Capitolo 21

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Derek esce con in mano due caffè macchiati.

«Si vede che stai molto meglio rispetto ad anni fa...» inizia la conversazione il castano, una volta che il lupo si siede di fronte a lui. «...sorridi di più, hai un lavoro e una casa molto accogliente.»

Derek porta la tazzina alla bocca. «Il tempo aiuta molto, riavere la famiglia anche e... Eli mi ha salvato la vita.» afferma, e l'umano sente un groppo in gola. Avrei voluto esserci anch'io, avrei voluto crescere affianco a te. «Hai rischiato la vita più volte con l'FBI.»

Stiles scrolla le spalle, finendo di bere il caffè. «È il mio lavoro... e in realtà sono sempre andato preparato a ogni missione, quindi non mi sono mai sentito davvero in pericolo.»

«Perché allora vuoi evitare casi in cui è coinvolto il sovrannaturale? Perché ti dai soprattutto all'insegnamento?»

Stiles è colto alla sprovvista, mentre Derek mantiene lo sguardo fisso nel suo, avendo chiesto quelle domande con una certa curiosità . «Tu... come lo sai? Non te l'ho mai detto.»

«Lo Sceriffo ogni tanto mi parla di te.»

Giusto, suo padre e Derek si frequentano qualche volta.

Stiles porta lo sguardo sulla tazzina.

«Immagino che saprai già che io e Lydia ci siamo lasciati per via di un sogno, che lei credeva essere premonitore.» Alza lo sguardo sul moro, che fa segno di sì con il capo. «Beh, ecco, io... credevo che Lydia fosse la persona con cui avrei trascorso il resto della mia vita.» torna a guardare la tazzina, e si rende conto che è la prima persona con cui ne parla esplicitamente.

Suo padre, a quanto pare, aveva capito che si stesse cercando di allontanare dal sovrannaturale, e anche Maya se n'era accorta. «Sono stato un disastro per molto tempo e... ho pensato a quanto il sovrannaturale avesse inciso sulla mia vita. È colpa del sovrannaturale se sono diventato il Nogitsune, e se ho avuto incubi a riguardo per più di un anno, oltre al senso di colpa che mi sono portato dietro per anni per la morte di Allison. Non fraintendermi, al tempo non ho mai pensato nemmeno per un attimo che non volessi far parte di tutto quello, ma... perdere Lydia, a causa di un sogno, è stato devastante. Quello che continuavo a ripetermi è che se lei fosse stata umana saremmo rimasti ancora insieme, perché sarebbe stato solo un sogno. Così, ripensando a tutto quello che mi era successo a causa del sovrannaturale, ho sentito la necessità di allontanarmi da tutto ciò.»

Stiles deglutisce, continuando a evitare lo sguardo del mannaro.

«Così, ho chiesto all'FBI che mi venissero assegnati casi non legati in alcun modo al sovrannaturale, e sono diventato anche professore, come già sai. Ed è lo stesso motivo per cui non ho più messo piede a Beacon Hills. Con il passare del tempo, ho capito che, anche senza il sogno, prima o poi ci saremmo comunque lasciati. Ero talmente convinto che Lydia fosse la persona della mia vita, considerando che ne ero infatuato da quando ero piccolo, che... non ho mai messo in dubbio che non lo fosse. Eppure non le ho mai chiesto di sposarmi in oltre dieci anni di relazione, e questo avrebbe dovuto farmi capire che qualcosa non andava. La verità è che la relazione stava andando avanti per inerzia, e nessuno dei due aveva il coraggio di ammettere che avevamo buttato tutti quegli anni dietro la persona sbagliata. E ho capito anche che io avrei fatto la stessa cosa, se avessi pensato che con me Lydia fosse in pericolo. Però... sono stati comunque dieci anni, e perso la mia migliore amica. Sì, abbiamo continuato a frequentarci... ma non da subito, ovviamente, e non è più come prima che iniziassimo una relazione.»

Derek ha ascoltato tutto il tempo in silenzio, con la schiena premuta contro la proprio sedia, e non sembra provare particolari emozioni. Probabilmente molte cose le sapeva già. «Mi dispiace.»

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