Capitolo 20

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Stiles s'immaginava che Peter fosse già stato informato di tutto, per questo non rimane sorpreso quando l'uomo gli risponde al telefono con un «ecco perché ti trovavi così a tuo agio attorno a me.»

«Perché non mi hai mai detto nulla?» chiede subito l'umano, ignorando l'affermazione del licantropo. «Lydia lo sapeva?»

«Non spettava a me dirtelo.» risponde prontamente lui, e in fondo ha ragione. «Non ho mai raccontato nulla a Lydia, non mi sembrava il caso. Non è qualcosa che riguarda me, Stiles.»

«Quindi lei è la tua Compagna.» sentenzia il castano, essendogli venuto in mente proprio in quel momento. Sa che c'è una possibilità che la vera compagna del lupo sia morta o che semplicemente è successo qualcosa per cui non possano stare insieme... ma qualcosa gli dice che non è così. «Questo spiegherebbe perché hai morso lei, immagino tu lo avessi capito da subito.»

Peter emette un profondo sospiro dall'altro capo. «Il mio lupo è stato sempre attirato da lei, anche se non volevo... ero in uno stato deplorevole e lei era troppo piccola. Poi, anni dopo, c'eri tu insieme a lei, era una situazione complicata e confidavo sul fatto che prima o poi sarebbe stato il nostro momento. Derek ha scoperto solo dopo il tuo ritorno al futuro dell'esistenza dei Compagni... mio fratello e Talia credevano di avergliene parlato prima dell'incendio, e invece no.»

«E Lydia lo sa di te?»

«Sì.» risponde, immaginandosi subito la domanda successiva. «Non l'abbiamo detto a nessuno, volevamo aspettare di tornare a Beacon Hills insieme. Lo sa solamente Derek.»

Stiles si siede sul letto, con il cellulare in mano. «Sapevi di Ellie, vero?»

Il sospiro è ancora più forte del primo. «Sì, l'ho anche conosciuta.» ammette. «Stiles, è come se fossi comparso dal nulla dopo sedici anni. Sai, è stato difficile quando sei tornato nel futuro, ma non sono io a doverti raccontare queste cose... per un po' ci sono stato solo io accanto a Derek. Devi cercare di capire.»

«Lo so, Peter, è che... avevo solo due scenari in testa: o Derek non si sarebbbe ricordato nulla, e potevo cercare di farlo innamorare di nuovo di me, oppure si sarebbe ricordato ogni cosa e avremmo ricominciato subito. Stupidamente non avevo nemmeno pensato alla possibilità che ci fosse qualcun'altro al suo fianco, e... ora non so cosa fare.»

«Devi dargli del tempo.» gli suggerisce il licantropo, e qualcosa gli dice che si tiene in contatto con Laura. «È una situazione complicata, non puoi pretendere che si risolva tutto in un attimo... magari cerca di avvicinarti a lui piano piano.»

«Non sono sicuro lui voglia che mi intrometta nella sua vita.» replica l'umano, ricordandosi con una stretta al petto dell'incontro della sera prima. Derek voleva mantenere le distanze, era evidente, cercava di mostrarsi distaccato e indifferente.

«Sei il suo Compagno.» ribatte il più grande. «Ora ti devo salutare, mi stanno chiamando al telefono del lavoro. Magari uno di questi giorni faccio un salto a Beacon Hills.»

E Peter chiude il telefono, prima che Stiles possa anche solo salutarlo.

Forse ha bisogno di un po' d'aria fresca.

——-

Stiles sta facendo una corsa nel parco più grosso che c'è a Beacon Hills, che non è minimamente paragonabile a quello che ha vicino casa in Virginia. Indossa una maglia bianca, a maniche corte, e un paio di pantaloncini da ginnastica. Dopo la chiamata con Peter, l'umano ha aiutato Melissa a pulire, uscendo solo nel tardo pomeriggio.

È abbastanza sudato, dopo nemmeno una mezz'ora di corsa, e sta pensando se fermarsi a fare pausa caffè.

«Stiles!»

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