CAPITOLO 21

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OLIVER.
Osservo questa persona in silenzio perché ho una brutta sensazione e vedere Billy accanto a lui, mi fa pensare al peggio.
<<Oliver, non mi saluti?>> mi domanda come se ci fosse già una certa confidenza.
<<Chi sei?>>
Stringo la mano di Grace senza farle male perché temo la sua risposta.
Tutti i miei fratelli mi guardano mentre Kelly, è preoccupata.
<<Non riesci a capirlo?>> accenna un lieve sorriso <<sono tuo padre.>>
Mio padre.
No.
Era la risposta che temevo.
Resto ancora immobile di fronte all'uomo che mi ha abbandonato senza pietà. Sono impassibile, senza emozioni di fronte ad una persona per me sconosciuta.
<<Oliver, dì qualcosa.>> mi incita Billy.
Proprio lui parla?
È anche colpa sua se quest'uomo si trova in casa nostra.
<<Taci, Billy.>> lascio la mano di Grace <<o giuro che non mi controllerò.>>
Non voglio perdere il controllo con lei accanto ma sono tanto arrabbiato. L'ancora non mi basta, non questa volta.
<<Controllati, non c'è bisogno di arrabbiarsi.>> mi dice il mio "padre" biologico.
Come osa rivolgermi ancora parola?
<<Non devi darmi ordini.>> lo fisso carico di rabbia <<non sei nessuno per me.>>
<<Okay Oliver, accompagna Grace a casa.>> mi "ordina" Kelly preoccupata.
<<Si, vai.>> concorda William.
Gli altri continuano a restare in silenzio.
<<Si, andiamo Oliver.>> mi dice Grace con un tono di voce basso.
Rivolgo lo sguardo su di lei, il suo viso è teso, il suo cuore batte forte.
<<Non posso, ti accompagnerà Liam.>>
Mi dispiace amore mio.
<<Oliver...>>
La sua preoccupazione è accompagnata dalla delusione, vorrebbe aiutarmi ma non è quello di cui ho bisogno in questo momento.
Devo sfogarmi, da solo.
<<Ti prego, non insistere.>>
Liam afferra la sua mano e lei ancora con lo sguardo rivolto su di me, va via. In lontananza il suo cuore batte più forte e le lacrime bagnano il suo viso.
<<È la tua fidanzata?>>
Ancora con le domande?
<<Fuori da casa mia.>>
<<Ascoltalo prima di mandarlo via.>> a parlare è ancora Billy.
<<Siete patetici.>> sospiro.
Kelly abbassa lo sguardo.
<<Da domani non ti voglio più vedere.>> lo minaccio puntandogli il dito <<oppure ne pagherai le conseguenze.>>
Do un pugno al muro come avvertimento ed esco di casa, senza una direzione precisa.
Ho bisogno di restare da solo per sbollire la rabbia e riflettere...
Cosa farò adesso con Billy?
Con i miei fratelli?
Con Grace?
E con il mio padre biologico? Come mi comporterò? Come farò a controllarmi?
Non capisco perché la mia vita dev'essere così complicata!

L' AMORE DI UN LICANTROPO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora