rivederti, vieni, ci siamo sistemate lì" dice Giovanna prendendomi per mano e guidandomi in spiaggia "Sediamoci su questi lettini" aggiunge.

Mi passano una birra.

"Cin cin" esclama Francesca urlando.

"Cin" rispondo battendo la mia bottiglia sulla sua e su quella di Giovanna che ricambia con un sorriso enorme sul viso.

"Come vi trovo bene!" dico guardando Francesca nei suoi fuseaux blu e T-shirt bianca e Giovanna con il suo vestitino rosso.

"Liv, stai proprio bene con questo taglio" mi dice Francesca.

"Grazie" le rispondo passandomi per la ventesima volta la mano tra i capelli corti.

"Allora Liv, festeggiamo la tua laurea, ci sei riuscita alla fine, ma non avevo dubbi" dice Francesca parlando veloce e ridendo.

"Già, a marzo scorso, ci sono riuscita" le dico sospirando.

"Ha detto Francesca che ora vai per alcuni mesi a Londra?" mi chiede Giovanna.

"Si, non vedo l'ora" le dico sorridendo.

"Voi l'estate sempre qui, vi invidio" gli dico guardando la spiaggia di fronte a me.

"Beh, da quando non ci siete più questo posto non è lo stesso. Questo agosto è stato difficile senza La Habana" dice Francesca con voce bassa.

Ci voltiamo tutte e tre a guardare la terrazza spenta ormai da un anno.

"Quindi Giovanna ti sei sposata?" Le chiedo prendendole le mani.

"Sì, a giugno: sono felice" dice con tono pacato guardando di fronte a sé.

"Sono felice anche io per te" le dico e anche Francesca annuisce.

Restiamo in silenzio, come tutte quelle mattine all'alba in cui prendevamo il cornetto a Otranto e poi andavamo in spiaggia a mangiarlo.

"Liv, ti ricordi quando..." Francesca inizia a rievocare le avventure della scorsa estate.

Ridiamo come matte.

Quasi mi sento male quando Francesca imita il gesto di Vito che ci lanciava di notte in acqua. Poi le ricerche infruttuose di Antonio nascosto chissà dove, le ballerine cubane con tanto di piume e culetti al vento. La mia doccia di cocktail e rum.

E poi accade...

Accade che qualcosa mi si scioglie e rimescola nel petto.

Prendo il mio Nokia 3110 e dopo otto mesi ci ripenso per la prima volta.

26 agosto 2002 ore 23.30 Sms di Livia: Sono a Torre dell'Orso.

26 agosto 2002 ore 23.40 Sms di Michael: Sono a Ibiza.

Tze... chissà cosa ha pensato, dopo tanti mesi di silenzio, nel ricevere un sms così.

Pazienza, meglio così, mi dico fissando il cellulare.

Sorrido a Francesca e Giovanna che parlano e si agitano senza fermarsi mai.

Percepisco una specie di fischio nelle orecchie che mi fa sentire i suoni attutiti.

Riguardo la terrazza spenta de La Habana e poi il mare e poi... poi la mia voce e le mie risate si mescolano con le loro e sento...

...sento che è come se qualcosa in questo preciso istante si sia staccato per sempre da me e abbia preso il volo...

...che si stia allontanando veloce dalle nostre tre figure che diventano sempre più piccole e distanti...

che stia salendo sempre più in alto, oltre la spiaggia e oltre Torre dell'Orso e ancora... ancora più su...

fino a vedere le luci del Salento e poi della Puglia e fino ad arrivare a un'altezza dalla quale non è più possibile vedere nulla.

ERA AGOSTO 2001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora