Capitolo 30

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Sun-Hee e i ragazzi si recarono alla clinica il mattino dopo ansiosi di riabbracciare il loro compagno. Quando entrarono nel reparto, appena imboccato il corridoio, riconobbero la voce di Jungkook che, come al solito, si stava lamentando di qualcosa con il malcapitato di turno. Solo che, il bersaglio delle sue lamentele, non era un qualcuno su cui potesse aver speranza di spuntarla facilmente: la madre.

-Eddaiii... Basta mamma ti scongiuro. Mi hai fatto rivoltare come un calzino! Sto bene! Ci manca solo che consulti un urologo! -si lamentò con lei -E ti pregherei di non farlo perché lì mi faccio vedere e toccare solo da chi decido io!-

Lo sguardo inceneritore della madre non aveva bisogno di parole e la donna, indignata per l'ingratitudine che le si dimostrava solo perché voleva accertarsi che stesse veramente bene, si apprestò ad uscire dalla camera borbottando improperi verso di lui.

-E che comunque hai appuntamento nel pomeriggio per far controllare pure lì che ti piaccia o no!- lo informò indispettita mentre usciva dalla stanza dando spazio al passaggio dei suoi compagni di gruppo che salutò gentilmente prima di richiudere la porta.

Jungkook sbuffò ma rimpiazzò immediatamente il suo stato corrucciato con uno di gioia nel vedere i suoi amici, i quali lo circondarono e non lesinarono con gli abbracci e il dirgli quanto fossero felici del suo "ritorno".

-Sun... Dov'è Isabel?- chiese alla ragazza dopo essersi distaccato dal suo stritolante abbraccio.

Sun-Hee distolse lo sguardo dagli occhi di Jungkook che la sollecitavano a dargli una risposta.

Solo che quella risposta lei non gliela poteva dare. -Non lo so Kookie- gli mormorò rammaricata -Sono passata da lei stamattina, dovevamo venire qui insieme, ma non c'era a casa.-

Poi spiegò che si era persino preoccupata perché, quando aveva provato a chiamarla sul cellulare visto che non le veniva ad aprire la porta, sentiva il telefono squillare a vuoto all'interno dell'appartamento e si era fatta aprire dalla portinaia per accertarsi che non le fosse successo qualcosa, ma di lei non vi aveva trovato traccia.

Uno sguardo perso si mostrò sul volto di Jungkook.

-Ho provato ad aprirlo- disse riferendosi al cellulare di Isabel -Volevo vedere chi l'avesse chiamata per capire dove fosse andata così di fretta da dimenticarlo a casa ma non conosco il codice di sblocco del suo nuovo numero- piagnucolò sconsolata.

-Ce l'hai qui?- chiese Namjoon ricevendo una risposta affermativa dalla ragazza che si prodigò subito a cercarlo nella propria borsa e passarglielo.

-Dammi anche il tuo- le comandò ricevendolo in men che non si dica senza che nessuno facesse domande. Poi fece partire dal cellulare di Sun-Hee una chiamata verso quello di Isabel e il telefono si sbloccò in automatico.

Tutti si sbalordirono dell'acume di Namjoon. La sua mente e la sua arguzia non finivano mai di stupirli. -Wow... Nam... Sei un genio!- commentarono meravigliati.

-Sciocchezze- sminuì lui -Come credete che faccia per sapere tutto quello che combinate?- domandò con aria beffarda palesando un sorrisetto furbo che evidenziava in modo particolare le sue adorabili fossette.

-Eeeh?...Cos...?? Coomeee...???- esclamarono all'unisono i suoi compagni allibiti dalla rivelazione.

Nel mentre che gli inveivano contro indignati giudicandolo un hacker della peggior categoria, aprì la cronologia chiamate e constatò che le ultime riguardavano una in entrata da un ragazzo di nome Matteo e una in uscita per l'aeroporto. Lo riferì agli altri e precisò che il prefisso del numero del ragazzo in questione era quello italiano.

Andeer |Jungkook ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora