Capitolo 24

159 15 1
                                        

Il mattino dopo, Isabel chiamò un taxi per farsi portare all'aeroporto e Sun-Hee scese con lei in strada ad aspettarlo.

-Sicura che non vuoi che ti accompagno?- le domandò per l'ennesima volta. Ed Isabel per l'ennesima volta declinò l'offerta dicendole che non era necessario. La verità era che preferiva salutarla lì, sotto casa, piuttosto che all'aeroporto, perchè farlo in quel posto le sapeva di addio e non voleva che lo fosse, né farlo sembrare. Sarebbe rimasta lontana giusto il tempo necessario e sperava di superare in fretta quella fase e di ritornare per la nuova sessione d'esami. Aveva quasi due mesi davanti e, ipoteticamente, avrebbe dimenticato alla svelta quella delusione, non era più una ragazzina fragile ed emotiva, ora si sentiva più forte, e poi c'era già passata e quindi doveva essere ovviamente più facile.

Il taxi arrivò e, mentre l'autista si occupava di caricare le valigie nel portabagagli, Sun-Hee strinse Isabel in un tenero abbraccio. -Prenditi tutto il tempo che ti serve, ok? E non preoccuparti di nulla. Al tuo ritorno mi trovi qui- le disse con voce incrinata cercando di trattenersi dal piangere.

Isabel annuì rafforzando quell'abbraccio, poi si distaccò. -È ora che io vada- annunciò con un sospiro -Ciao... Ci vediamo allora, ok? E salutami J-Hope.- Poi salì sul taxi dando indicazioni al conducente e mentre questi avviava il mezzo immettendosi in strada, le due amiche si fecero un ultimo cenno di saluto con la mano.

***

Mentre Isabel e Sun-Hee si salutavano, il jet privato della Big Hit, con all'interno il gruppo dei BTS e il loro manager facevano atterraggio all'aeroporto. Due auto erano in attesa all'esterno, già pronte per riportarli a casa. Jungkook non vedeva l'ora di andare da Isabel e sbuffava spazientito perchè a causa del traffico, secondo lui, ci stavano mettendo una vita. Trovava strano che Isabel non avesse ancora visualizzato il messaggio che le aveva inviato la sera prima ma non ipotizzò niente sulla causa. Non immaginava minimamente nulla di quello che era successo e ancora meno quello che stava accadendo.

Se avesse guardato fuori dal finestrino mentre stavano fermi al semaforo, avrebbe visto il taxi con all'interno Isabel che proveniva dalla direzione opposta. Ma il destino volle che Jungkook stesse ascoltando J-Hope in quel momento, che gli stava dicendo che anche lui non vedeva l'ora di rivedere Sun-Hee. Taehyung invece, chiuso in se stesso dall'altra sera, non potendo dire a nessuno di Isabel si era infilato gli auricolari nelle orecchie e si era estraniato da ogni discussione.

Arrivati a casa, Jungkook corse in camera sua. Aprì il cassetto della sua scrivania e ne estrasse la tazza che si era portato via dall'appartamento di Isabel la mattina in cui si era risvegliato sul suo divano.

-È ora di riportarti al legittimo proprietario- pronunciò parlando alla tazza con un sorriso emozionato e, afferrato il casco e il giubbetto da motociclista, corse fuori dalla sua stanza e dalla casa salutando di sfuggita gli altri membri che si erano soffermati sul divano e sull'isola della cucina.

Sceso nel garage per prendere la sua moto mise la tazza, avvolta in una bandana, ben al sicuro nel vano che si trovava sotto la sella, e neanche due minuti dopo era già in strada verso l'abitazione di Isabel. 

***

In casa Bangtan intanto, i ragazzi si videro spuntare Jimin alle spalle con un'aria interrogativa e il panico nella voce mentre teneva il proprio cellulare aperto su una determinata chat.

-Che vuol dire? Che significa questo?- mormorava guardando gli altri, allibiti dal suo strano comportamento.

-Cosa?- chiese Namjoon prendendo il dispositivo di Jimin per leggere il contenuto di quel messaggio.

Era un messaggio di Isabel e diceva: "Spero di poterti reincontrare un giorno. Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto e ti meriti tutto l'amore che non ho saputo darti. Mi dispiace Jimin, per tutto. Ti voglio un mondo di bene."

Andeer |Jungkook ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora