Capitolo 58

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Cassy.

Osservo l'edificio di mattoni bianchi che dall'esterno sembra un semplice magazzino, ma che in realtà al suo interno contiene le due persone che hanno rovinato con loro sete di potere e soldi, migliaia di vite innocenti, prima fra tutti la mia.

- Stai bene? –

Annuisco, seguitando a guardare l'edificio dove la donna che ha distrutto la mia vita e quella della mia famiglia è incarcerata. Un odio cieco mi assale e il desiderio di farla soffrire si impossessa di me, non lasciandomi andare. Davanti ai miei occhi rivedo tutte le sofferenze che ho passato da quando ho aperto gli occhi, i miei dubbi, la mia certezza di non essere meritevole di amore. Voglio dire, se la tua stessa madre ti abbandona alla nascita, cosa puoi pensare? Le case – famiglia che prendevano bambini in affido solo per i soldi che ricevevano, ignorandoli quando andava bene. I tentativi di violenza, la fame, il freddo. Tutto questo solo perché qualcuno dall'altra parte del mondo voleva un bambino e invece di adottarlo, lo ha comperato. O un giocattolo da usare e poi buttare, convinto della sua impunibilità.

Deglutisco la bile che mi sale in gola, decisa a mostrarmi forte.

- Fate ancora in tempo a tirarvi indietro. Non siete costrette a fare nulla. Potete lasciare che me ne occupi io, vi prometto che soffriranno-

Mi volto verso l'uomo che ci ha ospitato e che ci permetterà di compiere la nostra vendetta, scuotendo la testa.

- Voglio ucciderli con le mie mani-

- Prima soffriranno, sino a quando la morte non sarà una liberazione- Aggiunge Juliana.

Lo vedo spostare lo sguardo da noi due ai nostri uomini, sino a Gabriel che alza le mani in gesto di resa.

- Ho promesso di non intromettermi. Abbiamo promesso di non intrometterci – Replica, lanciando uno sguardo a Blake e Thiago.

Lo sguardo dell'uomo torna su di me per poi spostarsi sul mio ventre ancora piatto.

- Sicura di voler mettere al mondo un figlio con le mani sporche di sangue? -

Sussulto, sgranando gli occhi

- Metterà al mondo un figlio in un mondo migliore- È la secca replica di Juliana.

Scrolla le ampie spalle.

- Dovevo chiedere. Bene, se siete decise, seguitemi- Ordina togliendo dalla tasca una chiave elettronica, per poi appoggiarla da un lettore accanto alla porta.

Sento il click di una serratura, per poi vederlo chinarsi verso un altro lettore.

Sgrano gli occhi quando capisco che è un lettore biometrale, ovvero un dispositivo in grado di identificare in modo univoco la retina della persona che vuole accedere ai luoghi controllati, una delle tecnologie più sicure sul mercato perché eseguono l'identificazione tramite le caratteristiche individuali che li rendono unici, come le impronte digitali.

Aggrotto la fronte.

Che diavolo nasconde quest'uomo che ha messo in atto queste misure di sicurezza?

Lancio un occhiata a Blake e scopro che anche lui è sorpreso da quelle misure di sicurezza.

Il clic della seconda serratura mi riscuote dai miei pensieri.

- Da questa parte- Dichiara entrare all'interno.

Ci affrettiamo a seguirlo.

Un luogo di desolazione e disperazione è questa la prima impressione quando metti piede al suo interno. L'aria è densa e pesante, impregnata di un odore di muffa e umidità. La luce del sole fatica a penetrare attraverso le piccole finestre sporche, creando un'atmosfera cupa e opprimente.

The lost son (mafia serie7) CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora