Capitolo 6

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Stiles gira curiosamente per il loft, visto che è una vita che non ci mette piede, tanto che non si ricordava molti dettagli. Non che ci sia chissà che arredamento, anzi, il posto è abbastanza spoglio, però fa comunque strano. Dentro queste mura ci aveva speso parecchio tempo durante il liceo, e forse un po' gli mancano quei ricordi, nonostante nel suo presente abbia preso le distanze dal sovrannaturale.

Sì, non ha vissuto una vita liceale normale, ma il branco era la sua seconda famiglia.

Controlla il cellulare, e trova un messaggio di Scott: gli chiede come va a Beacon Hills. Risponde subito, sperando di non insospettirlo. Non che Scott sia esattamente la persona più sveglia che conosce, ma non lo vuole tra i piedi in questa situazione.

«Ho un paio di bistecche di manzo.» esordisce improvvisamente una voce, e Stiles si volta verso il mannaro, che si sta dirigendo verso la cucina con addosso maglia bianca e un paio di pantaloni della tuta.

Lo segue subito. «Perfetto, hai qualcosa come contorno?»

«Credo le zucchine.»

«Oh, bene!» esclama il castano, mentre il moro apre il frigorifero. «Mi piacciono molto le zucchine!»

«Da quando ti piacciono le zucchine, Stiles?» gchiede con un tono che fa trasparire un leggero divertimento e il fatto che intenda ben altre zucchine. Non si volta nemmeno verso di lui, tirando fuori la carne. Stiles rimane un attimo in silenzio, non sapendo bene come rispondere, visto che lui non voleva essere ambiguo. Il punto è che scoprirà tra molti anni di essere bisessuale, però... «probabilmente da sempre, Derek. A te non piacciono?»

Non ha la minima idea se Derek abbia mai fatto outing in passato. Il moro posa il cibo sul ripiano della cucina, continuando a non guardarlo, e prepara l'occorrente. «Pensa ad apparecchiare.» gli ordina, ignorando totalmente la sua domanda.

Stiles ci mette un po' a ricordarsi dov'è la tovaglia, e stessa cosa per le posate e i piatti, sperando che il moro non ci abbia fatto caso. Dopo di che si limita a rimanere in cucina, appoggiato con la schiena contro il muro, e ritrovandosi a pensare che un uomo che sa cucinare è molto attraente. Derek si muove con sicurezza, concentrato in quello che fa. «Hai l'ansia da prestazione, Hale? Sono un buongustaio, sta attento.»

«Non ho bisogno di impressionare un ragazzino.»

«Non sono un ragazzino.» sono più grande di te. «e lo vedo che ti stai impegnando, è inutile che fingi non ti interessi il mio giudizio.»

«Importarmi del tuo giudizio? Ringrazia che non ti ho cacciato fuori di casa.»

«Qua vicino c'è il bosco, magari avrei mangiato con qualche lupo più accogliente di te.»

«Faresti scappare qualunque lupo.»

Invece di rispondere, il ragazzino rimane a rimirare il profilo del moro, i suoi lineamenti marcati e la barba perfettamente curata... «Mi è mancato.»

«Cosa?»

«Questo.»

Derek si volta finalmente verso di lui, con un'espressione confusa. «Questo cosa?»

Stiles si rende conto che forse non avrebbe dovuto dar voce ai suoi pensieri, ma ormai è tardi. «Battibeccare con te.» ammette. «sei l'unico con cui è così.»

Ed è vero.
Tutte le persone che ha conosciuto nel corso degli anni... solo con Lydia ogni tanto aveva dei battibecchi, ma non è comunque paragonabile. Per quanto ogni tanto possa essere frustrante che il moro gli risponda così a tono... la maggior parte del tempo si diverte a battibeccare con lui, a stuzzicarlo. E gli piace che Derek non si faccia problemi a prenderlo in giro o a insultarlo.

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