IO, TE E GLI ALTRI

Capitolo Venticinque

Esther sorrise compiaciuta e sollevò il telefono per inquadrare il cugino ed il suo bel fidanzato. Felix si passò le mani, sudate, sui pantaloni e si voltò verso Noah con un'espressione smarrita, l'altro si passò una mano tra i capelli rosa e gli sorrise per incoraggiarlo. Quando i loro visi erano vicinissimi, Noah gli sussurrò: "Lasciati andare, fidati di me". Felix non era sicuro di poterlo fare, lo conosceva da pochi giorni e non sapeva niente di lui. Eppure, quando chiuse gli occhi e le sue labbra incontrarono quelle dell'altro, gli sembrò una cosa così naturale che se ne stupì. Il più giovane si limitò a poggiare la bocca su quella di Noah, le labbra del maggiore erano così morbide ed avevano un buon sapore, forse per via del lucidalabbra che indossava. Mentre Noah assumeva con decisione il controllo del bacio, prendendogli con gentilezza il volto tra le mani, Felix si trovò a chiedersi se avessero già avuto qualche contatto di quel tipo mentre era ubriaco, gli sembrava di conoscere bene quella sensazione di calore alla bocca dello stomaco, il desiderio improvviso di lasciarsi trasportare da una sensazione nuova che solo quel giovane sembrava in grado di dargli. Quasi senza accorgersene, Felix socchiuse le labbra e Noah approfondì il bacio solo per qualche istante prima di staccarsi all'improvviso, facendo ripiombare il ragazzo più piccolo nella realtà, mentre la cugina faceva vedere a tutti la foto appena scattata e Noah si versava un bicchiere di vino rosso.

Felix, dopo qualche istante, si schiarì la voce e chiese in un sussurro alla cugina: "Dopo, mandamela". Poi, si voltò verso Noah per studiare la sua reazione, ma il più grande sembrava tranquillo ed indifferente mentre sorseggiava il vino. Per lui, non era stato che un bacio tra i tanti. Invece, per Felix, era stata la prima volta con un ragazzo o almeno per quanto si ricordasse. Doveva assolutamente chiedere a Noah cosa era accaduto, quando era ubriaco.