Capitolo Quattro

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La stanza era illuminata da una finestra, sita sul fondo. Le pareti erano coperte da quadri di ottimo gusto e qualcuno sedeva su un divano blu scuro, di fronte ad un tavolino. Felix fece un passo avanti per conoscere il ragazzo che Erik aveva scelto per lui, l'amico rimase indietro. Noah era seduto con aria rilassata, le gambe accavallate e la schiena appoggiata allo schienale. Sentendoli entrare, il giovane aveva voltato la testa e Felix si trovò ad osservarlo con curiosità ed attenzione, cosa che a Noah sembrò non dispiacesse affatto. La prima cosa che si notava di lui erano i capelli, su questo non c'era dubbio. Noah aveva la testa rasata da un lato con un disegno di un fulmine argentato, mentre dall'altro lato i capelli erano lunghi e molto rosa. Portava diversi orecchini a forma di anello di vari colori, aveva un piercing al sopracciglio ed uno al naso, entrambi con una pietra rosa. Il viso aveva dei tratti molto delicati, facendolo sembrare più giovane, le labbra erano di un rosa pallido mentre sorrideva ai nuovi arrivati con aria divertita. Indossava una bella camicia nera e fucsia, con le maniche lunghe e lo scollo a V che mostrava il torace perfettamente depilato. I leggins neri erano aderentissimi e le scarpe con i tacchi di diversi centimetri erano in tinta con il resto: nere con dei disegni rosa acceso. "Cosa posso fare per voi, ragazzi?" chiese con un tono gentile, la voce era sottile e delicata, priva di accento. Mentre parlava, Felix si trovò a fissare le mani curate, impreziosite da diversi anelli. Erik fece un passo avanti e colpì l'amico con la spalla: "Forza, digli cosa ti serve.". Noah lo fissò attentamente, passandosi il dito indice sulle labbra con aria maliziosa: "Avanti, dimmi cosa ti serve".

IO, TE E GLI ALTRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora