Capitolo 11

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-davvero non c'è un altro posto dove studiare? Aule studio tipo?- sussurrò Felix mentre lui e Ares camminando lentamente stavano tornando al loro dormitorio che in quei giorni avevano scoperto essere uno dei più grandi visto che la forma dei naturalisti e quella dei fisici della magia erano le più comuni e quindi anche quelle con molta più gente al loro interno, seguivano quelle dei mutaforma e degli elementaristi e infine ovviamente i mentalisti che erano davvero una manciata.

-non credo altrimenti ce ne avrebbero parlato- disse Ares che concordava con il rosso. Non aveva nessuna intenzione di studiare al loro dormitorio e stare in quello di Lavinia gli metteva una certa soggezione.

-io spero che siano nascoste da qualche parte. Anche se andare da Lavinia è la soluzione più comoda che abbiamo al momento non ho nessuna intenzione di farmi leggere la mente da quelle ragazze- sbuffò Felix passandosi una mano tra i capelli.

-non te l'ho ancora chiesto- sussurrò dopo un po' Ares attirando completamente l'attenzione dell'altro -ma tu sei fidanzato?-

-no- rispose sinceramente Felix -stavo con uno in realtà ma qualche giorno prima che mi arrivasse la lettera per provare ad entrare qui dentro mi ha mollato quindi diciamo che venire qui non mi ha fatto pensare a quel coglione-

-sei gay?- chiese sorpreso Ares e Felix lo guardò confuso da quella domanda.

-si, qualche problema?-

-no. Non me ne ero accorto tutto qui- gli rispose Ares con un mezzo sorriso sulle labbra.

-e tu? Hai lasciato qualcuno nella seconda dimensione?-

-solo vecchi marpioni che volevano portarmi a letto e il mio capo sembrava propenso a farlo nonostante le mie proteste- rise Ares.

-ma che razza di capo avevi?-

-uno che per soldi avrebbe venduto anche la figlia- sospirò Ares -non sono qui per trovare qualcuno sinceramente ma se arriva la possibilità non la disdegno- continuò il castano con Felix che annuiva completamente d'accordo con lui. Certo doveva ammettere che erano circondati da tantissimi ragazzi boni e che quindi la sua concentrazione a mensa andava a farsi friggere e sperava in parte di non essere l'unico altrimenti si sarebbe sentito come le ragazze che avevano in dormitorio che non facevano altro che parlare dei bei ragazzi presenti in quell'accademia.

-oh ecco i fuggitivi- i due amici osservarono attentamente Domenic che a quanto pareva si era messo ad aspettarli davanti all'ingresso del loro dormitorio con le braccia incrociate.

-stavamo studiando- disse tranquillamente Ares.

-non qui-

-non qui- confermò ancora il castano -non li sopporto più- ringhiò poi facendo nascere una risata molto spontanea a Domenic.

-mi dispiace- disse poi il moro -a saperlo ti avrei detto di stare attento. Comunque credo che ti daranno fastidio solo per poco-

-ne sei sicuro? A me non sembra- disse Felix che già aveva notato alcuni loro colleghi che li avevano notati e sembravano intenzionati ad assalire Ares una volta entrato nel dormitorio.

-si stancheranno alla fine. Io lo vivo ogni anno ormai, tutti vogliono che sia io il loro tutor all'inizio visto il mio aspetto e le prime settimane mi trovo letteralmente accerchiato dai primini. Poi si calmano- spiegò Domenic -certo quest'anno ho solo ragazze visto che Ares mi ha rubato la scena ma gli altri anni era peggio-

-mi dispiace averti rubato i tuoi alievi-

-oh no mi hai fatto un favore- ridacchiò Domenic -e voglio ricambiare. Oggi mi sembri fin troppo stanco quindi entra con me nel dormitorio e seguimi fino al piano superiore. Farò finta di doverti dire qualcosa e così non ti assaliranno- propose il moro che in realtà aveva anche un secondo fine nella sua proposta: portarsi a letto Ares con una scusa.

-uh...potrebbe funzionare- sussurrò Ares che come Felix non aveva minimamente capito le vere intenzioni di Domenic anche perché il castano era certo di non essere minimamente il tipo dell'altro e per questo riteneva che l'altro volesse realmente solo ricambiargli il favore e basta.

-ci sono aule studio qui?- chiese Felix prima di entrare da solo nel dormitorio.

-no- rispose Domenic con tono di scuse e il rosso sbuffò entrando dentro salutando poi con la mano Ares che sospirò.

-andiamo così almeno dormo un po'- sussurrò Ares e Domenic annuì cercando di trattenere un sorrisetto soddisfatto mentre entravano entrambi in dormitorio e trascinava per un polso il castano al piano superiore molto velocemente. -è questa- lo bloccò quando arrivarono difronte la sua camera Ares -grazie mille-

-non ti preoccupare si vede che sei stressato per colpa loro- concordò Domenic aprendo la porta della camera e infilandosi dentro anche lui.

-hai bisogno di qualcosa?- sussurrò confuso Ares. Non credeva di certo che il moro sarebbe entrato nella sua camera.

-si- ridacchiò Domenic attirando a se i libri che l'altro aveva in mano per poi, sempre grazie alla sua magia, spostarli sulla scrivania. -di scopare-

-cosa?- quasi urlò Ares andando all'indietro mentre Domenic gli si avvicinava pericolosamente e così facendo cadde all'indietro sul suo letto e Domenic non ci mise molto a salire sul letto a sua volta mettendosi a cavalcioni sull'altro.

-mi hai sentito-

-ma...-

-cosa?- ridacchiò Domenic mordendogli il lobo destro e quindi facendo si che un brivido di piacere attraversasse il corpo del castano.

-sai quanta gente c'è in giro? Perché io?- riuscì a chiedere Ares che si era appena ricordato dell'avvertimento di un ragazzo dei fisici del secondo anno "state alla larga da Domenic" e quando lui e Felix avevano chiesto il motivo aveva continuato: "fa sesso con chiunque gli aggrada e sono certo che voi siete già tra le sue prede". In quel momento l'avvertimento era fin troppo chiaro nella sua mente ma comunque Ares non riusciva a togliersi di dosso l'altro che aveva ripreso a mordergli il lobo per poi alternare i morsi a dei baci sul collo.

-perché in questo momento mi interessa fare sesso con te- gli rispose Ares -ora lasciati andare- sussurrò nel suo orecchio facendo scendere le mani fino ai suoi fianchi per poter quindi prendere l'orlo della maglietta che poi gli tolse velocemente e Ares mandò tutti a quel paese lasciandosi andare completamente.


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