-Eddai Isabel!... Buttagli un osso!... Non fare così la difficile...- Sun-Hee tampinava Isabel all'interno del loro bungalow, la seguiva in ogni spostamento, determinata a convincere l'amica a parlare con Jungkook. -Lo sai com'è fatto! È il solito baccalà che quando si arrabbia apre bocca e dice cose senza senso; non pensava veramente quello che ti ha detto stamattina e sono sicura che camminerebbe ginocchioni a chiederti perdono se solo non fosse così orgoglioso e pieno di sé.-
Isabel si stava vestendo dopo aver fatto una doccia. Di lì a poco sarebbe uscita per fare una passeggiata con Jimin e, nonostante Sun-Hee che la intralciava ad ogni passo assillandola di giustificazioni pro-Jungkook, non avrebbe disdetto quell'impegno per dare priorità al sistemare le cose con chi le aveva scandito, guardandola dritta negli occhi, di non gradire la sua presenza.
-Non ora- le disse allacciandosi le scarpe -Ma ti prometto che proverò a parlarci. Però non voglio che ti vai ad illudere che possa tornare tutto come prima. Lo sai come la penso.-
-Sì che può! Devi solo fingere che non le abbia mai dette quelle cose. Tu sei convinta che sia quello che realmente pensa solo perché l'ha detto in un momento di rabbia, ma ti assicuro che questa regola stavolta non vale proprio per niente. Anche tu gli hai detto che non staresti mai con lui; é veramente così?-
Isabel alzò gli occhi puntandoli su quelli di lei, interrompendosi dal finire di allacciare la seconda scarpa, poi riabbassò lo sguardo e riprese quello che stava facendo. -Non lo so più Sun- le mormorò -E non ho neanche voglia di pensare a questo adesso. Magari domani la vedrò in modo diverso, ma in questo momento sono piuttosto confusa e non so più a cosa sia giusto credere.-
-Lo so che ti ha ferita, ma ti posso garantire che, se riesci a perdonarlo, non te ne pentirai- le assicurò Sun-Hee.
L'amica la scrutava speranzosa di intravedere un piccolo accenno di cedimento in lei che, con aria dubbiosa, sosteneva il suo sguardo facendo scena muta.
-Oh... Insomma Isabel! Che cosa ti devo dire ancora per convincerti a perdonarlo?- le chiese esausta e affranta dal non riuscire a farla ragionare. Poggiata alla parete a fianco della porta d'ingresso, con le braccia incrociate e il labbruccio sul viso imbronciato, si giocava l'ultima carta nel mentre che Isabel usciva.
Quest'ultima aveva richiuso la porta dietro di sé senza risponderle, lasciandola sconsolata contro quella parete, ma la riaprì nell'immediato dopo facendo capolino con la testa, le sorrise e le disse: -Ok, ci parlo domani mattina a colazione, contenta? Ora posso andare senza saperti qui a brontolare come una pentola di fagioli?-
Sun-Hee esultò con un gridolino euforico. -Perchè non lo fai adesso? Sistemate le cose fra voi stasera e magari vado a dormire da J-Hope lasciandovi campo libero per riprendere ciò che ho interrotto stamattina. Mi sto ancora flagellando per questo, è colpa mia se state così voi due.-
-Adesso non chiedere troppo. Sistemerò le cose con lui ma lo farò domani, ora ho un'altra cosa da fare e sto facendo tardi per colpa tua.- Detto questo la salutò e si affrettò a raggiungere il luogo dove si sarebbe incontrata con Jimin.
***
Jimin l'aspettava seduto sul muretto che costeggiava l'ingresso del luna park. Aveva pensato di fare una passeggiata con lei fino a quell'attrazione in mezzo al laghetto di cui gli aveva parlato J-Hope. Gli aveva parlato del prato delle lucciole e del cielo, che in assenza di luci artificiali, si costellava di miriadi di stelle, e in quell'atmosfera romantica le avrebbe confessato i suoi sentimenti. Quando la vide arrivare, sorrise spontaneamente emettendo un profondo respiro e il cuore prese a battergli all'impazzata, saltando poi giù dal muretto nel momento esatto in cui gli fu di fronte.

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Andeer |Jungkook ff
Fiksi PenggemarIl tempo non ha potere sulle emozioni. Non cancella ciò che ha reso indimenticabile. #1 jjk #1 boyxgirl #4 BTS #1 jm #1 kookie