Capitolo 16

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Derek varca la soglia del bar, chiedendosi se sia stata una buona idea venire qua. La sera prima ha baciato quel ragazzino fino a che le loro bocche erano fisicamente stanche, e se n'era tornato al loft a dormire. Questa mattina si è svegliato di buon umore, e ha pensato di fare colazione fuori, nonostante non sia proprio da lui. Ovviamente, è venuto subito qua, senza nemmeno pensarci troppo.

Va diretto al bancone, notando che c'è parecchia gente seduta ai tavoli, e cerca subito il castano: è dietro al bancone, ma da tutt'altra parte rispetto a lui, gli da le spalle e sta chiacchierando con quel Danny.

Derek soffoca un ringhio, focalizzando tutto il suo udito su di loro.

«... come va con quella ragazza che ti piace? Non mi hai raccontato più nulla.» sta parlando Danny, e il moro corruccia la fronte.

Di chi sta parlando?

«Oh! Beh, ecco... diciamo che due sere fa è successo qualcosa.» sente l'imbarazzo del ragazzino da qui. «non me lo aspettavo, ma è stato molto bello, e credo... credo che forse le cose stanno procedendo bene.»

Sta parlando di loro due, non c'è dubbio.
Ma perché sta parlando di lui come se fosse una ragazza? Non vuole che si sappia che gli piacciono anche i ragazzi?

«Bene! Perché non me la presenti una volta questa ragazza misteriosa? Falla venire qua! Com'è fisicamente?»

Stiles si sta grattando la nuca. «Magari prima o poi... lui-lei è... che dire? Non sono mai stato così attratto da qualcuno. Mora, occhi verdi, fisico da paura...»

«È questo che ti ha spinto verso di lei, eh?» gli fa l'occhiolino Danny, ma Derek non può vedere l'espressione del castano.

«No, è che- ecco, per quanto sia veramente bella e sexy, non riuscire a provare certe cose se fosse solo quello, capisci? Certo, l'attrazione è fondamentale, ma rimane tale e quale se non c'è altro. Lui-lei... ha anche tutto il resto... mi rende impossibile non innamorarmi.»

Derek perde un battito.

«Wow, guardati, è fortunata! Sembri veramente preso.»

Stiles scrolla le spalle. «La veritá è che sono io ad essere fortunato.»

Possibile che qualcuno come Stiles possa davvero pensarla così su di lui?

Il ragazzino potrebbe allontanarsi dal sovrannaturale e vivere una vita completamente normale, frequentando persone che non hanno un passato come il suo. Persone che non hanno problemi a mostrare il proprio lato dolce e affettuoso, che hanno una vita tranquilla.

«Oh, ei, è arrivato il tuo amico Derek.» gli fa notare Danny, non sapendo di essere sentito, e il ragazzino quasi si strozza con la sua stessa saliva.

«C-cosa?» esclama, voltandosi immediatamente, e il moro finalmente incrocia il suo sguardo. In un attimo Stiles è da lui, un po' agitato. «Ei, Der, da quanto sei qui? Non ti ho visto entrare.»

Derek si sporge leggermente sul bancone, intrappolando quegli occhi nocciola nei suoi. «Da un po'.» risponde, con nonchalance, come se le parole del castano non gli avessero scaldato il cuore.

Il rossore fa strada sulle guance del ragazzino. «Uh, beh, come mai sei qui?» chiede, cercando di cambiare argomento, imbarazzato. «Non che non mi faccia piacere vederti, ma- ecco, non ti ho mai visto venire qua da quando ci lavoro.»

Derek vorrebbe solo sporgersi di più e baciarlo. «Mh, mi andava di fare colazione fuori.»

«Okay, allora dimmi! Cosa vuoi?» te. «Ah, offro io, non voglio storie, e una volta ordinato puoi sederti a uno dei tavoli. Ti porterò tutto subito.»

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