Capitolo 17

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Lo Sceriffo, ovviamente, si è mostrato contento quando Stiles gli ha comunicato dell'invito del moro al mare.

Ora il ragazzino è al loft, dopo aver lavorato tutto il pomeriggio, non aspettandosi di trovare anche Peter. I due licantropi hanno appena iniziato ad allenarsi, e l'umano assiste dal divano, mentre risponde a un paio di messaggi di Scott. Fino a quel momento è riuscito ad evitare di chiamarlo, nonostante l'amico avesse espresso più volte il voler fare una videochiamata. Non ha paura che Scott possa accorgersi che in lui c'è qualcosa di diverso, visto che l'amico non è mai stato un attento osservatore, ma preferisce comunque limitarsi a parlarci tramite messaggi, fingendosi un diciassettenne che gioca tutto il suo tempo libero ai videogiochi.

«Derek, potevi pur usare un qualche profumo per la casa... l'odore di sesso mi distrae.» ghigna l'Hale più grande, dopo aver cercato di sferrargli un pugno nell'addome.

Stiles lascia stare immediatamente il cellulare, alzando gli occhi verso di loro. Derek, come al solito, mantiene un'espressione indifferente. «È casa mia, se ti da così tanto fastidio puoi sempre andartene.» replica solamente, evitando con destrezza un calcio.

«Volevo solo congratularmi con te e Stiles.» commenta, e il ragazzino doveva immaginarselo che lo avrebbe capito subito. Non sa se riesca a collegare il tutto al suo odore, ma è sicuro che non ci sia odore di estranei in giro. «Quindi, ora siete fidanzati, giusto? Devo ammettere che state molto bene insieme.»

Derek gli tira un pugno in faccia, e ora si vede che si sta innervosendo. «No.»

Stiles fa finta che sentire quel 'no' così deciso non gli stia facendo male.

«No?» continua a provocarlo Peter, nel mezzo del combattimento. «Non dirmi così, nipote...ci avevo sperato. Come mai? Non può essere solo sesso, no?»

«Peter.» ringhia lui, mentre gli sferra un pugno sulla mandibola.

«Non hai ancora dichiarato i tuoi sentimenti? Che peccato, perché sono sicuro che-»

«NON C'È ALCUN SENTIMENTO!» tuona, ringhiando, quasi del tutto trasformato. Appena Derek si rende conto di quello che ha appena detto, si gira immediatamente verso il divano... ma Stiles non c'è più.

Si ferma, fissando il divano vuoto, mentre le zanne si ritirano e gli occhi tornano verdi.

«Vuoi allontanare la cosa migliore che ti è successa negli ultimi anni, Derek?» domanda Peter, questa volta con tono serio. «Io me ne torno a casa, te pensa a cosa fare.»

E così Derek si ritrova solo.

————

Stiles punta la pistola, premendo il grilletto.

Lo sparo rimbomba tra gli alberi, spingendo alcuni uccelli ad alzarsi in volo. Ha trovato un pezzo di tronco, e lo sta massacrando da dieci minuti. In realtà sta cercando di limitare gli spari, visto che non ha trovato molte ricariche in casa, e non vuole far insospettire suo padre.

Da quanto è che è tornato indietro nel passato?

Ora non riesce a essere abbastanza lucido da contare, ma è sicuro che siano quasi venti giorni.

Spara nuovamente.

«Non dovresti girare da solo per il bosco. Soprattutto a quest'ora.»

Nemmeno si gira, riconoscendo subito la voce che proviene da dietro di lui. Deve essere a un metro di distanza, forse due. «Non è ancora buio.» replica solamente, tenendo la pistola ben salda tra le mani.

«Stiles.»

«Come mi hai trovato?»

«Sono passato a casa tua... ma non c'era nessuno. Eri andato via da poco, quindi sono riuscito a seguire il tuo odore.»

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