The lost son (mafia serie7) Completa

Capitolo 9

Cassandra Pov.

Osservo ad occhi sgranati la ragazza appena entrata che sembra appena uscita da una rivista di moda. Alta e fisico slanciato, indossa un maglione largo nero e un paio di jeans grigi con ai piedi un paio di stivaletti con il tacco. I capelli castano ramati sono tagliati corti e i grandi occhi verdi che in questo momento sono puntati su di me, frangiati da lunghe ciglia, sembrano volermi vivisezionare. Se non sapessi che è in dolce attesa non lo avrei mai pensato.

Deglutisco, sentendomi improvvisamente nervosa.

- Ciao Cassandra, io sono Megan, piacere di conoscerti- Dichiara avvicinandosi sorridente.

Tento un sorriso.

- Piacere mio- Mormoro, affatto a mio agio.

Si ferma davanti a me seguitando a guardarmi.

- Meg dacci un taglio, la stai innervosendo-

Il mio sguardo scatta sull'uomo che è diventato il mio amante solo poche ore fa, e arrossisco.

- Mi sono solo presentata. È buona educazione presentarsi- Dichiara voltandosi verso di lui.

- Finiscila-

L'avvertimento nella voce come nello sguardo è palese.

Ma la donna davanti a me non sembra curarsene. Sbuffando, si volta nuovamente verso di me e questa volta il suo sorriso è sincero.

- Non volevo spaventarti. Mi dispiace. A volte tendo ad essere un po' troppo esuberante –

- Solo a volte- Mormora Daniel, divertito.

Mi porge la mano che stringo, disorientata.

- Sapevo che ti sarebbero stati bene – Mormora guardandomi.

- Grazie per avermeli prestati- Mormoro realizzano che è lei l'amica che ha portato questi abiti.

- Figurati. Puoi tenerli, stanno sicuramente meglio a te che a me-

- La verità è che non li ha mai indossati. Ha tolto il cartellino questa mattina- Replica suo marito.

- Sono stati un acquisto sbagliato. Allora? -

- Potevi renderli. Invece li hai lasciati nell'armadio per un anno con tanto di cartellino, facendo finta di non vederli ogni volta che sceglievi un capo-

- Un anno eh? Chissà perché non li ho più indossati. Ah, ci sono! Ero incinta di nostra figlia!!-

Blake tossisce, cercando di reprimere una risata.

- Se hai finito di litigare con tuo marito e di torturare Cassandra, possiamo pranzare? -

- Controllate che nascosto tra il cibo cinese non ci sia anche il sushi. Lo so che lo ha ordinato. Se fa l'atto di avvicinarsi sparatele a vista, siete avvertiti-

Sgrano gli occhi.

- Ho detto che non lo avrei toccato e sono di parola. Non voglio far del male a nostro figlio-

Vedo un lampo attraversare lo sguardo di Daniel.

- Figlio? - Domanda speranzoso.

Solleva un sopracciglio.

- Figlio, figlia, cosa importa? –

- Non me lo dirai vero? –

Scrolla le spalle.

- Cosa, amore? –

- Il sesso di nostro figlio. Lo so che la ginecologa te lo ha detto. Ho provato a parlare con tua madre, ma non ne vuole sapere di dirmelo. Tuo padre ne sa quanto me. La ginecologa si è trincerata dietro il segreto professionale tra paziente e dottore –