Capitolo 5

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Ares guardò sospirando il suo cellulare. Sia Felix che Lavinia avevano scritto di non aver ancora ricevuto la lettera quella mattina e dopo qui messaggi non avevano più parlato per tutta la mattinata ed era ormai ora di pranzo ma sembrava che i due fossero come morti e non capiva perché.

-Ares- il ragazzo alzò lo sguardo notando August che si era affacciato alla porta della loro camera -c'è una lettera per te di sotto- continuò il bambino e il castano sgranò i suoi occhi ambra prima di scendere di corsa. Aveva atteso quella lettera per tutta la settimana e finalmente poteva avere il risultato del suo esame.

-quanta frette- disse Laureen alzando gli occhi al cielo vedendolo correre verso l'ingresso ma Ares la ignorò prendendo la sua lettera e aprendola velocemente. Quello che però vi trovò fu solo un foglio bianco e lo guardò confuso.

-cosa?- sussurrò per poi prendere il suo telefono e mandare un messaggio a Felix e Lavinia cercando di capirci qualcosa solo che stranamente il messaggio era segnato come non inviato. Corrucciò la fronte pensando che Ernest stesse trafficando con internet e provò a mandare un messaggio normale ai due ragazzi ma anche quello andò non consegnato -che sta succedendo?- sbuffò per poi ritornare a guardare il foglio -sei un altro di quei trucchi loro non è vero?- sussurrò dopo un po' senza avvertire lo sguardo confuso di Laureen su di se che incuriosita dal comportamento di Ares si era messa a fissarlo. -forse con la luce del sole- continuò Ares uscendo di casa e alzando il foglio bianco per provare a metterlo controluce ma sembrava ancora solo un semplice foglio a4 piegato e basta. -perché sono finito in un covo di pazzi?- sussurrò poi picchiettando sul foglio e fu allora che si sentì quasi trascinato per poi cadere di sedere a terra su quello che sembrava essere un enorme prato verdeggiante. Il suo telefono, caduto al suo fianco, prese a vibrare e Ares lo controllò per poi notare che i suoi messaggi erano appena stati inviati e non solo che anche Lavinia e Felix gli avevano scritto.

-bello lo scherzo del foglio bianco vero?- al suono di quella voce alzò lo sguardo e sorrise a Felix che gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi.

-dove siamo? Ero fuori casa-

-non lo so, so solo che con te siamo in quindici qui- sussurrò mentre Lavinia li stava raggiungendo raggiante.

-siamo passati!- disse abbracciando entrambi i ragazzi tutta felice e contenta -tutti e tre-

-già ma è strano-

-cosa?-

-ero a casa mia e ora mi ritrovo in questo posto strano per non parlare del fatto che appena sono arrivato qui i messaggi che vi avevo inviato prima vi sono arrivati mentre quando ero a casa non arrivavano-

-vero...con Felix riuscivo a mandarli ma a te no prima che arrivassi qui- sussurrò Lavinia mordendosi il labbro inferiore -credo per capire cosa sta succedendo dovremmo aspettare qualcuno-

-oh siete tutti- manco a dirlo e tutti e quindici i ragazzi si girarono verso quelli che erano i cinque professori che avevano fatto loro il colloquio e a parlare era stata proprio Angelina -benvenuti nella prima dimensione-

-prima dimensione?- chiese Lavinia confusa.

-esatto. Ci sono due dimensioni al nostro mondo: quella che voi chiamate Terra che è la seconda dimensione e questa, la prima dimensione- spiegò Angelina.

-eh?- Felix guardò la donna confuso esprimendo il pensiero di tutti quanti i ragazzi.

-è un po' difficile da comprendere all'inizio lo so. In origine esisteva un'unica dimensione dove persone con poteri e persone senza convivevano tranquillamente. Quando però i senza poteri hanno cercato di uccidere tutti i maghi perché ritenuti pericolosi i maghi hanno diviso il mondo in due dimensioni differenti: la prima nella quale la magia continua ad esistere e i maghi ad essere formati e la seconda che ha completamente dimenticato la magia. Ogni tanto capita che nelle seconda dimensione nascano persone in grado di praticare la magia e quando ce ne accorgiamo li invitiamo al test al quale siete stati sottoposti tutti voi per capire le vostre potenzialità. Molto spesso capita che si è in grado di vedere la magia ma non di praticarla per questo bisogna fare una scrematura e solo voi quindici siete risultati idonei sui trecento selezionati- concluse il discorso Angelina mentre Ares aveva preso a giocare nervosamente con la sua collana.

-quindi siamo maghi?- chiese una ragazza incrociando le braccia al petto.

-esatto-

-e sappiamo fare magie?-

-si. Tutti voi lo avete dimostrato durante il colloquio per questo siete passati. Dovete sapere però che ognuno ha una forma magica che gli si addice di più e nella quale può esprimersi al meglio. È proprio in base a questa forma che siete stati divisi. Ci sono cinque gruppi. I naturalisti sono coloro che hanno un legame particolare con le piante e gli animali con i quali a volte riescono anche a parlarci, il professor Stefan Rupert li guida nel loro apprendimento. Gli elementaristi riescono a controllare perfettamente i quattro elementi principali: fuoco, terra, acqua e aria e sono seguiti dal professor Erik Strass. Poi ci sono i mutaforma che come dice la parola stessa riescono a cambiare il loro aspetto a piacimento seguiti dalla professoressa Brenda Swain. I fisici sono coloro che riescono a muovere qualunque cosa fisica a loro piacimento solo con la mente o un gesto del corpo e sono seguiti dal professor Peter Robbinson. E infine i mentalisti che hanno forti poteri psichici e che molto spesso possono essere anche un po' troppo forti, io sono quella che li segue- concluse il discorso Angelina e Felix e Ares si erano già scambiati uno sguardo di intesa. Lavinia aveva avuto ragione li avevano valutati in base alle loro caratteristiche e visto che Peter si era interessato a loro due dovevano essere di sicuro entrambi Fisici.

-sono una mentalista?- sussurrò Lavinia voltandosi verso di loro visto che molto probabilmente aveva fatto il loro stesso ragionamento.


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