CAPITOLO 17

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Questa è stata un’annata che definire complicata rischia di essere riduttiva come definizione;

avevo già affrontato e superato molteplici ostacoli ma forse era troppo illusorio pensare anche solo per un istante che dopo tanta sofferenza il dolore smettesse di cercarti per lasciare spazio alla gioia;

il dolore non fa sconti a nessuno, mai, arriva quando ritiene sia il momento giusto di arrivare, incurante delle possibili conseguenze, della sofferenza, dei segni che lascia indelebili nell’anima.

Probabilmente per un minuscolo secondo ho avuto la presunzione di credere che nulla avrebbe mai più potuto mettermi in ginocchio …. Ma si sa, la vita è un insieme di variabili, di tasselli non sempre collegati tra loro ed io non ero pronto ad affrontare tutto questo e forse non lo sono mai stato.

E’ buffo immaginare come un solo attimo possa cambiare il corso degli eventi: in un attimo cambia il tempo, un attimo è come il pulsante di un telecomando, basta un click e tutto cambia, si muta; in un attimo senza volerlo tutto si trasforma e non c’è click che ti possa portare indietro …. Il mio attimo è stata una maledettissima telefonata e quelle poche assordanti parole:

<<Ciao campione sono papà, lo so che non ci sentiamo da molto tempo e probabilmente avresti preferito non sentire mai più la mia voce ma sono costretto ad avvisarti di una cosa …. Cris, tua madre è MORTA!>>

Quella donna che per tutti questi anni ha dimenticato di avere un figlio, quella figura materna che avrebbe dovuto essere il mio punto di riferimento, il mio porto sicuro anche ora che è morta è riuscita a stravolgermi la vita.

La natura è ostinata, si impone sulla tua volontà mantenendo vivo un sentimento che va oltre il male che ti è stato fatto e non c’è una spiegazione logica che possa dare un senso a tutto questo, è puro e semplice “richiamo del sangue”;

erano anni che avevo smesso di pensare a lei o forse mi ero solo illuso di esserci riuscito ma quella unica telefonata ha messo tutto in discussione e mi sono sentito di nuovo un bambino fragile e solo che vuole la sua mamma.

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