Capitolo 11

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Derek ha aiutato Cassie a far rientrare i cani, dopo averli lasciati giocare fuori, e ora stanno sistemando i giochi nel ripostiglio.

«Sono contenta di aver conosciuto Stiles... ci hai parlato dei membri del tuo branco, ma non hanno un volto per me.» commenta la ragazza, sistemando le palline dentro una scatola, dandogli le spalle. «È molto carino, non è vero?»

Derek ha le braccia incrociate al petto, con le punte dei capelli bagnate dal sudore per quanto fa caldo. «È normale.»

Lei si gira, con un sorrisetto sul volto. «Oh, andiamo, non sarò un lupo... ma ho visto come lo guardi. Perché non ci provi? Ho notato anche come ti guardava lui, mentre eri tutto bagnato.»

«Non lo guardo in alcun modo.»

«È perché è piccolo? Sembra molto più maturo di un diciassettenne.»

Cassie non sembra voler lasciar perdere. «Non ho voglia di parlare di Stiles...» replica, e in un attimo è davanti alla ragazza, con la bocca vicino al suo orecchio. «... quando ci sono cose decisamente migliori che potremmo fare.»

In un attimo le labbra della ragazza sono sulle sue.

——

«Buongiorno Amy, sai dov'è Derek?» il castano si guarda intorno, alla ricerca del moro.

Era passato al loft, e non trovandolo aveva immaginato potesse essere al rifugio. La donna lo ha subito accolto calorosamente.

«Stava aiutando Cassie a sistemare... se non lo vedi in giro prova a entrare nella casetta, dalla porta sul lato sinistro: dà accesso a un ripostiglio. Potresti trovarlo lì.»

Stiles la ringrazia, osservando come il recinto sia vuoto. Non gli sembra di sentire rumori, e non vede nessuno nelle vicinanze, quindi il mannaro potrebbe essere in quel ripostiglio. Se non lo trova nemmeno là, proverà a vedere dove tengono i cani.

Arriva alla porta di cui gli parlava Amy, e sta per aprire, quando qualcuno lo precede: Derek fa capolino da dentro, visto che lo avrà sentito arrivare. Tiene la porta ferma con una mano, non aprendola abbastanza da fargli vedere com'è la stanza, e il ragazzino nota che ha i capelli scompigliati... come se qualcuno ci avesse passato le mani in mezzo. Inoltre, ha i pantaloni slacciati. Si stava cambiando?

«Stiles, che ci fai qui?» gli domanda il moro, con uno sguardo strano, come se non fosse contento di vederlo.

«Sono venuto a trovarti.» risponde, se non fosse abbastanza ovvio. «Che stai facendo? Fammi vedere questo ripostiglio, sono curioso.»

Derek sembra pensarci bene prima di rispondergli, rimanendo un attimo in silenzio. «Non sono solo.»

Stiles corruccia le sopracciglia. «Che significa che non sei solo? Amy diceva che stavi aiutando Cassie. Che dovete fare?»

Derek lancia un'occhiata all'interno della stanza. «C'è Cassie.» afferma, facendo una pausa. «Ma non posso aprirti, perché non è presentabile in questo momento.»

E Stiles improvvisamente capisce.

«Oh.» esclama, processando il motivo per cui Derek ha i capelli scompigliati e i pantaloni slacciati. Ma certo, Cassie è veramente una bella ragazza, come aveva fatto a non pensarci prima? C'era una certa intesa tra loro, ovvio che Derek frequenti una ragazza come lei, piuttosto che un ragazzino diciassettenne con una bellezza nella media... non che sia realmente un diciassettenne, ma questo lui non lo sa. Ora si sente estremamente a disagio, con una stretta al petto che gli fa un male cane. «Capisco, scusa il disturbo allora, me ne vado via subito... così potete continuare quello che ho chiaramente interrotto.»

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