Capitolo 23

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Stiles afferra il pacco di biscotti, posandolo nel carrello. Controlla la lista della spesa, constatando di aver preso quasi tutto. Quella mattina, ovviamente, si è svegliato da solo nel letto.

«Stiles!»

Alza gli occhi dal foglio di carta, trovando Eli a pochi metri da lui. Un sorriso si forma subito sul volto dell'umano. «Eli, fai spesa anche tu?»

Il ragazzo annuisce. «Ho accompagnato i nonni... papà sta discutendo di lavoro con zio Peter.»

E, nemmeno un secondo dopo, Talia e Robert Hale fanno la loro comparsa dietro a un carrello vuoto: devono essere appena arrivati. Stiles li aveva già incontrati, alla clinica di Deaton, ma questa volta... è diverso. Ora li vede come i genitori dell'uomo che ama, e con cui si sente di dover fare un'ottima figura. «Buongiorno! Cosa comprate di buono?» esclama, con il sorriso sulle labbra, sperando di non puzzare troppo di imbarazzo.

«Abbiamo una lista abbastanza corta, in realtà.» risponde Talia, e sembra quasi contenta di averlo incontrato, guardandolo con curiosità. Quella donna assomiglia per alcuni aspetti a Laura e per altri a Cora, mentre Robert è la copia più vecchia di Derek. Beh, se Derek invecchia così... «Laura vuole cucinare un risotto e lo spezzatino. Perché non vieni anche tu, Stiles?»

Stiles è preso in contropiede, non aspettandosi di certo un invito a pranzo. «Io... certo, mi farebbe molto piacere. Ci sarà anche Derek?»

«Sia lui che mio fratello.» risponde Robert, con le mani in tasca. «Derek ci ha parlato dello Sceriffo e della sua compagna, Melissa, che lo hanno aiutato molto questi anni... ci farebbe piacere se venissero anche loro.»

L'umano sorride. «Sono sicuro che mio padre non ha problemi... devo sentire a che ora stacca Melissa, ma credo che torni per pranzo.»

Stiles non si perde come anche Eli abbia un'espressione felice sul volto, e gli fa strano che un adolescente possa essere così contento della sua presenza.

«Allora a più tardi, Stiles. Iniziamo a cucinare verso mezzogiorno e mezza.» lo saluta Talia, e i due coniugi tornano a fare spesa.

Stiles rimane un attimo immobile, con il carrello tra le mani, chiedendosi se quel pranzo sarà o meno imbarazzante.

———

«Non ho trovato alcun pelo sul tuo letto questa mattina.»

Stiles guarda di sottecchi il padre, mantenendo le mani sul volante. «Ci vai a guardare apposta, non è vero?»

Lo Sceriffo assume un'espressione innocente. «Lo sai che mi piace curiosare... in fondo questo fa parte del mio lavoro. Non significa che tu debba raccontarmi quello che succede tra voi due... a meno che tu non voglia.»

Il castano svolta a destra, diretto verso casa Hale. Aveva pulito il sangue appena sveglio, visto che Derek ne aveva lasciato un po' in giro per la camera. «È venuto a dormire da me questa notte, senza trasformarsi in lupo. Ma non è successo niente, se è quello che chiedi... abbiamo dormito e basta.»

Non ha problemi a raccontare a suo padre della sua vita privata.

«Capisco.» commenta Noah. «Solo che... Ellie sa di tutto questo?»

Stiles stringe le mani sul volante con più forza, volendo evitare di pensare che accanto a Derek c'è qualcun altro. «Non lo so.» ammette. «Li ho visti al parco, un paio di giorni fa, e...sembravano felici.»

«Sta attento.»

«So che non dovrei affrettare le cose, che dovrei lasciargli tempo e che non posso pretendere torni tra le mie braccia dopo sedici anni.» sospira, frenando di fronte al semaforo rosso. «Ma lo amo.» gli esce quasi con voce strozzata, e sente la mano del padre posarsi sulla sua coscia destra.

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