CAPITOLO 32

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Sai Thomas! finché non diventi genitore ci sono cose a cui non pensi o a cui dai un valore diverso, come ad esempio il concetto della morte, ma poi tutto cambia, avere paura per qualcun altro cambia ogni prospettiva ed inizi a fare ragionamenti che in quel momento non ti erano mai appartenuti.

Prima di prendere la decisione più difficile della mia vita sono stato giorni chiuso in casa a riflettere, la mia mente ha iniziato a vagare in un mondo parallelo, girando tra i vicoli di questa realtà fantasma e per la prima volta ho iniziato ad avere veramente paura, una paura che non è cresciuta con me ma che si è insinuata nella mia mente il giorno in cui sei venuto al mondo e in cui ho realizzato che potevo perderti per sempre:

paura dell’inevitabile, timore non di perdere la vita ma di  quello che ci sarebbe stato dopo; la sola idea di non esserci più mi terrorizzava, il solo pensiero di non poter più scriverti, parlarti, di non poter più guardare negli occhi la mia eredità terrena mi spezzava il fiato e se avessi continuato a vivere in quel modo questo terrore sarebbe ben presto diventata realtà.

Se ora stai leggendo queste pagine e perché i tuoi genitori hanno mantenuto la parola:

nel gennaio del 2004 ho deciso che la parte più importante di me avrebbe avuto una nuova famiglia, dei genitori di cui non avrebbe mai dovuto vergognarsi e che lo avrebbero amato incondizionatamente e senza limite alcuno.

Sapevo che nel momento stesso in cui l’adozione fosse stata ufficializzata avrei perso ogni diritto su di te ed ogni possibilità di vederti per cui ho cercato e cercato tra decine di famiglie candidate quella che potesse renderti felice e quando finalmente l’ho trovata ho chiesto solo che ti venisse recapitato questo diario quando saresti diventato maggiorenne o nel caso in cui io fossi morto ed i tuoi genitori o comunque quelli che poi sarebbero diventati tali mi hanno promesso che ogni anno fino ai tuoi diciotto anni mi avrebbero contattato ed in caso di mia morte prematura avrebbero mantenuto la parola data.

Se devo essere sincero figliolo sono contento della decisione presa: so che hai avuto una bella vita e che ora hai dei fratelli, so che sei un bellissimo ragazzo perché mi hanno spesso portato delle tue foto ma soprattutto so che sei un ragazzo in gamba, serio con dei valori ben piantati in testa e questa è la cosa che mi rende più felice.

DIARIO DI UN UOMO QUALUNQUE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora