Capitolo 16

433 47 5
                                    

-che ha Ermes?- domandò Caidan raggiungendo il resto del gruppo al loro tavolo per la cena di quella sera.

-fa male la testa- rispose il castano sospirando e restando con il capo nascosto tra le braccia che erano poggiate sul tavolo.

-e come mai? Di solito dopo un mese dall'arrivo dei primini stai bene- sussurrò Caidan guardando preoccupato l'amico.

-non lo so, e non è per via dei miei poteri da mentalista. Non so davvero come fare- sussurrò ancora il castano alzando leggermente la testa per sorridere in direzione di Nikalaus che li aveva appena raggiunti in compagnia di Domenic.

-tutto bene?- chiese proprio il moro vedendo come Annabelle stava accarezzando la schiena di Ermes.

-Ermes non sta bene- sussurrò proprio la ragazza.

-ottimo direi- borbottò Domenic sedendosi e osservando attentamente Nikalaus che sembrava fin troppo felice da fin troppi giorni -si può sapere perché sei così felice tu?-

-perché il mio quasi ragazzo e io ci stiamo frequentando e sono certo che fino alla fine capirà che sono perfetto per lui- rispose sinceramente il biondo.

-ti sei già scopato il rosso? Cazzo se sei veloce- disse Domenic e Nikalaus sbuffò insieme agli altri tre nel tavolo per quelle parole.

-no Domenic, ci stiamo frequentando e mi permette solo baci- rispose sinceramente il naturalista -e sta cercando di capire se gli piace anche il mio carattere e solo allora diventerà il mio ragazzo-

-almeno qualcuno di intelligente c'è a questo tavolo- sorrise Annabelle.

-e io chi sono?- domandò Caidan offeso da quelle parole.

-tu non parlare che per provarci con una ragazza stai facendo finta di essere un gatto- rise Nikalaus facendo girare gli altri tre sconvolti verso il castano.

-davvero? Usi il fatto di essere un gattino carino?- si unì alla risata Domenic mentre Ermes scuoteva la testa.

-non so in che altro modo approcciarmi!-

-parlarle forse?- domandò Nikalaus.

-parla quello che ha dato di nascosto il foglietto con il suo numero al suo "quasi ragazzo"-

-non volevo parlare davanti ai suoi amici-

-aspetta un attimo tu come fai a saperlo?- domandò Ermes confuso.

-perché stava facendo il gatto marpione-

-gatto marpion...ehi CAIDAN!- ringhiò Ermes sgranando gli occhi e facendo prendere un colpo agli altri quattro -giù le tue zampacce dalla mia Lavinia-

-tua Lavinia?- chiese Domenic -Annabelle lo hai sentito?-

-si Dome- rispose sospirando Annabelle -si comporta come un padre protettivo con sua figlia-

-è piccolina! Deve essere protetta!- continuò Ermes che aveva preso fin troppo sul serio l'avvertimento di Angelina quando gli aveva presentato la nuova mentalista.

-ha solo diciott'anni e per te non posso provarci? Andiamo!- protestò Caidan per niente felice del fatto che il suo migliore amico fosse così contrario a ciò.

-no- dissero in coro Ermes e Annabelle.

-scusami Caidan ma non ho viglia di sentirlo lamentarsi del fatto che tu ci sti provando con Lavinia- continuò poi la mora sistemandosi meglio gli occhiali sul volto.

-non ci posso credere che siete tutti contro di me!- borbottò Caidan incrociando le braccia al petto per niente contento di tutta quella situazione.

-io sono contro il tuo modo di fare- disse Nikalaus sorridendogli -se invece di fare il gatto marpione potresti anche provare a parlare a Lavinia e farti conoscere da lei-

-certo e secondo te non ci ho provato? In realtà non abbiamo nemmeno parlato io ho provato a farlo ma lei è corsa subito via quindi ho adottato la tecnica del micio carino anche se adesso mi chiama biscottino per colpa tua bastardo!-

-biscottino?- chiese Annabelle ridacchiando per quel nomignolo e ricevendo anche un'occhiataccia da parte di Caidan segno che proprio non gli andava giù quel nome.

-be' di certo non potevo chiamarlo Caidan davanti a Lavinia e gli altri due no?- domandò Nikalaus -o avrei in qualche modo svelato la sua vera identità-

-ah si adesso mi hai fatto un favore coglione. Comunque Ermes non puoi prenderti qualcosa? Stai davvero da schifo- sussurrò Caidan osservando come il castano si fosse messo le mani sulle tempie cercando probabilmente di alleggerire la tensione.

-succede solo quando vengo in mensa o ogni tanto al dormitorio- rispose sinceramente Ermes -forse è la presenza di tante persone che mi da fastidio e non voglio prendermi medicine solo per questo. I miei hanno sempre detto che è peggio-

-ma in questo modo soffri fin troppo-

-concordo con Domenic tesoro- Annabelle sorrise verso Ermes -secondo me o ti prendi qualcosa o vedi di evitare per un po' la mensa così forse si placa. Posso portarti io i pasti-

-Annie ha ragione- Nikalaus sorrise alla ragazza -prenditi un po' di pausa da tutta questa gente e vedi che sarai fresco come una rosa-

-e va bene mi metto in detenzione- borbottò Ermes -ma non mi piace come cosa, davvero preferisco soffrire un po' e stare con voi che non rimanere da solo al dormitorio-

-non sarai da solo al dormitorio Ermes visto che Annie di sicuro rimane con te e noi tutti sappiamo cosa succede quando tu e Annie rimanete da soli in camera- ridacchiò Domenic facendo alzare gli occhi al cielo alla mora che però non lo contraddisse visto che era quello a cui alludeva il fisico succedeva davvero ogni volta che rimanevano da soli in camera di Ermes o in quella sua.

-e va bene, ma poi non vi lamentate se ci comportiamo troppo da fidanzatini e non passiamo del tempo con voi. Andiamo- sussurrò Ermes alzandosi e prendendo il suo piatto ancora intatto per poterselo portare in camera e mangiare li con calma, lo stesso fece Annabelle prendendo il suo di piatto anche se in realtà lei ne aveva già mangiato quasi metà.

-e ci hanno mollati da soli- ridacchiò Domenic guardandosi intorno in cerca di una testa castana visto che da un mese a quella parte non faceva che pensare a un'unica persona che invece sembrava non considerarlo minimamente di striscio.


Lost memoriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora