Capitolo 25

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Jimin e Taehyung erano stati fatti salire sull'auto della polizia per essere portati alla centrale, quando la radiotrasmittente della volante emise una richiesta: "Incidente con feriti al semaforo in zona aeroporto. Coinvolti due veicoli, un'auto e una moto. I soccorsi sono già stati allertati. È richiesta una pattuglia per i rilevamenti."

Il poliziotto alla guida premette il tasto del microfono per rispondere. -Pattuglia 9. Siamo in zona. Ci rechiamo immediatamente sul posto.-

Ricevuto l'assenso partirono a sirene spiegate arrivando sul luogo dell'incidente in pochi minuti.

Scesero dall'autopattuglia per procedere con i rilievi della dinamica dell'incidente, lasciando Jimin e Taehyung all'interno dell'abitacolo con i finestrini abbassati per metà.

-Sono un criminale- annunciò abbattuto Taehyung.

Jimin emise una risatina. -Che esagerato, mica stavamo a fare una rapina in banca!- gli disse divertito dall'espressione imbronciata che palesava sul viso dell'amico.

-Lo sono. Adesso ci porteranno alla stazione di polizia, ci faranno le foto segnaletiche e ci prenderanno le impronte digitali- brontolò Tae.

Jimin lo ascoltava ridendo ma il suo riso si affievolì fino a sparire quando, guardando fuori dal finestrino, notò una cosa che cominciò a fargli salire l'ansia. -Tae....-

-E mia madre mi picchierà appena lo verrà a sapere- continuò a lamentarsi ancora l'amico.

-Tae smettila e guarda là. Ti prego... Dimmi che quella non è la moto di Jungkook! Dimmelo!- Il tono spaventato di Jimin mise in allerta anche Taehyung che si protese a guardare fuori dal finestrino.

-...Kookie- sussurrò sentendo salirgli l'adrenalina in corpo.

Aveva riconosciuto immediatamente la moto di Jungkook. Solo lui poteva avere l'adesivo di Cooki, il suo BT21, sul serbatoio e sul casco. Il panico prese sopravvento e scese immediatamente dall'auto seguito da Jimin e si avvicinò correndo al luogo dell'incidente chiamando Jungkook disperatamente.

Uno dei poliziotti li bloccò. -Fermi ragazzi, dove andate?-

-Quella moto è di Jungkook, il nostro compagno di gruppo. La prego ci lasci andare da lui! Dobbiamo sapere se sta bene!- supplicavano Jimin e Taehyung.

Ma l'ambulanza, che aveva appena caricato Jungkook, partì a sirene spiegate e questo bastò come risposta per i due che non presagirono nulla di buono.

Gli sguardi terrorizzati dei due fecero ammorbidire il poliziotto che richiese una seconda pattuglia per farli scortare all'ospedale e Jimin e Taehyung lo ringraziarono anche troppo caldamente per essere un ufficiale di polizia, ma in quel momento il loro unico pensiero era conoscere al più presto le condizioni di Jungkook.

Mentre l'autopattuglia li scortava all'ospedale l'ansia li faceva tremare. Dovevano subito avvisare gli altri e Jimin, preso il suo cellulare dalla tasca dei pantaloni, chiamò Namjoon mettendolo al corrente di quello che stava succedendo.

***

Tutto il gruppo, il manager e Sungdeuk si trovavano nella sala d'attesa al di fuori delle sale di chirurgia e i suoi genitori stavano arrivando da Busan. Jungkook era dentro da ore, operato d'urgenza per un grave trauma cranico. Il violento urto con quell'auto gli aveva sfilato il casco, che per la fretta non aveva allacciato, e aveva battuto con violenza la testa sull'asfalto. Aveva numerose ferite e fratture su tutto il corpo ma quello che aveva allarmato di più i medici era la seria emorragia cerebrale in corso.

Fortunatamente il team medico riuscì a fermare l'emorragia e tutti tirarono un sospiro di sollievo alla notizia appena appresa. L'operazione era durata di più del previsto perché erano intervenuti anche sulla colonna vertebrale dove vi era un'altra emorragia importante e, se non veniva arrestata subito, avrebbe potuto compromettere l'uso delle gambe. Ora bisognava solo aspettare che si risvegliasse per constatare che non avesse riportato danni cerebrali.

Andeer |Jungkook ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora