Capitolo 1

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«Mio padre mi ha raccontato tutto... del Nogitsune, di Allison... Scott, cazzo, perché non mi avete detto nulla? Ne ho già dette quattro a mio padre, e farò altrettanto con Lydia...»

Stiles tiene il telefono all'orecchio, togliendosi la cravatta e posando la valigetta vicino al divano. Si affaccia dalla finestra del salone, osservando dei bambini che giocano sulle altalene.

«Stiles, non saresti tornato comunque a Beacon Hills, e non volevamo farti preoccupare. Mi dispiace se ci sei rimasto male.»

Sa che ha ragione, non sarebbe tornato.
In fondo non torna a Beacon Hills da quattro anni.

Sospira. «Avrei potuto mandarvi qualche aiuto... lo sai che qua all'FBI sono tutti a conoscenza del sovrannaturale, e spesso abbiamo a che fare con lupi mannari, vampiri e via dicendo.» anzi, in realtà lui non ha più a che fare con tutto ciò. «Non importa ormai. Come sta Allison? Come ha reagito nel vedere te e Isaac insieme? Ancora non ci credo che è viva... mi piacerebbe molto rivederla.»

«Lei sta bene, e sembrava contenta per noi, anche se penso all'inizio fosse stato strano vederci insieme... è andata un paio di settimane in Francia con il padre, poi non so che deciderà di fare.» fa una pausa. «Mancavi a tutti, lo sai vero? Tuo padre mi diceva che è da un po' che non ti vede, ma almeno si fa compagnia con mia madre.»

Melissa e Chris Argent hanno capito presto che non avrebbero funzionato insieme, e alla fine la donna si è avvicinata molto allo Sceriffo... fino a sposarlo. Stiles è contento per il padre, perché sa che non è più solo senza di lui. Si sposta in cucina, accendendo la macchinetta del caffè. «È venuto qualche mese fa a trovarmi.» lo sente per telefono ogni tanto, anche se non molto spesso. «Magari posso farti visita a Los Angeles, che ne dici? Ho finito oggi le lezioni, e inizia ufficialmente la pausa estiva, e non mi hanno ancora affidato un nuovo caso... sono stato parecchio impegnato ultimamente, e credevo fosse più facile insegnare.»

«Mi piacerebbe se venissi a fare una visita, io e Isaac ti ospitiamo senza problemi!» Scott sembra entusiasta, forse perché anche loro due non si vedono da parecchio tempo. «Posso immaginare quanto tu sia stato impegnato tra fare l'agente e il professore, e-aspetta un attimo... tuo padre ti ha detto di Derek?»

Stiles preme il pulsante per far uscire il caffè. «Che ha fatto Derek? Mio padre mi ha chiamato ieri sera, ma ha ricevuto una chiamata di lavoro nel mentre e ha dovuto chiudere quasi subito... mi stava dicendo che avete incenerito il Nogitsune.»

Sa che Derek è tornato a Beacon Hills da qualche anno, ma non sa altro di lui. Non lo vede da quando era un ricercato dell'FBI, cioè più di quindici anni. Realizza solo in quel momento che quindici anni sono tantissimi, e non ha la minima idea di come lui possa essere diventato.

Prende la tazzina, portandola alla bocca.

«Stiles... Derek è morto.»

La tazzina cade a terra, e si spacca in più pezzi.

«Che cazzo stai dicendo?» gli esce con un tono incredulo, sentendo il proprio cuore rallentare.

Derek Hale è morto.
No, non è possibile.

«Lui si è sacrificato per tutti... è bruciato insieme al Nogitsune. C'è stato il funerale questa mattina... ero convinto che lo sapessi.»

No, non è possibile.
Ha tenuto a galla Derek in quella maledetta piscina, lo ha aiutato quando aveva il proiettile conficcato nel braccio... ha perso il conto di tutte le volte che si sono salvati il culo a vicenda... e ora lui è morto? Ed è morto per salvare tutti?

Non riesce a credere che Derek Hale sia davvero morto.

«Non è possibile.»

Non gli vengono altre parole in mente, e la voce è strozzata. Sente le lacrime iniziare a scendere, perché, anche se non lo sente da una vita, è comunque stato un membro del Branco. Era una delle poche persone di cui Stiles si fidava veramente, e non riesce a concepire che Derek Hale non esista più.

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