It's good to see you

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basta! mi sono stancata!!"
era l'ennesima mattina che mi svegliavo con i miei che litigavano. Ormai ci avevo fatto l'abitudine, ma dentro mi faceva sempre male. Inoltre, non potevo parlarne con nessuno. Insomma, la mia è la famiglia più importante delle outer banks dopo i Cameron, tutti erano più che convinti che la mia vita fosse perfetta e nulla gli avrebbe fatto pensare il contrario.
Vi spiego brevemente: le outer banks sono divise in due parti, la parte dei pogues e la parte dei kooks.
I pogues sono coloro che non hanno praticamente niente, ma sono delle bravissime persone e onestamente invidio il loro modo così felice e tranquillo di vivere. Al contrario, i kooks, sono i ricconi, quelli che hanno come interesse principale i soldi. Sono tutti uguali, senza cuore ed egoisti. Inoltre sono tutti convinti che i pogues siano spazzatura, non li sopportano per niente.
Io, Olivia Wilson, sono una Kook, ma non mi sono mai sentita tale; ho sempre odiato le feste Kook che facevano i miei, mettevano la loro migliore faccia da poker come tutti i presenti e per una notte facevano finta di sopportarsi a vicenda. Il fine serata lo passavano nuovamente a litigare o semplicemente non si parlavano.
Oltre a questo ho sempre odiato quell'istinto di superiorità da parte dei kook; tempo fa ero amica di alcuni pogues, e onestamente, sono le persone più vere che io abbia mai conosciuto.
"Olivia scendi!" mi chiamó mio padre, dopo aver finito di urlare con mamma. Mi aspettavano sicuramente i loro discorsi sul fatto che nessuno doveva sapere dei loro litigi bla bla bla, ed era proprio così.
E come tutte le mattine uscii di casa, arrabbiata. Misi il casco e montai sulla mia moto. Non sapevo dove andare, mi fermai in un punto della strada lontano da tutto e da tutti, e presi dell'erba, che aiutava a tranquillizzarmi in quelle situazioni.
Stavo fumando, quando passò davanti a me un ragazzo con una moto, che si fermò appena mi vide.
Mi spaventai, ero praticamente in una strada nel nulla, e uno sconosciuto si era appena avvicinato a me non si sa con quali intenzioni.
Si tolse il casco e tirai un sospiro di sollievo:
JJ Maybank.
Conosco quel ragazzo praticamente da sempre. Qualche anno fa quando, volevo scappare dai miei genitori, mi portava nel lato pogue, e stavo con lui e i suoi amici, John b, pope e Kiara, che era diventata la mia migliore amica, sono proprio loro i pogues che ho conosciuto di cui parlavo prima.
poi non so bene cos'è successo, so solo che con la presunta morte in mare del papà di John b, il migliore amico di jj, si distaccarono tutti da me, e non ebbi più l'occasione di riparargli, perché i miei genitori mi allontanarono da loro.
Eccomi qui ora, davanti al biondino dopo ormai anni che non lo vedevo. Mi fermai due secondi a contemplarlo, era bellissimo: gli occhi azzurri e i lineamenti marcati e perfetti; sul viso ricadevano dei ciuffi di capelli, questi ultimi erano scompigliati, ma non si sa come, sembravano perfetti su di lui. Era letteralmente scolpito dagli dei, ecco perché piaceva a tante ragazze.
"Ti sei persa Wilson?" mi chiese con un sorrisetto stampato in faccia.
"Nah, i miei hanno litigato e sono venuta qui" il suo sorrisetto scomparse "la vera domanda è, tu che ci fai qui?" domandai. "Nulla di importante, è importante invece il fatto che ti abbia incontrata, mi fa piacere rivederti Liv".
Sorrisi e, dopo aver parlato un po' delle nostre vite, mi chiese di andare insieme allo chateau, la casa di John b, ci passavamo i pomeriggi insieme, me lo ricordo come fosse ieri.
Onestamente volevo dirgli di no, non so cosa avrebbero pensato i miei vecchi amici rivedendomi, non so se sarebbero stati felici, l'ansia mi mangiava al solo pensiero di ciò.
Comunque jj non mi lasciò il tempo di pensare, perché già si era rimesso il casco e mi obbligò a seguirlo.

𝐼 𝑤𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑑𝑖𝑒 𝑓𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢. / jj MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora