CAPITOLO 50

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OLIVER.
Dopo aver accompagnato Grace sono tornato a casa e adesso sto aspettando l'arrivo del mio padre biologico.
Con me ci sono Alice e William mentre gli altri sono di sopra a riposare, compresa Zoe.
<<Quando arriverà?>> domando ad Alice.
<<Manca poco.>>
Sono passate ore dall'ultimo "manca poco" e la stanchezza si fa sentire sempre di più.
Non ho chiuso occhio da ieri.
<<Speriamo.>> affermo <<ho già voglia di picchiarlo.>>
<<Non lo farai.>> mi dice William.
I minuti trascorrono nel silenzio e finalmente il campanello suona.
<<Menomale!>> esclamo infastidito.
Alice va ad aprire e sento due cuori che battono...giro la testa e vedo mio padre con Billy.
Da non credere.
<<Ciao.>> saluta il mio padre biologico.
<<Ciao.>> ricambiano Alice e William con un sorriso.
Billy ed io ci guardiamo con aria di sfida.
<<Io mi chiamo Peter.>> afferma guardandomi <<sono felice di rivederti, figlio mio.>>
Con quale pretesa viene in casa mia a dirmi queste parole?
<<Non illuderti.>> gli dico acido <<non ti ho fatto chiamare per ricucire il nostro rapporto.>>
<<Oliver!>> mi rimprovera Billy.
<<No, lascia stare.>> lo ferma Peter <<è comprensibile il suo comportamento.>>
Sta cercando di fare il padre comprensivo?
<<Potete lasciarci soli?>> domando a tutti i presenti.
Loro acconsenteno e vanno via.
<<È comprensibile anche il fatto che tu abbia costruito delle cazzo di bombe?>> sbatto la mano sul tavolo.
<<Si, lo è.>> si avvicina <<volevo salvare delle persone innocenti.>>
<<Ti senti quando parli?>> alzo il tono di voce <<volevi salvere delle persone innocenti uccidendone altre?>>
Come noi?
<<Quelli che ho ucciso non erano persone.>>
E allora ci vede come dei mostri?
<<Sei soltanto un assassino.>> lo guardo con disprezzo.
<<Lo sono.>> si siede accanto a me <<ma tu non conosci la mia storia.>>
Tutti noi abbiamo sofferto in passato ma non ho mai ucciso per un capriccio.
<<La tua storia non giustifica le tue azioni.>>
<<E quando hai cercato di uccidere Gerry?>> mi osserva <<eri giustificato?>>
Come fa a sapere di Gerry?
<<Tu non sai nulla di me.>> mi alzo dalla sedia.
<<Si, invece.>>
Rivolgo lo sguardo verso la finestra, osservando il panorama all'esterno.
<<Ti ho spiato in tutti questi anni.>>
E allora sa perfettamente che lui non sarà mai la mia famiglia.
<<Avresti dovuto farti i cazzi tuoi, Peter.>>
<<Non potevo, sei pur sempre mio figlio.>>
Suo figlio.
No, non lo sono.
<<Io sono il figlio di Kelly.>>
E di Billy?
<<Ti ha cresciuto bene.>> mi sorride.
<<Lo so.>> ritorno a sedermi.
Sono già stanco di sentire la sua voce, deve andarsene al più presto.
<<Allora...sono pronto a sentire la tua fantastica storia.>>

L' AMORE DI UN LICANTROPO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora