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«Hai già deciso cosa mettere per la cena con Nick? Ti prego, dimmi che hai osato un po'».
In realtà, no. Non ho pensato a cosa indossare perché la mia mente è stata occupata da un solo pensiero: Drew Stevens.
So bene che non dovrebbe importarmene nulla, che non dovrebbe essere una novità il modo in cui mi ha trattata... eppure mi sono sentita ferita. Sono arrabbiata con me stessa per avergli dato terra spianata per prendersi nuovamente gioco di me, ma io sono sempre stata ingenua e troppo buona per capire che uno come lui non merita aiuto.
Per cui, no. Non ho affatto pensato alla cena con Nick e a cosa mettere. Ecco perché Eve è accorsa in mio aiuto, anche se non le sto dando chissà quale soddisfazione.
«Clare? Mi ascolti?», mi richiama scioccando le dita davanti la mia faccia incantata.
Sbatto freneticamente le ciglia, rivolgendole la mia attenzione.
«Cosa ti prende? Ti vedo pensierosa. Non dirmi che stai pensando di dargli buca».
«No, affatto». Non potrei mai tirarmi indietro: è una cosa che desidero da troppo tempo ma non mi va di umiliarmi davanti la mia migliore amica raccontandole di quello che è accaduto stanotte.
Eve si alza dal letto e si fionda davanti il mio armadio, rovistando tra i miei vestiti.
«Perfetto! Allora dammi ascolto e provati questo», esulta lanciandomi un abito corto color verde petrolio.
Io lo afferro e gli do un'occhiata veloce. «Non credi sia troppo?», domando poco convinta della sua scelta.
Eve alza gli occhi al cielo. «Ho detto "osare": se è troppo allora va bene», afferma con decisione facendomi ridacchiare.
Eve è così diversa da me che spesso mi domando come sia possibile che siamo amiche. Ma le voglio un bene dell'anima anche per questo; così, non obietto. Alzo le mani in arresa e faccio ciò che mi dice.
Indosso il vestito e mi guardo allo specchio notando i dettagli: è tutto aderente, lungo fino al ginocchio; la scollatura mette in risalto la mia terza abbondante, le bretelle sono sottili e si incrociano sulla schiena che rimane scoperta fino al fondoschiena, mentre la spacca sul davanti lascia intravedere gran parte della mia coscia.
«Wow», asserisce Eve. «Ti sta d'incanto», aggiunge.
Il suo complimento mi imbarazza un po'. Non ero solita indossare questi abiti quando le mie forme erano più che abbondanti e ancora oggi, nonostante sappia che il mio fisico sia cambiato, non riesco a sentirmi completamente a mio agio in questi vestiti striminziti.
Aver avuto un disturbo alimentare non riguarda solo il corpo, ma anche e soprattutto la mente. Le tue forme iniziano a tormentare i tuoi pensieri, ti annebbiano la testa fino a farti pensare di non essere mai abbastanza. Non è facile uscirne, neanche quando sai bene di aver faticato tanto per riacquistare un briciolo di autostima.
«Clare, sei bellissima», ripete Eve alle mie spalle.
Dalla sua voce so bene che vuole rassicurarmi e leggo nei suoi occhi tanta sincerità che in un modo o nell'altro mi rasserena.
Non è facile uscire da un disturbo alimentare, ma è arrivata l'ora di prendermi i benefici dei miei sforzi.
Così, inspiro profondamente e stiro un sorriso ammirandomi allo specchio, che fino a tempo fa era il mio acerrimo nemico.
«Quindi osiamo?», le chiedo retorica sorridendole dal riflesso.
Il volto della mia migliore amica si riempie di gioia e annuisce. «Ovvio! Nick Coleman da oggi deve cadere completamente ai tuoi piedi», ridacchia lei.
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Hearts Enemies
Romance«Mi stai già spezzando il cuore, nemica?». «Così i conti ritornano pari, nemico». ❤️🔥 Clare Benson è una giovane professoressa di letteratura nel liceo di Manhattan e dopo una grossa delusione d...