XXII.

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~ Qual era il suo piano? Perché voleva distruggere tutto? E perché aveva bisogno di Astrid per farlo?

***

Sentivo l'erba punzecchiarmi la pelle, ma la ignoravo. Il mio corpo era troppo stanco per poter reagire a quel piccolo fastidio.

Puntai le mie iridi azzurre sull'unica parte di cielo che si intravedeva fra le chiome folte degli alberi e il respiro tornò al suo solito ritmo regolare, facendomi capire che l'adrenalina era sparita del tutto dal mio corpo.

Non sapevo esattamente come avrei dovuto sentirmi in quel momento: felice perché Emma era salva? Arrabbiata perché non capivo chi voleva farci del male? Triste perché avevo rischiato la vita dei miei amici a causa della mia ignoranza su come chiudere un portale?

Chiusi gli occhi e lasciai che alcuni raggi di sole mi accarezzassero la pelle. Finalmente il clima era molto migliorato rispetto al calore insopportabile che c'era in Egitto, però il vestito sottile che indossavo non era comunque adatto.

Decisi, dunque, di alzarmi, anche se a malavoglia, per andare a cambiarmi, e notai che i miei compagni di squadra avevano fatto lo stesso. Mi diressi dietro a un albero più isolato e mi rivestii velocemente: presi dal mio zainetto un paio di jeans da caccia verdi, con grandi tasche ai lati occupate da piccoli pugnali, un'altra canottiera nera e una giacca di jeans, anch'essa verde scuro.

"Siamo finiti nel posto giusto?" Sentii chiedere Kora mentre mi avvicinai al gruppo.

Aidan mi guardò con interesse da sotto le sue lenti rotonde, e con un sorriso sembrò approvare il mio nuovo outfit. Nonostante fossi a conoscenza del fatto che quello era proprio il suo stile di abbigliamento, mi ritrovai ad arrossire appena, imbarazzata.

"Non lo so..." Rispose Dennis.

Spostai il mio sguardo su ciò che mi circondava: eravamo chiaramente in una foresta, in una radura per essere più precisi. Non c'erano molti dettagli da discernere, eravamo circondati solo da folti alberi e piante che non avevo mai visto prima di allora. Tuttavia, un tronco in particolare attirò la mia attenzione e mi avvicinai per osservare meglio: vidi un rombo inciso su di esso e con i polpastrelli sfiorai lentamente il legno scheggiato. Inarcai le sopracciglia: mi pareva di aver già visto quel disegno, quel tronco, anzi, mi sembrava di essere già stata in quella foresta.

Quando capii sussultai e indietreggiai, come percorsa da una scarica elettrica.

"Io ci sono già stata qui..." Affermai, incapace di distogliere lo sguardo da quella forma quadrilatera.

"In che senso ci sei già stata?" Dennis si avvicinò con cautela.

"N-non fisicamente. Cioè, l'ultima volta che Astrid mi ha parlato mi trovavo proprio in questo posto. Ricordo benissimo questo simbolo sul tronco." Spiegai tutto d'un fiato.

"Almeno questo ci fa capire che siamo nel posto giusto." Sospirò Kora, tranquillizzandosi.

Annuii senza, però, averne davvero la certezza.

"Un attimo, ma... se Astrid ti aveva già fatto vedere questo simbolo, vuol dire che noi..." Emma lasciò la frase in sospeso, con gli occhi grandi puntati su mio fratello.

"Sì... è quello che pensavo anch'io." Dennis concordò, pensieroso. "Ally... sei sicura di non averci portato di nuovo nel nostro periodo di tempo?"

Lo guardai confusa e preoccupata.

"Non lo so... ho solo pensato di arrivare qui e..." Deglutii. "Ho fatto qualcosa di sbagliato?"

Ci mancava solo quello. Non solo avevamo da portare a termine una missione complicata e rischiosa, dovevo interferire anche io, intricandola ancora di più e rallentando il suo andamento. Il senso di colpa iniziò a invadere la mia mente in un istante, anche se non ero certa del tutto di aver commesso un errore. Non sopportavo l'idea di essere stata d'intralcio, ma, soprattutto, non potevo accettare il fatto che Kora avesse avuto ragione quando aveva detto che sarei stata solo un impedimento per loro.

Il Labirinto del Tempo I - La Luce Delle Tenebre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora