Capitolo Diciannove

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Il sole del tramonto filtrava tra le imposte, colpendo il letto ed i due ragazzi addormentati. Felix aprì gli occhi, svegliato dalla musica che proveniva dal piano di sotto. Sicuramente, Esther era tornata e stava aiutando con le pulizie, aveva sempre avuto l'abitudine di mettere la musica, in sottofondo delle faccende domestiche. Troppo confuso e stanco per muoversi, si mise ad ascoltare, riconoscendo la canzone.

I let it fall, my heart
And as it fell, you rose to claim it
It was dark and I was over
Until you kissed my lips and you saved me

My hands, they're strong
But my knees were far too weak
To stand in your arms
Without falling to your feet

(Set fire to the rain – Adele)

Era sdraiato sul suo lato sinistro, sotto le coperte nel grande letto della camera degli ospiti e si sentiva molto meglio, rispetto a poche ore prima. Mettendo a fuoco, mentre gli occhi si abituavano alla penombra della sera, si accorse di essere sul lato destro del letto e voltato verso l'altro occupante del medesimo giaciglio. Noah dormiva tranquillamente a pancia sotto, Felix si chiese come facesse dopo tutto quello che avevano mangiato. La luce arancione del tramonto gli sfiorava i capelli ed il viso rilassato. Era bello come un quadro, si trovò a pensare. Teneva una mano sotto il cuscino, il viso era voltato verso di lui e le coperte lasciavano intravedere il collo lungo e la pelle chiara di una spalla. Aspetta. Felix fece un respiro e si mosse con estrema prudenza, allungando una mano per sollevare leggermente la coperta. Dove erano i vestiti di Noah? E dove erano i suoi vestiti? Dopo essere saliti per le scale, non si ricordava più nulla. Scuotendo ripetutamente la testa per schiarirsi le idee, si ritrovò al punto di prima. Di nuovo, sollevò le coltri e vide che Noah era nudo, non aveva nemmeno l'intimo. Aveva un corpo perfetto, poteva ammetterlo tranquillamente pur non essendone assolutamente attratto. La schiena bianca e liscia, due natiche evidentemente sode e le gambe lunghe perfettamente depilate. "Ma che cazzo!" bisbigliò Felix per non farsi sentire, poi si accorse di indossare un paio di boxer, bene lui almeno non era nudo. Solo che, quei boxer grigi non erano gli stessi che aveva indossato quella mattina. "No, no, non va bene" si lamentò, cercando di lasciare il letto senza svegliare Noah. Vide il suo telefono, con la carica al 50% sul comodino e lo afferrò, poi si infilò la prima cosa a portata di mano e lasciò la stanza. Solo quando fu nel corridoio, si rese conto che aveva indossato la giacca di Noah.

IO, TE E GLI ALTRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora