14 FEBBRAIO 2002Sono passati tre anni da quell'incontro anche se forse sarebbe più corretto parlare di "apparizione" visto che non ho neanche avuto il tempo di proferire parola che si è dissolta nell'aria come quelle entità alate di cui tanto legge ma se ti stai domandano perché il mio racconto riparte da qui la risposta è molto semplice: E' SUCCESSO! L'ho rivista, quell'angelo terreno che per tante sere ha accompagnato le mie notti insinuandosi nei miei sogni è riapparso.
Era il giorno di san Valentino e la libreria era chiusa già da qualche giorno per dei piccoli lavori di ristrutturazione così decisi di andare un po' in giro, in fondo erano anni che vivevo in una città incantata come Venezia ma non mi ero mai soffermato ad osservarla veramente a fondo e quella era l'occasione migliore per girovagare tra i vicoli, fare un giro in gondola ed immergermi totalmente nella bellezza e nella storia di questa insolita ma unica città;
e tra una visita al mercato e una passeggiata in piazza Cupido è tornato ad appoggiare le sue ali sulla mia spalla con l'arco teso, pronto per scoccare una nuova e più resistente freccia; così in un viale non molto distante dal mio "Angolo Lettura" l'ho vista, seduta tutta sola su di una panchina isolata.
Era il mio momento, dovevo avvicinarmi e chiederle come si chiamava ma più la meta era vicina più il mio battito del cuore accelerava quasi come se volesse uscire fuori dal petto per farle capire senza possibilità di fraintendimento che era solo per lei che scalpitava così forte.
Era la mia occasione, dovevo solo avvicinarmi ed accennare un semplice e timido ciao ma più mi avvicinavo a quella seduta in legno più sentivo la lingua scendermi nelle viscere come se volesse evitarmi di dire cose stupide e banali;
"Vai e conquistala, sei un bravo ragazzo, hai un buon lavoro" continuavo a ripetermi per convincermi che non sarebbe stato un fiasco colossale, al massimo si sarebbe rifiutata di ricambiare il mio saluto o si sarebbe alzata infastidita ma dopo tutto quello che avevo passato un rifiuto come questo di sicuro non avrebbe potuto intaccare la mia serenità, una serenità che ancora non mi ero del tutto conquistato ma che iniziava a farsi strada a piccoli passi nella mia vita.
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DIARIO DI UN UOMO QUALUNQUE
ChickLitGioie, dolori, speranze, paure....praticamente la vita; un passato che viene a galla affidato a poche pagine bianche per ricordare ciò che è stato perché i ricordi sono la prova che si è vissuto e l inchiostro fa da sfondo a questo strano ma favolo...