L' AMORE DI UN LICANTROPO.

CAPITOLO 25

GRACE.
<<Quindi l'hai ucciso?>> mi domanda Zoe curiosa, riferendosi ad Adam.
<<Non proprio, l'ho pugnalato.>> bevo un sorso d'acqua <<Oliver ha fatto il resto.>>
<<E Gerry?>>
<<Era lì, con noi.>>
<<Avrei voluto esserci anch'io, per aiutarti.>>
<<Lo so, avrei voluto la stessa cosa.>> le sorrido <<ma adesso recupereremo e vedremo che cosa fare per toglierti quel liquido nel tuo corpo.>>
Scuote la testa, apre il suo zaino ed inizia a scavare al suo interno.
<<Ci servirà un medico, ed io l'ho trovato.>> mi mostra un bigliettino.
<<Che ha di così speciale questo medico?>>
Non sapevo esistessero medici per licantropi o per persone con poteri sovrannaturali.
<<È il medico di Gerry, ho visto che ci va spesso.>>
Bene, allora sarà anche il medico di Oliver...è completamente impazzita.
<<L'hai spiato?>> le domando confusa.
<<Si, certo.>>
Niente, sono senza parole.
<<Zoe, non possiamo andare lì.>>
<<Perché no?>>
<<Perché ci va Gerry...e se dovesse scoprirci?>>
<<Non lo farà perché il medico ha l'obbligo del segreto professionale.>>
Alzo gli occhi al cielo, esausta da tutte queste congetture.
<<Va bene, proveremo.>> sospiro <<domani mattina andremo a fare una visita.>>
Mi sorride speranzosa.
Ha il desiderio di risolvere al più presto questa faccenda.
<<Si, va bene.>> mi abbraccia <<a domani.>>
La saluto e si allontana da me.
Ho un mal di testa allucinante e la giornata ancora deve finire perché passerò da Oliver per parlarci.
Spero che non percepisca le mie bugie e la mia agitatazione.

<<Entra Grace.>> mi dice Kelly mentre chiude la porta alle nostre spalle.
<<Oliver è di sopra.>> continua.
La ringrazio e poi, corro nella sua stanza.
<<Mi sei mancata.>> afferma abbracciandomi.
I nostri cuori battono forte, l'importante è averlo qui con me.
<<Mi hai fatta preoccupare.>>
Sorride e le nostre labbra si toccano.
<<Perdonami per non essere corso da te, avevo bisogno di sfogare la mia rabbia.>>
<<Lo so, ma non farlo mai più.>> lo avverto <<anche se dovessi vedere il tuo lato peggiore io ti amerò allo stesso modo.>>
<<È una promessa?>>
<<Si.>>
Ci baciamo di nuovo senza riuscire a staccarci ed io, sono serena...felice.
<<Con il tuo padre biologico?>>
Abbassa lo sguardo e stringe i pugni.
<<Non so dove sia.>>
Che situazione, non vorrei essere al suo posto.
<<Va bene, ora non ci pensiamo.>> gli dico per calmarlo.
Come risolveremo queste faccende?