Nel suo studio su di un tavolino in ferro battuto c’era una scacchiera in cristallo che calamitava la mia attenzione ogni volta che mettevo piede in quella stanza;
gli era stata regalata da un diplomatico francese durante uno dei suoi soliti rientri in patria ed era tanto bella quanto costosa: ogni pedone, ogni singolo pezzo era ben definito in ogni minuscolo particolare e quando la luce del sole si appoggiava su di essa luccicava così forte da imprimere sulle pareti dei riflessi dorati alquanto suggestivi;
non avevo mai avuto il coraggio di toccarla anzi cercavo di starne sempre il più lontano possibile perché sbadato come sono ero sicuro che prima o poi avrei finito per romperla ma un giorno - ricordo che lui era seduto proprio dinanzi a quel tavolino col bastone appoggiato sulla poltrona e un pezzo della scacchiera tra le mani – mi fece sedere di fronte a lui per l’ennesimo insegnamento di vita:
<<Il gioco degli scacchi è piuttosto complesso nella sua semplicità ma è fondamentale capirne i meccanismi per capire come affrontare la vita>>
<<Credo di non riuscire a seguirti Jean>>
<<Vedi Cris, una scacchiera è come una piramide gerarchica: ci sono i pedoni che sono alla base della piramide, ci sono i due pezzi più importanti -il Re e la Regina – e poi ci sono tutti gli altri, torri, alfieri, cavalli che devono proteggere l’intera piramide dal nemico per cui bisogna studiare ogni mossa, giocare di imprevedibilità e astuzia senza mai lasciare nulla al caso e quando è il momento più opportuno giocare il proprio turno ma purtroppo non sempre si riesce a raggiungere l’obiettivo perché si sa che i pezzi più deboli vengono mangiati da quelli più forti ed è così che con una sola mossa sbagliata lo scacco matto è servito>>
<<Continuo a non capire tutto questo cosa c’entri con la vita>>
“E’ semplice! La vita è una continua partita di scacchi dove i pezzi più deboli vengono sacrificati per il raggiungimento di un obiettivo più grande e bisogna sempre essere attenti e pronti a studiare le tattiche dell’avversario per non essere impreparati all’imprevisto, bisogna ragionare, scegliere le strategie migliori senza mai però mettere da parte l’istinto, sarà proprio quest’ultimo a dirti quando sarà il momento giusto di sferrare la mossa finale perché nessuna decisione presa per quanto ben studiata e meticolosamente elaborata potrà risultare efficace se presa nel momento sbagliato>>
Amico mio Osservatore non credo serva che sia io a dirti cosa Jean abbia voluto dirmi con queste parole ma spero solo che tu sia un buon giocatore di scacchi e se non lo dovessi essere ti consiglio vivamente di imparare a giocarci.
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DIARIO DI UN UOMO QUALUNQUE
ChickLitGioie, dolori, speranze, paure....praticamente la vita; un passato che viene a galla affidato a poche pagine bianche per ricordare ciò che è stato perché i ricordi sono la prova che si è vissuto e l inchiostro fa da sfondo a questo strano ma favolo...