-ora ci devi delle spiegazioni- Albert alzò lo sguardo vedendo entrare un Lucian infuriato nel suo ufficio seguito a ruota da Isolde -come ha fatto mio figlio a perdere la memoria?-
-è successo solo per poche ore- gli fece notare Albert -e oltre a stanchezza non ha avuto altre ripercussioni- continuò l'uomo.
-io voglio sapere chi ha ferito intenzionalmente mio figlio!- ringhiò Lucian e Albert lo guardò malissimo per fargli capire che la colpa era tutta sua senza parlare visto che Isolde non era a conoscenza di tutto quello che era successo li all'accademia ma Lucian parve non capirlo.
-entrambi hanno perso per un po' la memoria ma stanno bene- si decise a dire allora Albert e vide subito lo sguardo dei due cambiare in pieno terrore.
-entrambi? Ares è qui?- chiese Isolde portandosi una mano a cuore -com'è possibile?-
-quest'anno non sono stato io a controllare l'elenco dei ragazzi individuati quindi Ares ha passato la selezione e in parte ne sono contento. Ha grandi poteri e non potete pretendere che rimanga nascosto nella seconda dimensione-
-eravamo d'accordo che l'altro non avrebbe mai messo piede nella prima dimensione! È un pericolo per Ermes-
-Ermes e Ares sono un pericolo l'uno per l'altro perché voi avete deciso che dividerli era la scelta migliore- sospirò Albert scuotendo la testa.
-si stavano uccidendo! In un anno di vita si stavano ammazzando!-
-chissà perché- sussurrò ancora Albert fissando fisso Lucian che questa volta capì e distolse lo sguardo -vi avevo detto che ci sarebbe voluto un po' di tempo ma si sarebbero in parte abituati alla presenza l'uno dell'altro. Ma voi li avete divisi e avete solo peggiorato la loro situazione-
-l'unica soluzione è mandare via Ares, rispedirlo nella sua dimensione!-
-la sua dimensione è questa e ormai ha scoperto questo mondo mandarlo indietro significherebbe fargli del male psicologicamente per non parlare del fatto che anche lui è vostro figlio-
-Albert ha ragione- cercò di dire Isolde -ormai Ares è qui...facciamo riunire i gemelli-
-no- Lucian era fermo nelle sue convinzioni -devono rimanere separati punto e basta. Rimanda l'altro nella sua dimensione. Ce lo devi visto che è qui per colpa tua-
-sei davvero così poco sensibile nei confronti di tuoi figlio?-
-per me non lo è se fa male ad Ermes-
-ma anche Ermes fa del male ad Ares Lucian. Si fanno male a vicenda- sussurrò Albert che ormai aveva capito di non poter fare più niente per impedire il ritorno di Ares nella seconda dimensione, doveva solo trovare il modo di dirlo al ragazzo senza spiegarli il vero motivo di quell'allontanamento. Era più che certo Albert che Lucian non volesse far sapere la verità al figlio su tutta quella situazione, o meglio a nessuno dei due figli.
-Ermes è uno dei migliori mentalisti che abbiamo non possiamo rischiare di perderlo per colpa dell'altro- continuò convinto l'uomo -non voglio discutere ancora se ne deve andare via-
-va bene- sospirò Albert -andate, me ne occuperò da solo- e così dicendo i due uscirono dal suo studio lasciandolo nuovamente da solo e facendolo sospirare. Non gli piaceva per niente tutta quella situazione ma doveva assolutamente mandare via Ares prima che Lucian tornasse nel suo studio.
-Adelaide- chiamò l'uomo la sua segretaria e la donna entrò velocemente nel suo studio -portami Ares, è nel dormitorio dei fisici ma non attirare troppo l'attenzione- e la donna annuì scomparendo dal suo ufficio per tornarci una mezzoretta dopo con Ares al suo seguito.
-voleva vedermi?- chiese il castano che sembrava parecchio preoccupato mentre Adelaide usciva dallo studio lasciando i due da soli.
-si, come stai?-
-io...ho mal di testa sinceramente ed è...credo di aver sbattuto la testa e perso la memoria per un po' e non l'ho ancora recuperata tutta- rispose sinceramente il castano cosa che Albert apprezzò anche se lo fece sentire ancora più un mostro per quello che stava per fare.
-capisco. Ares...- iniziò prendendo un profondo respiro -...devi andartene dall'accademia- vide gli occhi ambra identici a quelli di Ermes sgranarsi.
-un attimo perché?- Ares era completamente terrorizzato. Non voleva andarsene da li: aveva trovato un luogo dove stare e dove si sentiva bene per non parlare del fatto che li aveva i suoi due migliori amici -cos'ho fatto?-
-niente ma...la tua presenza qui non...non va bene ecco- rispose l'uomo mentre il mondo di Ares crollava completamente.
-vi prego non...non riportatemi nella seconda dimensione- sussurrò tremando -tutto ma non di nuovo li da...vi prego- e Albert vide quanto male stava quel ragazzo e per un attimo pensò seriamente di mandare a quel paese Lucian e far riunire i gemelli ma non poteva, non in quel momento.
-mi dispiace Ares ma devi torna a casa-
-quella non è veramente casa mia- sussurrò il ragazzo stringendosi le braccia intorno al petto -vi prego...io non credo di aver fatto niente di sbagliato-
-lo so ma devi tornare nella seconda dimensione e restarci. Non ti sarà permesso contattare nessuno e dimenticati di questo posto-
-la fa facile- sussurrò Ares -preferivo non essere accettato a quest'accademia se poi doveva rispedirmi nell'inferno-
-mi dispiace Ares- Albert si alzò andando verso l'armadio presente nel suo studio aprendolo e rivelando quello che era un portale.
-adesso? Seriamente? Non mi da nemmeno il tempo di metabolizzare la cosa?- sbottò Ares capendo che il suo tempo nella prima dimensione era definitivamente finito.
-si, adesso. Vai Ares- il castano abbassò lo sguardo e decise di non salutare l'uomo mentre varcava quel portale che lo avrebbe rispedito all'inferno. Quando alzò lo sguardo per poco non gli venne da piangere nel notare che era nel giardino dal quale era sparito dopo aver ricevuto la lettera dell'accademia e quella che aveva davanti era la sua casa...casa che non considerava più tale.
-ARES- l'urlo di Sonja lo fece riscuotere dai suoi pensieri e vide la donna guardarlo con rimprovero mentre usciva dall'abitazione -DOVE TI ERI CACCIATO SCANSAFATICHE! NON POSSO CREDERE CHE TU CI ABBIA ABBANDONATI A NOI STESSI PER PIÙ DI UN MESE! ORA DOVRAI PORTARCI IL TRIPLO DELLO STIPENDIO A CASA SE VUOI CHE TI DIAMO UN POSTO DOVE VIVERE-
-bentornato all'inferno Ares- sussurrò il castano cercando di trattenere le lacrime.
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Lost memories
FantasyAres vive la sua vita normalmente fino a quando non gli arriva una lettera misteriosa che gli chiede di partecipare al test d'ingresso per una prestigiosa accademia privata della quale non ha mai sentito parlare. Si presenterà a quel test non sapend...