The lost son (mafia serie7) Completa

Capitolo 25

Blake pov.

Osservo il piccolo elfo addormentato accanto a me, l'espressione serena durante il sonno, come se non avesse nessun pensiero al mondo. Dovrebbe essere sempre così. Non merita di preoccuparsi per dover trovare da dormire o da mangiare, o peggio, doversi difendere dai mostri che infestano questo mondo.

Faccio scorrere il dito in una lenta carezza sul suo braccio, sentendola gemere, per poi mettersi più comoda.

Sorrido, per poi chinarmi a darle un bacio sulle labbra.

L'altra sera ho lasciato che la mia passione prendesse il sopravvento e forse sono stato un po' brusco considerando che per lei tutto è nuovo.

Due grandi occhi viola ancora offuscati dal sonno incontrano i miei e per un attimo rimaniamo semplicemente a guardarci, poi la consapevolezza di dove si trovi e che cosa abbiamo fatto l'altra sera torna nella sua mente, facendola arrossire sino alla radice dei capelli.

Adoro questa sua innocenza. E' aria fresca in una stanza stantia.

Le accarezzo la guancia con il dorso della mano, semplicemente guardandola.

- Buongiorno piccolo elfo. Come stai questa mattina? –

Non mi risponde, distogliendo lo sguardo.

Le afferro gentilmente il mento, costringendola a guardarmi negli occhi.

- Sono stato troppo rude? Ti ho fatto male? –

Arrossisce ancora di più se possibile, ma rifiuta di rispondere.

- Cassandra ho bisogno di saperlo. Se ti ho fatto male perché sono stato poco attento, ho bisogno di saperlo. E ho bisogno che tu me lo dica quando senti dolore o non sei a tuo agio. Abbiamo già fatto questo discorso- Insisto.

- Sto...sto bene- Mormora guardando il mio petto.

Sollevo un sopracciglio.

- Molto bene, quindi visto che stai bene, possiamo provare un paio di posizioni, adesso. – Mormoro suadente, intrappolandola sotto di me.

Sgrana gli occhi, colta di sorpresa.

La guardo attentamente, leggendo ogni emozione che passa nei suoi bellissimi occhi.

- Io...io...-

- Tu? – La sprono, baciandole il collo che reca i segni della notte di passione.

Si irrigidisce.

- Io...-

La mia mano scivola lungo il suo corpo per fermarsi sul suo sesso.

La sento trattenere il respiro.

Seguitando ad osservare le sue reazioni, inizio ad accarezzarla, lentamente, con gesti circolari.

Si morde le labbra, serrando le mani a pugno.

Sorrido internamente. Credevo che dopo ieri notte avesse imparato a lasciarsi andare, a godersi il suo piacere. Evidentemente ha bisogno di qualche altra lezione.

Aumento l'intensità delle carezze, sentendola inarcarsi sotto di me, il volto premuto di lato per non incontrare il mio sguardo.

Come se non conoscessi le reazioni del suo corpo.

Decido di andare oltre, infilando un dito dentro di lei.

Sobbalza, lasciandosi sfuggire un gemito.

Mi fermo, guardandola attentamente.