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~ "Non ti lascerò più soffrire da solo, caro fratello."

***

"Il Labirinto del Tempo?" Ripetei le ultime parole di Dennis, confusa.

Lui annuì.

"Esatto. È la tua casa. Tu fai parte del Labirinto del Tempo, Alaska." Rispose mio fratello con un sorriso.

Ero molto entusiasta nell'avere finalmente quella conversazione che aspettavo, forse, da una vita intera. Sapevo che avrei incominciato a capire tutto, a scoprire la mia vita, da dove venivo, qual era la mia vera famiglia e, soprattutto, chi ero realmente.

"E che cos'è di preciso? Una città? Un paese?" Domandai in seguito.

Non avevo mai sentito parlare di quel posto, perciò ero del tutto disorientata.

Dennis scoppiò in una risata fragorosa, come se avessi appena fatto la battuta più spiritosa che lui avesse mai sentito.

"Che cosa c'è di così divertente?" Sbuffai, continuando, però, a sorridere.

Anzi, non riuscivo a smettere di sorridere. Tutto iniziava ad avere un senso. Piano piano, il puzzle, che per molti anni era rimasto sfocato nella mia mente, cominciava a costruirsi e non vedevo l'ora di scoprire qual era l'immagine finale. Ero felice per davvero. Mi sentivo finalmente completa.

"Va bene." Rispose Dennis. "Lascia che ti spieghi tutto, dall'inizio."

Ero pronta ad ascoltarlo.

"Il Labirinto del Tempo non è un posto qualsiasi. Si trova dappertutto e, al tempo stesso, da nessuna parte. Hai mai sentito dire espressioni del tipo: "viaggio nel tempo" oppure "dimensione temporale"?" Puntò le sue iridi verdi contro le mie azzurre.

Annuii. Sì, ne avevo sentito parlare, ma solo nei film di fantascienza oppure in qualche programma visto in televisione al quale non avevo dato molta importanza. Non avevo mai creduto a quelle cose, così come non le credevano la maggior parte delle persone.

"Bene. Diciamo che il nostro Labirinto del Tempo si trova in un'altra dimensione temporale rispetto a quella dove si trova il pianeta Terra. Per questo non lo si può definire come una città o un paese, è qualcosa di molto più grande." Dennis fece un gesto con le mani per rafforzare il concetto. "Il Labirinto è ciò che tiene sotto controllo l'Universo, è il ponte di equilibrio fra passato, presente e futuro, e fra tutte le altre dimensioni che, nel complesso, chiamiamo multiverso." Continuò.

Io non riuscii a pronunciare nemmeno una parola, mi limitai solo ad ascoltarlo con attenzione e curiosità.

"Purtroppo, vent'anni fa, quando io avevo appena tre anni e tu un anno e mezzo, scoppiò una violenta guerra fra i dominatori del tempo, come i guardiani e i velocisti, e gli Anòmalos, esseri oscuri che hanno come unico scopo quello di creare caos e disordine fra tutte le dimensioni del tempo." Spiegò.

Quindi, era quello che avevo visto nel mio passato, nell'area quindici? Tutte quelle urla, i boati... erano a causa di una guerra?

"Ho già sentito parlare dei guardiani. Ma i velocisti e gli Anòmalos chi sono?" Domandai con interesse.

"Te lo spiego immediatamente. Partiamo da quello che già sai, e cioè dai guardiani, come lo siamo io ed Emma." Iniziò.

"Conosci Emma?" Chiesi sorpresa. "Certo che la conosci, sicuramente questo posto è anche la sua casa." Aggiunsi con una mano sulla fronte.

"Sì, esatto. Capisci molto in fretta, ti stai già abituando." Dennis ridacchiò e la sua piccola fossetta non tardò ad apparire.

Alzai gli occhi al cielo, con gli angoli della bocca curvati all'insù. Ancora non potevo credere di avere una conversazione con mio fratello. Avrei voluto fermare il tempo, come era successo nell'area venti, per godermi quegl'istanti al meglio.

Il Labirinto del Tempo I - La Luce Delle Tenebre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora