Ares sapeva che sarebbe successo ma vederlo davanti ai suoi occhi mentre entrava nel salottino del suo dormitorio gli fece comunque male. La sera prima, ignorando del tutto il consiglio che aveva ricevuto da uno dei ragazzi del secondo anno, si era lasciato andare con Domenic non riuscendo minimamente a dire no all'assalto del moro. Quella mattina quando si era svegliato aveva sperato almeno di ritrovare il ragazzo al suo fianco nel letto e invece di lui non c'era traccia. Ci aveva momentaneamente messo una pietra sopra alla questione e dopo essersi fatto una doccia era corso verso le sue lezioni con Peter Robbinson riuscendo benissimo a non pensare a Domenic visto che il moro non lo aveva visto ne a colazione e nemmeno a pranzo.
Credeva che per quel giorno non l'avrebbe visto e invece proprio rientrava a poggiare i suoi libri in camera ecco che se lo trovava spaparanzato su uno dei divanetti a ridacchiare con uno del primo anno della prima dimensione e i due non stavano solo ridacchiando anche perché Ares aveva chiaramente visto la mano del moro sulla coscia dell'altro ragazzo segno che i due stavano palesemente flertando. E pensare che la sera prima Domenic aveva fatto sesso con lui.
Cercando di non prestare troppa attenzione a quella scena Ares corse velocemente in camera poggiando i libri mentre la sua mente era completamente persa a cercare di maledirsi e fu anche per quello che si prese un colpo quando avvertì una mano sulla sua spalla.
-cosa?- chiese voltandosi e sospirando di sollievo quando vide che si trattava di Felix.
-stai bene?- gli chiese il rosso guardandolo preoccupato -questa mattina sembravi nel tuo mondo e quando poco fa sei entrato nel dormitorio non mi hai minimamente prestato attenzione anzi sei quasi scappato-
-io...ho fatto una cazzata- disse Ares sospirando, non voleva mentire a Felix.
-cosa?-
-sai ieri quando sono salito in camera insieme a Domenic?- domandò al rosso che annuì -ecco io...mi ha assalito e io non l'ho bloccato. Sapevo che sarebbe finita così ma questa mattina ha fatto male svegliarmi da solo e poco fa...-
-stava flertando con Richard- sospirò Felix capendo finalmente lo stato dell'altro -mi dispiace dovertelo dire ma giusto il tempo di prendere il telefono e cercare di salire da te che qui due si stavano mangiando la faccia-
-so che...sapevo che sarebbe andata così quindi non mi sorprende il fatto che stia già con la lingua in bocca ad un altro solo...ha fatto più male di quanto mi ero immaginato- concluse Ares buttandosi a peso morto sul suo letto e passandosi una mano sul volto mentre con l'altra si mise a giocare con la sua collana.
-be' se Richard ti chiede aiuto puoi dirgli un bel no secco così impara-
-non è colpa sua ma di Domenic- Ares si rimise seduto sul letto -ho bisogno di fare una passeggiata- aggiunse poi -mi accompagni fuori?-
-certo- rispose subito Felix -ma devi darmi il tempo di prendere la mia roba da giù-
-tranquillo- e i due uscirono velocemente dalla camera per poi scendere le scale fianco a fianco con Ares che si mise ancora di più a torturare la sua collana quando arrivarono nel salotto e Felix perse un po' di tempo a mettere i suoi libri nella borsa a tracolla prima di poter uscire insieme al castano. La presenza di Felix aveva permesso ad Ares di concentrarsi solo sul castano e quindi di non prestare attenzione a Domenic e Richard e non si accorse nemmeno dello sguardo di Domenic confuso fisso su di se, infatti il moro si stava chiedendo come mai il castano non lo avesse cercato quella mattina e anche perché non gli stesse prestando attenzione. Solitamente con tutti gli altri ragazzi si trovava più volte a dover spiegare che era stata una singola notte di sesso e poi se li ritrovava comunque che lo osservavano quando era a flertare con altri. Ares non aveva fatto niente di tutto ciò.
-andiamo- disse Felix alla fine e Ares annuì uscendo dal dormitorio insieme a Felix sotto lo sguardo attento di Domenic. -mi hai osservato per tutto il tempo, credi che non me ne sia accorto?-
-scusa, avevo bisogno di qualcosa da osservare per non volgere lo sguardo dove non volevo-
-tranquillo, mi hai messo solo un po' in soggezione e...quella è Lavinia- si bloccò Felix osservando davanti a se e Ares seguì il suo sguardo per poi notare proprio la loro amica bionda che era seduta sull'erba del parco che contornava tutti i dormitori e le altre strutture dell'accademia mentre accarezzava quello che era un gatto tigrato. Ares non ci pensò due volte prima di dirigersi a passo spedito verso la bionda seguito da Felix.
-sei per caso diventata una naturalista?- le chiese il castano sorridendole per poi mettersi a fissare il gatto corrucciando la fronte.
-no, semplicemente non voglio state al dormitorio quando non sono ancora in grado di schermare la mia mente e oggi c'è bel tempo quindi ne ho approfittato- rispose lei continuando ad accarezzare il gatto che fin troppo stranamente sembrava felicissimo di tutte quelle attenzioni.
-e il gatto?- le chiese Felix sorridendo poi al micio mentre si sedeva a terra difronte alla ragazza, stessa cosa che poi aveva fatto anche Ares.
-era da un po' che lo vedevo che mi seguiva in giro e quando mi sono seduta qui si è accoccolato sulle mie gambe- rispose sinceramente Lavinia.
-è un mutaforma- sussurrò Ares osservando attentamente il gatto e avvertendo lo sguardo dell'animale su di se. Gli occhi nocciola dell'animale lo stavano guardando come a giudicarlo.
-non credo proprio- rise Lavinia -me ne sarei accorta anche perché si riconoscono subito i mutaforma no?-
-per me è un mutaforma- continuò convinto Ares mentre il gatto gli soffiava contro segno che non apprezzava minimamente la sua presenza cosa che convinse ancora di più Ares dell'identità umana dietro a quel gatto.

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Lost memories
FantasyAres vive la sua vita normalmente fino a quando non gli arriva una lettera misteriosa che gli chiede di partecipare al test d'ingresso per una prestigiosa accademia privata della quale non ha mai sentito parlare. Si presenterà a quel test non sapend...