CAPITOLO 8

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Sono sicuro che lei mi pensi e questa certezza mi è data dalla consapevolezza  - o forse dall’incoscienza – che non può essere altrimenti perché è vero che non sempre si è pronti a diventare genitori ma il legame di sangue è qualcosa che non può essere messo in discussione e portare in grembo per nove mesi un piccolo esserino che ti cresce dentro, nel tuo corpo come se fosse un prolungamento di quest’ultimo, non può non evitare che si stabilisca un collegamento emotivo e viscerale, seppur labile, tra madre e figlio.

Ma a volte per amare qualcuno non basta rivolgergli un pensiero, forse quasi mai; le persone vanno vissute e per farlo ci vuole tanto impegno e forza di volontà e così ti ritrovi rannicchiato in un angolo buio della tua stanza a riflettere ed in un’istante comprendi che non è vero che nella vita esistono delle certezze assolute ma che spesso accade che quando credi di averle trovate queste svaniscano nell’aria come bolle di sapone.

E’ come scalare una montagna : vai sempre più in alto con la stanchezza che ti attanaglia e la paura di cadere ma con la speranza di raggiungere la meta tanto attesa e quando finalmente sei lì in cima e vedi un primo raggio di sole che ti sfiora la pelle un unico minuscolo movimento sbagliato ti costringe a tornare al punto di partenza;

e quando la meta tanto attesa è una persona, l’unica figura femminile che pensi non possa deluderti mai, allora la discesa diventa molto più faticosa della salita e sei inevitabilmente costretto a fare i conti non solo con la delusione che l’altro ti ha provocato ma anche con l’amarezza ed un senso di impotenza per non aver potuto far niente per cambiare le cose.

Ma in fondo come avrei potuto mai cambiare il corso degli eventi? Ero solo un ragazzino abbandonato da colei che avrebbe dovuto proteggermi e farmi sentire speciale.

Lo so amico lettore a cosa starai pensando ora ma questo non vuole essere un pensiero negativo, è solo lo sfogo di un figlio che per tanto tempo ha creduto in qualcosa che non c’è o che comunque non c’era in quel mio ormai lontanissimo passato ma se stai continuando a leggere ti sarai accorto che ci sono ancora tante cose che devo raccontarti, che voglio condividere con te quindi mettiti comodo, prendi qualcosa da bere, fumati una sigaretta se proprio devi  e leggi perché il tuo viaggio nella mia vita è appena iniziato e ci sono ancora varie croci da aggiungere sulla mappa prima di giungere a destinazione.

DIARIO DI UN UOMO QUALUNQUE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora