Capitolo 18

487 54 5
                                        

Felix odiava quei momenti, o meglio si odiava in quei momenti. Nikalaus aveva deciso che il bacio a stampo non era abbastanza e quindi lo aveva assalito buttandolo sul letto e salendogli sopra a cavalcioni per poterlo poi baciare con passione. Il cervello di Felix era andando in tilt non appena aveva avvertito il piercing freddo dell'altro. Non gli erano mai piaciuti in realtà i piercing ma quello che aveva l'altro lo faceva eccitare in una maniera che non credeva possibile per questo voleva evitare il più possibili baci come quello ma Nikalaus invece pareva voler evitare solo quelli a stampo e ogni volta il rosso si ritrovava intrappolato dallo scegliere se seguire il suo corpo, che voleva concedersi completamente all'altro, o la sua mente che gli diceva di aspettare ancora un po'.

Era certo al cento per cento delle buone intenzioni di Nikalaus e aveva conosciuto davvero tanto il ragazzo in quelle settimane capendo che non gli piaceva solo perché un bel ragazzo. Il problema era la paura, quasi irrazionale, che aveva che fosse tutto un piano dell'altro comportarsi bene per poi far uscire la sua vera natura una volta che la fase di frequentazione fosse finita.

-smettila di assalirmi in questo modo- sussurrò Felix sulle labbra del biondo che rise e si lasciò cadere di lato per poi tirarsi vicino il fisico e restare abbracciati nel letto.

-cosa voleva Domenic?-

-il numero di Ares- sussurrò Felix facendo poi anche un profondo respiro voltandosi a guardare il biondo.

-e tu glielo hai dato?-

-manco morto. Non so cosa voglia da lui ma sono certo che non gi darò il suo numero-

-probabilmente vuole portarlo a letto. Così ragiona Domenic- sospirò Nikalaus -però non si fa problemi a chiedere alle persone direttamente, come mai ha chiesto a te?-

-forse Ares lo sta evitando- borbottò Felix -comunque non ho nessuna intenzione di vedere Ares stressato dai messaggi di quello li solo perché io gli ho dato il numero, non me lo perdonerei mai- poi ricordandosi di star parlando con uno degli amici di Domenic aggiunse: -scusa è che...-

-tranquillo Domenic è un coglione lo sappiamo bene. Senti...è successo qualcosa?- domandò serio Nikalaus.

-si- si decise a dire il rosso -Ares e Domenic sono andati a letto durante la prima settimana credo-

-cazzo...e io che credevo che non ci fosse riuscito ancora. Non ha fatto scenate vero? Me ne sarei ricordato altrimenti.-

-no. Ares mi ha rivelato che sapeva che sarebbe andata a finire così- Felix sospirò -ma anche se lo sapeva mi ha rivelato che...è stato male e credimi io me ne sono accorto di quanto male è stato. Ha cercato di nasconderlo ma...con me non ci è riuscito-

-fai bene allora a non voler dare il numero a Domenic, ti appoggio pienamente- sussurrò Nikolas -non conosco bene Ares ma so com'è Domenic e lui distrugge la gente quindi per lui è davvero meglio non avere il numero del tuo migliore amico-

-ma se ne accorge almeno? Intendo del fatto che fa male alle persone-

-credo di si- sussurrò a sua volta Nikalaus accarezzando la guancia del rosso e iniziando ad unire nella sua mente tutte le lentiggini presenti sul volto dell'altro. Era davvero curioso di vedere fin dove si spingevano tutte quelle lentiggini.

-e voi non avete mai provato a...non lo so io mi sentirei malissimo al posto suo-

-si ci abbiamo provato e Annie continua a criticarlo apertamente come a volte anche Ermes ma Domenic non ascolta. Forse cambierà i suoi modi di fare quando incontrerà qualcuno che gli farà mettere la testa a sposto anche se ho paura che potrebbe non accadere mai-

-a me basta che non mi tocchi nuovamente Ares altrimenti me ne frego che è il tuo migliore amico e lo picchio male- borbottò Felix chiudendo per un momento gli occhi e stringendosi di più al biondo incrociando le sue gambe con quelle dell'altro che lo lasciò fare. Era un bel passo avanti quello. Certo ogni tanto erano rimasti a letto uno accanto all'altro di sera ma Felix evitava di accoccolarsi troppo a lui.

-lo picchiamo insieme- lo supportò Nikalaus lasciandogli un bacio sui capelli.

-quanti piercing hai tu scusa?- borbottò dopo un po' Felix aprendo gli occhi e guardando interrogativo l'altro.

-hai sentito qualcosa?- rise invece Nikalaus capendo che quando il ragazzo aveva poggiato una mano sul suo petto aveva chiaramente avvertito il piercing a uno dei due capezzoli.

-rispondimi e basta-

-lo scoprirai-

-Nika- protestò Felix guardandolo male, non poteva lasciarlo con il dubbio in quel modo maledizione a lui!

-che sorpresa è poi scusami?-

-ma io...maledetto- borbottò Felix alzandosi di colpo dal letto e andando a passo svelto verso il bagno di quella camera cercando di evitare le loro scarpe che si erano tolti velocemente e le avevano lasciate in giro per tutta la camera. Il rosso sospirò guardandosi allo specchio del bagno per poi aprirsi in un piccolo sorriso nel notare che due piantine grasse erano presenti anche li: Nika aveva davvero una fissa per quelle piante e stavano iniziando a piacere anche a lui sinceramente. Si avvicinò al lavandino e aprì l'acqua fredda per poi sciacquarsi la faccia e riprendersi leggermente. Una volta fatto si asciugò con l'unica asciugamano presente e prendendo un bel po' di coraggio si sfilò il maglioncino che stava indossando. Uscì dal bagno senza maglioncino, maglioncino che lasciò cadere su una delle sedie della camera ancora vuote e sorrise leggermente nel notare che Nikalaus era rimasto immobile sulla schiena e che si era messo un braccio sugli occhi che gli impediva di vederlo sanza maglia in quel momento, aveva ancora tempo per tirarsi indietro Felix ma il rosso non lo voleva fare. Risalì velocemente sul letto e appurandosi che Nika avesse ancora il braccio sugli occhi sorrise e gli si sedette sopra.

-Felix stai giocando con il fuoco- sussurrò Nikalaus togliendo finalmente il braccio dagli occhi per poi sgranarli nel notare il petto nudo del rosso pieno di lentiggini proprio come aveva immaginato.

-non posso voler fare sesso con il mio ragazzo?- sussurrò invece Felix facendo nuovamente sgranare gli occhi al biondo che non se lo fece ripetere due volte e si fiondò sulle labbra dell'altro.


Lost memoriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora