Capitolo 25

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Stiles si sveglia completamente nudo, e con il letto vuoto. I ricordi di quello che è successo la sera prima sono ben vividi nella sua mente, e un'ondata di panico lo investe: perché Derek se n'è andato?

Si è pentito di quello che c'è stato tra di loro?

Cazzo, lui sta con Ellie...

Si alza dal letto, prendendo il cellulare: non c'è alcun messaggio da parte sua.

Deve assolutamente andare a casa del moro, parlarci dal vivo.

Si mette addosso la stessa camicia della sera prima, infischiandosi del fatto che è un po' stropicciata, e indossa al volo un paio di jeans.

Scende di sotto, incontrando suo padre alla presa con i fornelli: sta preparando la colazione. «Dove vai? Non mangi qualcosa prima?» gli chiede il padre, mentre il castano cerca le chiavi della macchina. «Melissa è ancora a letto, è tornata più tardi di me stanotte.»

«Devo andare da Derek a parlargli di una cosa... ti faccio sapere se ci sono a pranzo.»

Trova le chiavi sul tavolino vicino al divano.

«La cosa di cui devi parlare a Derek ha a che fare quella chiazza rossa che hai sul collo, figliolo?»

Stiles quasi si strozza con la propria saliva, non volendo di certo che suo padre veda certe cose, e non gli importa se ha più di trent'anni. Si avvia verso il portone, evitando lo sguardo dello Sceriffo, che è chiaramente divertito dalla situazione. «Diciamo di sì.» risponde, imbarazzato, alzando su il colletto della camicia. «A DOPO!»

Una volta arrivato, è Peter ad aprirgli la porta di casa. «Stiles, quale buon vento ti porta qui? Sei venuto a trovare me?» lo prende in giro, lasciandolo entrare.

Stiles si guarda intorno, ma non vede nessuno. «Non c'è Derek? Eli?»

«Eli ha dormito dai nonni, e Derek immagino abbia dormito con te... visto che ieri sera siete andati via prima di tutti, e non è tornato a casa questa notte.» cerca di impicciarsi Peter, seguendo i movimenti ansiosi del castano per il salone.

«Uh, sì, beh, ha dormito da me...»

«Lo sai che il colletto della camicia non nasconde il succhiotto, vero?»

Stiles lo guarda male, cercando di mascherare l'imbarazzo... non riceveva un succhiotto da anni. Si sente di nuovo un adolescente. «Andiamo, Peter, sai o no dove sono?»

«Mi togli subito il divertimento? Va bene, te lo dico. Sapevo che Derek sarebbe andato alla casa al mare questo weekend, con Eli, per sistemare delle cose. L'ho sentito rientrare questa mattina, prima delle otto, ma sono rimasto a letto... immagino abbia preso il necessario per partire e sia andato a prendere Eli da Talia e Robert.»

Stiles non sa cosa pensare. Se era tutto già programmato significa non é andato là per scappare da lui... ma... «perché non avvertirmi?» sbuffa, sedendosi un attimo sul divano, e fissando un punto indistinto del pavimento. «dopo ieri sera...»

Peter gli si avvicina. «Forse aveva bisogno di pensare, di allontanarsi un po'. Sono sicuro che sapeva saresti venuto subito qui, e che lo avresti saputo da me.»

«E ora che devo fare? Non voglio parlarci per telefono, ma rischio di morire d'ansia ad aspettare qua...»

«Va da lui.»

Stiles alza gli occhi verso l'uomo. «Cosa? Dici che dovrei andare là?»

«Sì, perché no?»

«Se non mi vuole? Hai detto che ha bisogno di pensare...»

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