CAPITOLO 35

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GRACE.
Nel giro di pochi secondi si presenta Zoe.
Spaventata, porto le mie mani sulla bocca...lei non è la mia migliore amica, è un animale verde e nero con gli occhi spenti. I suoi artigli lunghi sono sporchi di sangue e la sua bocca nera mostra i denti affilati con la lingua lunga come i serpenti.
<<N-no...>> balbetto.
Guardo il dottore accanto a me che dalla tasca estrae un'altra pistola.
<<Contiene dei tranquillanti.>> afferma <<dopo averla addormentata la portiamo a casa mia.>>
È un piano rischioso...se non dovesse funzionare?
Moriremo, semplice!
<<Okay...>>
Lentamente si avvicina scrutandoci come se fossimo delle prende, si lecca la bocca e sorride incattivita...
Il dottore spara un colpo sulla sua spalla e lei fa un passo indietro.
Spara un altro colpo sulla gamba e indietreggia ancora un pò.
<<Stanno facendo effetto.>> mi avvisa. 
Infatti ha lo sguardo rivolto in basso e si lamenta con dei versi strani, acuti. Quanto soffro nel vederla cosí ma non posso farci nulla, è l'unico modo per salvarla.
Si inginocchia, mi guarda per un'ultima volta e cade a terra, addormentandosi ancora nella forma attuale...in quella del serpente.
Disperata corro verso di lei e il dottore la prende in braccio.
<<Coraggio, dobbiamo andare.>>
<<Si.>>
Asciugo le lacrime e iniziamo a camminare velocemente.
Purtroppo però, un rumore dei passi accompagnato da un sospiro mi blocca.
Giro la testa alle mie spalle.
<<Grace?>>
È Oliver.
L'amore della mia vita.
Ci sono anche i suoi fratelli che mi guardano increduli, proprio come lui.
Il dottore si ferma.
<<Oliver...>>
Non ho salivazione.
<<Che cosa ci fai tu qui?>>
È infastidito, arrabbiato, spaventato, confuso.
<<Io...>> non so cosa rispondere.
<<Potrebbe dircelo il nostro dottore, non è vero?>> interviene Gerry irritato.
Nel frattempo Oliver mi sta fissando con gli occhi lucidi.
Ti prego amore mio, non guardarmi così.
<<Non posso.>> risponde lui.
Zoe si trova sulle sue spalle, nella forma da serpente quindi non potrebbero riconoscerla.
<<Allora metti giù quella cosa.>> afferma Liam.
<<E noi la uccideremo.>> conclude William.
Il mio cuore sta impazzendo, il mio corpo trema.
<<Grace, vieni via da lì.>> mi dice Oliver con uno sguardo tenero, dolce.
Mi piacerebbe amore mio.
<<Ti prego.>> aggiunge.
Mi stai spezzando il cuore.
Mi stai pugnalando con le tue frasi, con il tuo sguardo.
<<Non posso, torna a casa.>>
Il dolore che sto provando è forte.
Per favore, non rendere le cose più difficili.
<<Dimmi che cosa ci fai qui!>> avanza di un passo ed i suoi fratelli lo seguono.
Noi, indietreggiamo.
<<Dobbiamo andare via.>> mi sussurra il dottore.
Ha ragione, potrebbe svegliarsi da un momento all'altro.
<<Te lo spiegherò.>> gli dico continuando ad indietreggiare <<ma non in questo momento.>>
<<Perché?>>
<<Devi lasciarmi andare.>>
Il suo viso è rosso dalla rabbia, respira profondamente e sta perdendo il controllo del suo corpo.
Gli altri lo guardano in attesa di fermarlo.
<<È per colpa sua, non è vero?>> indica lei <<ti ha fatto del male?>>
Al contrario, sto cercando di salvarla.
<<No.>>
<<Io lo uccido.>>
I suoi occhi cambiano colore e dalle mani spuntano gli artigli.
Oh no, non può farle del male.
Non posso permetterlo...
<<Oliver, no!>> estraggo la pistola e la punto su di lui.
Mi dispiace amore mio, è l'unico modo per fermarti.

L' AMORE DI UN LICANTROPO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora