Capitolo 31

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Jungkook si era seduto sulla poltrona della scrivania di fronte a lei che se ne stava ancora seduta sul piano e la teneva stretta in vita tenendo il capo appoggiato sul suo grembo mentre lei gli carezzava i capelli facendone scivolare le ciocche tra le dita.

Si beava di quella coccola standosene in silenzio poi, ad un certo punto, sospirò.

-Pensavo che non ti avrei mai più rivista- mormorò con un filo di voce.

-Mi dispiace che tu l'abbia pensato- gli rispose lei avvilita continuando a coccolarlo -Credevo che ormai ti fosse chiaro quanto tu sia importante per me. Il fatto è che sarei dovuta andare e tornare in un paio di giorni ma poi ho dovuto rivedere i miei piani. Il guaio era che, avendo dimenticato il cellulare qui a Seoul, non ho potuto avvisare nessuno.-

Jungkook alzò il viso verso di lei e la scrutò di sottecchi. -Sto seriamente valutando di regalarti un bel braccialetto- asserì assottigliando gli occhi e facendo arricciare le labbra.

-Perché?- chiese lei confusa -Non è Natale e neanche il mio compleanno.-

-Ohh... Ma quello che voglio metterti al polso non è un gioiello, è il bracciale che mettono ai detenuti in sorveglianza agli arresti domiciliari- le precisò rialzandosi dalla poltrona e ponendosi di fronte a lei per guardarla dritta negli occhi -Così, se t'inventi di allontanarti di nuovo senza dirmi niente quel bracciale farà subito la spia e avrò il tempo per bloccarti- la informò con un sorrisetto beffardo dandole un buffetto sulla punta del naso. -Chissà se esiste un modello che dà la scossa per indurre a desistere- aggiunse battendosi l'indice sul mento fingendo di pensare.

-Ma... Veramente?- ribatté Isabel fingendosi allibita.

-Certamente- le confermò -A mali estremi... Estremi rimedi piccola. Quindi... Se non vuoi che questi bei capelli diventino crespi, ti converrà  non allontanarti mai più dal sottoscritto- specificò lisciandole una ciocca facendola scorrere tra l'indice e il medio.

-Sei crudele!- rispose corrucciata ma ridendo silenziosamente per il modo in cui la stava minacciando, che di credibile non ne aveva neanche l'ombra.

-Comunque non sarà necessario farmi indossare quel braccialetto, non ho più nessun motivo di allontanarmi da Seoul, non senza di te almeno. Ho portato con me chi ha stravolto i miei piani di rientro e tu dovrai spartire con lui il mio tempo e il mio amore.-

-C-COSA?? MA ANCHE NO!!! - Jungkook si inalberò al sentirsi fare una simile proposta e si ributtò a sedere sulla poltrona in modo scomposto. -Non voglio spartire niente con nessuno! Già m'infastidiva Jimin quando ti stava sempre intorno, ora dovrei sopportare questo Matteo? No no no e poi ancora no!-

-Matteo? Chi ti ha parlato di Matteo?- gli chiese lei.

-Taehyung. E anche Jimin. Che poi scusa... Questo qui ti chiama nel cuore della notte e tu?... Tacchete!... Sei partita subito per raggiungerlo- le rinfacciò con un broncio palese sul viso che teneva sostenuto con il palmo della mano puntellando un gomito sul bracciolo della poltrona.

-Non sono partita per lui. Mi aveva chiamata solo per avvisarmi che se avessi voluto dare l'ultimo esame della sessione sarei dovuta essere in facoltà entro il pomeriggio successivo e sono dovuta partire subito o non sarei arrivata in tempo. Tutto qui. E se la chiamata mi è arrivata nel cuore della notte è perchè da lui erano solo le 22:00. Penso che tu sappia che fra qui e l'Italia c'è un bel po' di fuso orario.-

Isabel gli aveva spiegato il motivo per cui era dovuta partire così di fretta e Jungkook sembrava essersi rabbonito nel sentire che di mezzo non c'era nessun ragazzo. -Davvero? Quindi non c'entra questo Matteo. Non stai con lui, vero?-

Andeer |Jungkook ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora