Capitolo Cinquantadue

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Un mese dopo, Felix accettò di uscire con Giulio e la sua ragazza per una cena veloce in un pub. Il collega era ansioso di presentargli Catia e Felix si era lasciato convincere, anche perché Eric era via per qualche giorno per un colloquio di lavoro di cui non aveva fornito dettagli. Dato che era un mercoledì, il pub era abbastanza vuoto e i tre si sedettero a un tavolo d'angolo scambiando qualche convenevole. Catia era una ragazza piuttosto semplice con un bel sorriso e lunghi capelli castani. Si erano seduti da poco quando il telefono di Felix suonò insistentemente, sorprendendolo per via dell'orario. Fissò il display che segnalava un numero sconosciuto e decise di ignorare la chiamata, ma il telefono squillò di nuovo e con un sospiro ed un cenno agli altri due, Felix uscì fuori dal locale per liberarsi di chiunque avesse evidentemente sbagliato numero. "Pronto?" chiese con voce incerta. Silenzio, il giovane sentì qualcuno respirare dall'altra parte. "Chi è?" chiese preoccupato. "Ciao, Lix" sussurrò una voce calda e familiare. "Noah" ripose semplicemente, attonito. "Vorrei vederti" aggiunse Noah, senza alcuna inflessione nella voce. Felix sospirò, rispondendo in tono incerto: "Non penso, sia una buona idea". Dopo un breve silenzio, Noah replicò: "Lo so bene, ma vorrei vederti lo stesso". Felix non poté trattenere un sorriso, anche se rispose piatto: "Quando sono venuto a cercarti, mi hai fatto capire chiaramente di stare fuori dai piedi. Perché dovrei accettare di vederti?". Noah abbassò ancora di più la voce: "Le circostanze, sono cambiate". Il giovane archivista sbuffò, desiderava rivederlo ma sapeva che avrebbe solo sofferto di più, così si costrinse a rispondere: "Non mi interessa, Noah. Ho capito che vivi in un mondo in cui non puoi essere te stesso, di cui io non potrò mai fare parte. Se ti rivedessi, ne soffrirei soltanto". Sapeva di essere stato freddo e scostante, ma era l'unico modo in cui poteva proteggersi. "Se è quello che vuoi, rispetterò la tua decisione" replicò la voce dalla cadenza perfetta: "Non ti cercherò più", fece una pausa prima di aggiungere: "Solo, conserva questo numero, è riservato e pochi lo conoscono. Se avessi bisogno di qualcosa, anche solo di parlare, chiamami. Io non farò più" e chiuse la telefonata, senza neppure salutare.

I set fire to the rain
And I threw us into the flames
When it fell, something died
'Cause I knew that that was the last time
The last time

Oh, oh, no
Let it burn

(Set fire to the rain – Adele)

Dopo la telefonata, Felix rientrò nel locale con aria mesta. Sapeva di aver fatto la scelta giusta, ma faceva comunque male. Salvò il numero, come chiestogli da Noah, anche se ri ripromise che non lo avrebbe cercato. Doveva spezzare quello strano legame con l'altro ragazzo.

IO, TE E GLI ALTRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora